L'artista italo-africana Altrove presenta il brano d'esordio intitolato "Tossica animica"

Musica

Fabrizio Basso

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Questo singolo, che è il primo passo di un progetto più ampio, racconta l'impeto di una bambina che ha preso consapevolezza della bellezza del suo mondo. L'INTERVISTA

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Una canzone e un progetto che non hanno termini di paragone perché sono unici. Tossica Animica di Altrove più che celebrare la mistura etnica di cui l’autrice porta sembianze e vicissitudini, celebra la creatività, una creatività salvifica, un luogo “altrove” dove tutto è possibile, persino il salvataggio di quella bambina che ha sofferto gli sguardi sospetti e i nomi storpiati, che ha compreso la diversità nel senso più diretto del termine e che ora pretende il proprio riscatto. 


Ashai parliamo dalla scelta di Tossica Animica come singolo in questo momento: un messaggio identitario forte ma anche un senso di smarrimento.
La scelta è legata anche all’album che verrà, che è diversificato e non ha un genere, mi esprimo per quello che sento e l’autenticità è più facile da condividere. Il tutto si sviluppa per curare l’identità e le radici mancate della nascita anche se poi sono diventate ricchezza. E’ stata una necessità di sopravvivenza. Ho centinaia di canzoni che hanno anche vent’anni ma questa è la più nuova…arrivo da un percorso di spettacoli teatrali basati sulle radici.
Animica. Ragioniamo un po’ su questo concetto che in Italia è poco noto: viene da anima ma il suffisso indica appartenenza: quale è la tua appartenenza interiore?
Quella interiore non ha necessità di essere dichiarata come appartenenza, quella è esteriorità, ha i confini disegnati dall’uomo: la natura è più rarefatta e si intreccia e di conseguenza non ha i confini della cultura. Però ho dovuto portare l’interiorità a essere luce, va portata fuori. Sono content che si possa divulgare la parola. La radicr an viene da respirare ed è la substantia in cui nessuno è differente.
Edoardo Sanguineti, poeta e genovese come te, la ha messa nel suo vocabolario. Tra le accezioni c’è ne è una che la lega allo spiritismo: ci credi?
Spiritismo è molto diverso come idea. Non ci credo ma all'animismo sì. La mia radice è africana anche se non ho mai visitato il Sudan del Sud dove è nato mio padre. Ho cercato la spiritualità in senso laico. C’è la polissemia che insegna che una parola può avere più significati. Inoltre non solo la natura ma anche ciò che consideriamo inanimato ha una anima per quelle culture. In quei popoli è una credenza religiosa, a volte devi crederci senza ragionarci mentre per noi da valore e aiuta a comprendere un atto creativo.
Fin dal primo verso, nascere a metà, ti muovi tra opposti, cito per tutti luce e buio e castità e sesso: è difficile essere una equilibrista della vita?
Pensa a chi sta sul filo. Io ho la sindrome dell’altezza, soffro di vertigini eppure sono una equilibrista. E’ difficile ma sempre meno perché poi accetti quello che sei. L’accettazione mi ha fatto vedere la parte bella e la fortuna che ho di vivere di quello che mi piace fare.
Quando sparisci dal visibile dove vai?
Altrove come dice il mio nome.
Sogni e libertà sono utopia o ti senti parte di una generazione che si sta riprendendo entrambi dopo i danni fatti dai baby boomer e dalle generazioni successive?
Sto ragionando sulle generazioni, lavoro con strepitosi ragazzi della Generazione z. Io sono della Generazione X ed è una generazione controversa. I Baby Boomer non vogliono cedere il passo e noi siamo il vero ponte verso le nuove generazioni che hanno davanti un mondo aperto: noi convivevamo con impossibilità e povertà, dovevamo adattarci a una mobilità di lavoro e di studio cui non eravamo abituati. Credo molto nei giovani d’oggi.
Chi ospiti nella tua realtà?
Il mio sogno è che l’inclusività perché siamo tutti unici e l’interazione crea ricchezza ma non è così. Deciderà chi ascolta il mio brano o vede le mie performace se stare nel mio mondo. Ci sono un popolo e una nazione enorme cui mi rivolgo e sono quelli che si fanno domande e hanno dubbi, che abbattono cliché generandone magari altri ma creando cose nuove. Nel tuo momento di dispersione sei nel mio mondo.
Cosa sente il tuo cuore in questo periodo?
Fibrillazioni ventricolari. Siamo messi male politicamente ma l’Italia ha bisogno di essere pungolata per risvegliarsi e magari così si generano le cose migliore anche a livello artistico e creativo. Serve una rivoluzione.
L’album cui stai lavorando ospiterà pezzi scritti tempo addietro: in cosa ti rappresentano e in cosa rappresentano la tua evoluzione? Hai una idea per l’uscita?
L’album è la mia evoluzione, racconta il mio percorso. Anche il live avrà un filo narrativo, come sai io vengo dal teatro. Sarà una storia che cerca di essere collettiva. Arriveranno altri due singoli e poi il disco.
Possiamo dire che Altrove è come l’orizzonte…c’è sempre quello successivo?
Possiamo dirlo.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Tutto è in fase di preparazione. Ora sono in tour con una compagnia di danza contemporanea. Poi sto facendo le prove del live. Ti anticipo anche che uscirà l'album in Italia e poi arriverà quello in inglese che srà proprio un altro progetto.

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