La canzone nasce una sera di fine estate, da una commistione di sensazioni tra due amici e…un quadro di Lucio Dalla
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA
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Sono molto felice di com’è stato realizzato il videoclip di Stati d’animo e d’accordo. Tengo molto alla parte visiva delle mie canzoni: un racconto o un pensiero, tradotti in immagini, assumono forza e amplificano il proprio significato. Direi che la sua genesi é stata spontanea, istintiva, semplice e naturale, in pieno stile ‘nouvelle vague’: pochi elementi che aggiungono valore intrinseco al contenuto e al significato, vale a dire quello di riuscire a scorgere gli stati d’animo dei protagonisti attraverso un reale sguardo rubato, attraverso un’espressione voluta ma non cercata, attraverso immagini evocative che, per definizione stessa, sono legate più all’istinto che a una parte consapevole della ragione.
Stati d’animo e d’accordo nasce infatti una sera di fine estate, da una commistione di stati d’animo miei, di un mio amico e di…un quadro di Lucio Dalla stilizzato che, appeso sulla parete, sembrava guardarci e partecipare interessato alle nostre confessioni. Ci raccontavamo i nostri fatti del momento, come si fa tra amici fidati, e le nostre facce erano lo specchio di ciò che dicevamo e pensavamo. Da qui é scoccata la scintilla di questa canzone, che ho iniziato a scrivere appena ripartito da quell’ incontro, in macchina mentre guidavo. Nel videoclip quindi ho provato a dare forma e sostanza a quegli stati d’animo, cercando di metterli d’accordo nel pieno di un loro tumulto, aspirando a una spiegazione che portasse a un equilibrio, perché la scoperta di sé stessi passa necessariamente dal mettere in discussione sia le proprie convinzioni sia quelle degli altri, sfatando perbenismi e stereotipi. C’è poi l’elemento dell’acqua, che rappresenta proprio quell’ equilibrio: una simbolica linea di confine tra conscio e subconscio, un flusso di sensazioni, una percezione più o meno nitida che abbiamo di esse. Abbiamo quindi ricreato un’alternanza di immagini tra la versione ‘bambina’ e quella ‘adulta’ dei due protagonisti, a sottolineare l’importanza della componente esperienziale nella formazione delle nostre consapevolezze e della nostra percezione emotiva. Mi piace pensare che in quell’ acqua l’adulto possa specchiarsi cercando il bambino che era e, viceversa, il bambino possa immaginarsi da grande, tra sogni e previsioni. La naturalezza delle espressioni dei bambini é per certi versi commovente, perché ci trovo l’ingenuità, la sorpresa, la scoperta.
La scelta di usare il bianco e nero ha infine conferito al tutto un sapore ancestrale e di essenzialità.
É un video ‘Made in Umbria’, perché girato a Perugia e perché umbri sono i ragazzi di Studio Magda, con i quali abbiamo curato la produzione: nel giro di poche battute ci siamo capiti al volo e ci siamo trovati d’accordo su tutto, anche nella scelta di un fondale neutro che potesse esaltare i soggetti, con le proprie espressioni e i propri stati d’animo.