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Azzurra presenta P.O.V., il suo primo album: il manifesto di una generazione matura

Musica

Fabrizio Basso

L'album d'esordio della giovane artista spezzina è un racconto fatto di esperienze vissute e di realtà che, fortunatamente, non le appartengono, ma che sono nella quotidianità di molti di noi. L'INTERVISTA

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Un viaggio lento ma ponderato e deciso. Azzurra Baldassini si è presa il suo tempo e ora è uscita con un album che è il ritratto di una generazione matura, che ha una gran voglia di riprendersi quel futuro che in più occasioni gli è stato negato. In P.O.V. la giovane artista ligure racconta, appunto, il suo punto di vista sull'amore ma anche sulla violenza sulle donne, sull'intolleranza, sulle discriminazioni. Un album curato in ogni dettaglio che presto, mi auguro prenda la strada del palco.

Azzurra come è nato l’album e quanto il covid lo ha rallentato e modificato?

E’ stato un lavoro molto complesso, durato parecchi mesi. Cerco di esprimermi in musica perché non sono molto brava a parole. E’ stato scritto negli ultimi mesi.
Il titolo P.O.V. è una sottolineatura di quanto sia personale oppure come dici in Cielo Nero parla di vite diverse e storie disperse?
Esattamente viene raccontato il mio punto di vista ma non tutti possono pensarla alla mia maniera. Il mondo nasce da più punti di vista. Parlo di alcune cose mie, ma anche di violenza sulle donne e altre tematiche sociali.
Cielo nero racconta un mondo distopico ma con un finale positivo perché alla fine conta anche lo zero: è un viaggio nelle ansie della tua generazione?
Può anche essere interpretato così. Sono le insicurezze e le debolezze dentro di noi. Il giorno ci impone delle regole che seguiamo per evitare giudizio altrui. Al buio ci ritroviamo tutti uguali senza distinzione e dunque siamo quello che siamo.
Mangia sospetto se sei onlineti controllo l’accesso: come i social hanno cambiato l’amore?
E’ una canzone molto personale. Sono abbastanza gelosa. Ora è più facile ingelosirsi: bastano un like o una cosa sui social a moltiplicare i sospetti.
Quando la gelosia da sentimento diventa tormento?
Alla fine questa gelosia può causare dolore anche all’altra persona ma fa più male a noi stessi. Diventa un tormento: non è sereno pensare a quello che sta facendo sempre l’altro.
Per altro Gelosia e Mai Più sembrano due capitoli della stessa storia: è finita la canzone dei per sempre?
E’ finita perché Mai Più racconta una relazione tossica, infatti dico che non spreco più lacrime per una persona, per rovinarmi la vita…è finita.
I ricordi per non bruciare la pelle vanno dimenticati oppure vanno metabolizzati e superati ma non persi?
Vanno sempre tenuti, mai eliminarli perché determinano la nostra crescita. Sono tutte esperienze che ci aiutano a non commettere gli stessi sbagli in futuro.
Il significato del titolo Mirabal? E’ legato alle sorelle dominicane Mirabal?
Esatto. Mentre si recavano a trovare i mariti imprigionati dal regime sono state violentate, torturate e uccise. Se ne è salvata solo una e ha iniziato il movimento di protesta. Il giorno contro la violenza sulle donne ho pensato che questo era il mio modo di alzare la voce.
Se tu fossi Eva mangeresti la mela?
Sì. Perché non penso sia giusto dare la colpa a chi cerca libertà e felicità.
Nel brano citi le scarpe rosse: da donna si fa abbastanza per prevenire la violenza sulle donne?
Qualcuno che fa di più c’è ma resta un attivismo limitato. Bisogna stare più attenti in generale, non possiamo essere così maltrattate.
Ti senti un aquilone con le ali di carta?
Quell’aquilone narra storia d’amore: devo volare libera anche se sono legata. Ma a lui dico di non mollare la presa.
Il manicomio dei non me l’aspettavo lo hai chiuso? Oppure resta una presenza inquietante?
E’ la canzone più personale, è scritta su di me. Purtroppo è sempre aperta. Soffro molto il giudizio altrui.
Possiamo dire che oggi hai in pancia tante farfalle e negli occhi tanti orizzonti? Oppure sei fuori posto nel mondo con la voglia di scappare via?
Al momento la prima poiché mi dedico alla musica che è il mio più grande sogno. Quello è il mio orizzonte.
Il disco si chiude con la parola Amati: ti ami?
Ci sto provando. Cerco di incitare le persone a farlo perché è anche un messaggio a me stessa. Se ti ami è più facile farti amare.
Che accadrà in estate?
Qualche serata è prevista. Ho bisogno di stare sul palco. Ho un album, qualche altra canzone e poi riproporrei qualche cover di Ariana Grande, mi sono fatta conoscere proprio con quelle. E sarebbe pure il duetto dei sogni.