Dr. Wesh, rimuove un episodio del passato imbarazzante con Sono Cringe: il video

Musica

Un mix di rock e punk melodico, costellato di chitarre acustiche e arpeggi di pianoforte. Questa la ricetta del singolo che accompagna la pubblicazione del nuovo album Il Produttore Oscuro, da venerdì 14 ottobre negli store digitali

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Sono Francesco, in arte Dr. Wesh, e sono 28 anni che mi odio profondamente. Il senso di inadeguatezza, l'autocritica e il darmi addosso mi hanno sempre accompagnato da quando ho memoria, e forse ho cominciato a fare musica proprio per scappare da questo dolore, per esorcizzarlo. Il termine "sono cringe", per chi non conosce molto il linguaggio contemporaneo, significa "sono imbarazzante". La storia dietro questa canzone è surreale, e mi è venuta dopo una seduta dal mio terapeuta. In un viaggio psichedelico ho rivissuto questo trauma di svariati anni fa in cui uscivo con questa ragazza e ne ero innamorato, lei era del tutto indifferente, e io mi sentivo imbarazzante, inutile, cringe appunto. Questo dolore profondo doveva talmente uscire che ho dovuto scrivere tra mari di lacrime questo pezzo, per esorcizzare il dolore.

A un certo punto, dopo che la canzone è letteralmente uscita dal profondo del mio inconscio, mi sono detto: questo senso di inadeguatezza lo provano tantissime persone. Non è legato alla mia storia, è qualcosa di più grande. Tutte le persone che lo ascoltavano rimanevano colpite dal pezzo, e sono passato da tenermi questo pezzo per me a pubblicarlo... ho compreso che il potenziale poteva essere più aperto e universale. Per questo motivo nel video, invece di raffigurare me stesso in un ego-trip privo di senso, anche perché appunto come si capisce nel pezzo non è che abbia tutta questa autostima, ho voluto mettere una ragazza protagonista e raffigurare che si odiava. Non mi andava di riprendere i diecimila cliché emo/pop/punk che ora vanno di moda e fare qualcosa di banale. Così ho cercato di pensare a come rendere l'idea di una persona che ha questo tarlo in testa e che si odia ogni giorno. Poi, ispirandomi ad un film di Carpenter, "Essi Vivono", mi è venuta l'idea: ogni cosa che la protagonista legge, è un insulto a lei. Il video è stato scritto da me ed è stato realizzato assieme a Khora Visual e la protagonista, Sheila Guarnieri, che è stata molto brava a interpretare la parte. Essere duri con sé stessi è un peso enorme. Magari parte con il non sentirsi a proprio agio in una certa situazione, e ci porta a depressione, farci del male, anoressia e un sacco di altre cause. Quello che posso fare, nel mio piccolo, è essere sincero con le parole e con le sensazioni, senza mettere maschere o dare più di ciò che serve.

Io faccio il produttore come lavoro, quindi sono molto critico per mestiere. Se faccio uscire qualcosa è perché sento che meriti di uscire, e perché forse potrebbe essere utile a qualcuno. Ripensandoci bene, anche i Radiohead hanno fatto il loro pezzo più famoso, “Creep”, che parla esattamente di questo. Non mi sono ispirato a loro, però ho collegato dopo. Potrei dire che questa è la mia “Creep” personale, anche se Thom Yorke è un mostro sacro e io non sono manco la corda arrugginita della sua chitarra.

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