Eros Ramazzotti, nuovo disco e tour: è tutto un Battito Infinito

Musica

Fabrizio Basso

Ieri sera il debutto del tour mondiale in Andalusia e oggi l'uscita del nuovo album di inediti, con un cameo di sua figlia Aurora. Circa due ore e mezzo di musica che raccontano la sua storia. Difende la scelta dell'amica Laura Pausini di non cantare Bella Ciao: "Facciamo musica, non politica". IL NOSTRO RACCONTO DA SIVIGLIA

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Le parole non fluiscono, la musica le sovrasta. Anche se da poco la Plaza de Toros Real Maestranza ha accolto l’abbraccio della notte di Siviglia. È il momento della quiete e della cerveza a pochi metri dal luogo del concerto, dove ha debuttato il World Tour di Eros Ramazzotti. Lui arriva felice e silente. Parla poco, sta con gli amici, qualche selfie, qualche saluto, lo sguardo che vola avanti, un pensiero all’amica Laura Pausini che “ha fatto bene a non cantare Bella Ciao, è una canzone troppo politica e noi dobbiamo fare musica, non politica”. Ad apire il tour, del quale parlerò a breve, è proprio la title-track dell’album, Battito Infinito, che si apre con Aurora Ramazzotti che recita una frase in inglese: “Mio padre mi ha chiesto di tradurla, io lo ho fatto cercando di preservare la poesia di quei versi. È stato un regalo bellissimo, per altro non sapevo che il concerto mio padre lo avrebbe aperto proprio con Battito Infinito, alle prime note ho pianto tutte le lacrime che avevo. Certo già mi aveva dedicato Aurora ma quella è una canzone che oggi è di tutti. Ogni tanto scrivo qualcosa e sarebbe in sogno fare musica ma in Italia è difficile, si va subito al confronto. Lo sto vivendo anche nell’ambito televisivo”. In merito alle voci di una possibile gravidanza, Aurora è stata chiara: “No comment, ogni cosa a suo tempo”.

La plaza del toros di Siviglia, quella che è stata resa immortale da Paquito Lindo, ieri sera ha brillato per Eros Ramazzotti che ha scelto la capitale dell’Andalusia per aprire il suo tour mondiale. Il palco ha una impostazione a forma di V tridimensionale e lui si pone sul vertice basso e appare, accompagnato da immagini magmatiche e metropolitane, sulle note di Battito Infinito, che proprio oggi ha visto la luce e viene celebrato da lampi rossi. Un cuore pulsante ci spiega come si Ama e quel battito accende il pubblico, schiacciato, compresso in gradoni da corrida, situazione tra le più disagevoli in tanti anni di concerti; per altro con ampi spazi laterali vuoti, bastava un po’ di buon senso per evitare a qualche migliaio di persone oltre due ore e mezza di atrofia alle gambe. Come sempre più spesso avviene la platea è subito tutta in piedi mentre chi sta in “curva” si limita a battere le mani. Una volta la torcida era la zona più lontana dal palco. Una volta. Sono è impreziosita dal duetto virtuale con Alejandro Sanz e le nuance spagnole accedono il pubblico di casa. Arriva anche un mazzo di fiori che con eleganza Eros adagia sul pianoforte. Intro Prog per Dove c’è Musica seguita da una pop-explosion ritmata da immagini di un mare nero come il petrolio (non quello pasoliniano, purtroppo o per fortuna) dal quale ti aspetti, da un momento all’altro, fuoriesca uno sharknado a divorare la gioia. Ma, a sorpresa, quello che fuoriesce è Eros che scende dal palco e canta, per una manciata di secondi, a un centimetro dalle prime file. Il ritmo di Quanto Amore sei è vibrante ma per quanto possa entusiasmare è nulla in confronto a Un’emozione per sempre, la prima delle grandi hit ramazottesche. Riconosciuta prima della prima nota si appoggia su immagini di aridità, di quel deserto per sempre: lui la canta un po’ in italiano e un po’ in spagnolo e la plaza apprezza. Dopo un altro muchas gracias e la richiesta che le luci illuminino sua figlia Aurora, giunta a Siviglia in aereo con noi giornalisti, propone, sullo sfondo di una schermo smeraldino di ramarro, Più che Puoi che si fonde in un finale dolce con Stella Gemella che ha un incipit tra la disco dance moroderiana e il più tradizionale degli r&b; poi si accende la batteria e si trasmigra su un altro continente, quello africano contaminato; il resto è una grande Pop con un finale con Eros chitarrista super elettrico. Da stratega del palco e dei sentimenti Ramazzotti sa quando è il momento di fare partire la tachicardia: il momento è ora, il pezzo Se Bastasse. Ed è pazzesco come il pubblico spagnolo la identifichi in un nano secondo; of course ascolto la canzone in spagnolo. Trasmette il senso dell’estate Ritornare a Ballare, dal neonato Battito Infinito, che precede quello che è, per me, il brano più bello del nuovissimo album: si intitola Madonna de Guadalupe e ha un finale jazz che spacca. L’ottimismo, la voglia di vivere sono una pozione che si chiama Magia e dai cui effetti, dolci, ipnotici, sireneschi nasce la mondiale I Belong to You, colorata da una verde via lattea che illumina La Maestranza di Siviglia; ad Eros, che sul finale bisticcia tra il together e il forever, si aggiunge la voce di Gaia Gentile. C’è ora il momento romantico ma, tranquilli, originale, non c’è una proposta di nozze bensì una coppia giunta dall’Olanda per festeggiare con Eros i venticinque anni di matrimonio: “Io sono durato molto meno”, chiosa l’artista, poi li fa sedere sul palco e dedica loro Solo con te, una struggente ballad con epilogo da mariachi.

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Eros Ramazzotti con Alejandro Sanz presenta il singolo Sono

Lo show prosegue con Ogni Volta che Respiro, pezzo che ci sprona a fare rivivere ogni attimo per noi importante… per sempre. E ora, che il gran finale comincia a galleggiare nell’aria, Eros Ramazzotti sa come renderlo ancora più grande. Un breve silenzio quasi teatrale per poi apparire, come fosse un tableaux vivant in una cornice rossa con Una Storia Importante, anche questa mixata in un idioma che mi fa favoleggiare su quella grande illusione che fu l’esperanto, tu chiamalo se vuoi… spanitalian. Ora il salto temporale nel passato è lunghissimo ma ne vale assolutamente la pena se ci porta in una Terra Promessa, introdotta da un assolo di tromba straordinario, un singhiozzo del paradiso inventato da Marco Scipione. Presenta la band, accenna Un’Ora Sola Ti Vorrei saltellando coi polpastrelli sul piano ed è naturale passare ora, dopo un siparietto di improvvisazione e avere ribadito che “la musica è la mia vita e io voglio morire sul palco”, a Fuoco nel Fuoco, eseguita come dentro un braciere. Si fa festa con Un’altra Te (condita con un filo di No Woman no Cry) e con una metallara Cose della vita, quanto meno nell’incipit. Il trittico finale prevede Favola, Musica è e, ovviamente, Più bella cosa. A proposito qui per invitare l’artista a rientrare per i bis la parola magica è otra. La notte di Siviglia ha inghiottito la musica, ne resta l’eco che si mescola allo sbuffare dei tori e alle mosse del torero. Ora l’Arena è tornata luogo di tauromachia, la musica di Eros vola altrove col suo battito infinito.

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Eros Ramazzotti, pubblicato il video di Ama con Michelle e Aurora

LA SCALETTA

Battito Infinito
Ama
Sono
Dove c’è musica
Quanto amore sei
Un’emozione per sempre
Più che puoi
Stella gemella
Se bastasse
Ritornare a ballare
Madonna de Guadalupe
Magia
I Belong to you
Solo con te
(L’Uragano Mery)
Ogni volta che respiro
Una storia importante
Adesso Tu
Terra promessa
Fuoco nel fuoco
Un’altra Te
Cose della vita
Favola
Musica è
Più bella cosa non c’è

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