Il singolo è nato nel periodo della pandemia pensando al bisogno di fare quel passo in più, di osare senza rimpianti
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELLA BAND
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“Il coraggio” è il titolo del nostro nuovo singolo, che farà parte del nuovo disco-libro Abitarsi. La Psicantria delle emozioni, in uscita a settembre per Meridiana. Abitarsi è il quarto capitolo di un viaggio iniziato più di dieci anni fa con Psicantria. Psicantria è un progetto musicale nato nel 2011, dall’unione delle nostre competenze di cantautori e allo stesso tempo psichiatra e psicoterapeuta, con la finalità di produrre canzoni che parlassero dello stigma delle malattie mentali, in chiave spesso ironica, per permettere ad un pubblico sempre più vasto di avvicinarsi a questi temi senza imbarazzo ma con la giusta consapevolezza.
Negli anni il progetto è cresciuto e abbiamo raccontato in musica il mondo delle emozioni, dei pensieri disturbanti, delle ossessioni, delle paure ma anche la nuova società, i nuovi bisogni e le nuove domande a cui cerchiamo di rispondere. Lungo la strada abbiamo avuto la possibilità di collaborare come autori all’ultimo disco di Francesco Guccini e di cercare di valorizzare lo strumento canzone in diversi contesti, dalla dimensione psicoeducativa dei concerti di sensibilizzazione o delle lezione-concerto, a quella terapeutica in laboratori di musicoterapia.
Mai come adesso siamo stati messi di fronte all’urgenza di gestire emozioni e sentimenti, di riconoscerli e di non rimanerne sommersi. Il coraggio è nato proprio pensando a questi momenti, al bisogno di fare quel passo in più, di osare senza rimpianti. Abbiamo registrato la canzone durante il Covid, momento storico ed emotivo in cui avere coraggio non era solo richiesto ma indispensabile per poter portare avanti progetti ma anche quotidianità. Siamo stati ispirati da storie del passato e del presente, personaggi a noi vicini o solo immaginati; abbiamo dialogato nella nostra mente con i partigiani, ricordandoci quanto coraggio hanno avuto per difendere un ideale di patria che oggi facciamo fatica anche solo a tratteggiare; abbiamo incontrato chiudendo gli occhi l’ideale di amore che va al di là del genere, della forma, ma che vuole solo amare in maniera incondizionata, lontano da schemi e da giudizi a volte mortali.
E poi c’è Cecilia, amica, collega e grande esempio per tutti: campionessa paraolimpica di nuoto. Cecilia che non vede con gli occhi ma con il cuore, Cecilia che non ha paura del buio perché forse non avendo mai visto la luce non ha permesso al buio di spaventarla, Cecilia che dirige le sue emozioni sfiorando l’acqua a volo di farfalla. Alcuni dicono che la paura dorma in una stanza accanto alla felicità, e che la felicità non vada urlata per non svegliare la paura e che invece la paura può fare rumore perché la felicità è sorda. Con il nostro video, realizzato da Lillo Venezia amico e grande esploratore dei sentimenti in movimento, abbiamo cercato di fare questo: dare voce ai sentimenti, guidare chi ascolta e osserva attraverso un racconto sincero, consapevole e speriamo di crescita.