Con la sua cover di questo brano originariamente registrato negli anni Trenta, l’artista nordirlandese anticipa il suo prossimo album in uscita a marzo. Un disco che è prima di tutto una grande lettera d’amore allo skiffle, un antenato del rock di gran moda nella Gran Bretagna della sua infanzia
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Red Nelson o Dirty Red è stato un bluesman del Mississippi che, nonostante la documentata passione per la bottiglia, nella sua lunga carriera è riuscito comunque a scrivere diversi capolavori e a collaborare con giganti del genere come il leggendario Muddy Waters. È stato proprio Nelson a incidere per la prima volta Streamline Train, un brano del 1936 che divenne un discreto successo anche nella successiva versione del gruppo skiffle inglese The Vipers (che la incise giusto ventuno anni dopo). L’ultima cover di questo brano in ordine di tempo è però quella firmata da Van Morrison, appena uscita per lanciare l’album Moving On Skiffle, un lavoro che si presenta come un’autentica lettera d’amore a questo sotto-genere.
Morrison fa “skiffle”
Nella sua lunga carriera Van Morrison ha scritto autentiche pagine di storia della musica senza tuttavia mai dimenticare da dove è partito. Moving On Skiffle ribadisce questa attenzione alle radici, facendolo esibire in sue calde rivisitazioni dei capisaldi di questo “proto-rock britannico”. L’artista nordirlandese ha ricordato, nel lanciare il primo singolo che farà parte dell’album in uscita il 10 marzo 2023, come è nata da bambino la sua passione per lo skiffle: “Andavo ancora a scuola quando mi sono esibito con una band di skiffle: un paio di chitarre, una washboard, un basso a cassa. Conoscevo già le registrazioni di Lead Belly e quando ho sentito la versione di Lonnie Donegan di Rock Island Line ho capito intuitivamente cosa stava creando, sapevo che era quello che volevo fare. È stata come un’esplosione”. Morrison afferma che ai tempi di quelle prime esibizioni nei fumosi locali della Belfast degli anni Cinquanta aveva addirittura solo sei anni. Una precocità fuori dal comune che testimonia come i brani di Lonnie Donegan e compagnia abbiano rappresentato un validissimo apprendistato per tanti artisti britannici.
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Il genere con cui iniziarono i Beatles
Anche i membri dei Beatles hanno militato in diversi gruppetti che facevano skiffle, prima di conoscersi e diventare i mitici Fab Four. Ci sono arrivate per esempio notizie dei Quarryman, la prima formazione in cui militò un ancora adolescente John Lennon. Non è un caso che i ragazzi più famosi di Liverpool siano cresciuti “a pane e skiffle”, dato che proprio sulle sponde del fiume Mersey si sviluppò questo antenato del rock strettamente imparentato con il blues. L’associazione con quest’ultimo genere nasceva spontaneo, soprattutto grazie alla condivisione di comuni radici fortemente popolari. Come nel caso di Streamline Train, non era raro che standard di un genere finissero per venire rielaborati nell’altro. D’altronde a prescindere da chi li cantasse, che fossero portuali inglesi o neri nelle piantagioni di cotone, quei pezzi nascevano quasi sempre come “canti di disperazione” per esorcizzare la durezza dell’esistenza. Ora lo skiffle e il blues trovano il definitivo trait-d-union grazie alla possente voce di Van Morrison, artista poliedrico in grado di far convivere tra le sue influenze i The Vipers e nomi come Ray Charles o Solomon Burke. Non vediamo l’ora che questo “streamline train” chiamato Moving On Skiffle arrivi definitivamente in stazione con tutti i suoi ventitré vagoni. A giudicare dalla locomotiva, si tratterà proprio di un bel convoglio da veder transitare.