Bais racconta il suo mondo fantastico di condivisioni...Diviso Due

Musica

La contrapposizione, tra luoghi e canzoni, è il filo conduttore che lega tutti gli otto brani dell'album

Diviso Due è la prima parte del nuovo disco del cantautore e musicista indie-pop Bais. Della prima parte fanno parte otto brani, tra cui i singoli già pubblicati Per un attimo, Trovami una cura, Che fine mi fai, quest’ultimo presentato a dicembre 2021 a Sanremo Giovani. L'artista si sente come diviso in due: la sua vita si svolge tra Bassano e Milano, tra fiume e città. Il dualismo non si manifesta solo nel luogo dove si trova: la musica viene condivisa dall’artista agli ascoltatori; lui stesso si sente diviso tra sé e la rappresentanza di sé, quello che gli altri percepiscono di lui. Questa contrapposizione è il filo conduttore che lega tutti i brani, in ognuno dei brani emerge la spontaneità e la leggerezza con cui Bais è in grado di fotografare una sensazione o un rapporto delicato, fermandolo in musica per lasciarne una traccia dai dettagli precisi. Due sono gli appuntamenti live già confermati, in cui Bais eseguirà dal vivo i brani della prima parte del nuovo disco: il 29 maggio al MI AMI FESTIVAL 2022 a Milano e il 13 agosto allo SZIGET FESTIVAL a Budapest.
 
Il disco si apre con Due anni / Il mio disco, una delle canzoni più autobiografiche di Diviso Due, per poi passare all’ultimo singolo pubblicato, Per un attimo. In questo brano Bais riflette sul peso del tempo e della sua mancanza. Le gioie della vita e l’immediatezza con cui prendono possesso di noi, inebriandoci (“fammi ciò che vuoi”), dialogano con il desiderio di cercare pure, incorrotte, forme di esaltazione, anche solo per la durata di un attimo. Segue Trovami una cura, un brano intimo e sincero, un dialogo interiore in cui il cantautore si rende conto di aver raggiunto un equilibrio nella propria vita, ma per poter stare ancora meglio lancia una richiesta di aiuto, non disperata. DNA è nata da una jam con Carlo Corbellini dei Post Nebbia e Francesco Gambarotto. È un brano che ha un immaginario lisergico che oscilla tra il peso statuario delle strofe e la leggerezza apparente dei ritornelli, e ci porta verso un finale incerto in cui Bais ha inserito – come outro – una registrazione fatta con l’i-Phone del primo giorno in cui si è trovato a suonare insieme a Carlo Corbellini e Francesco Gambarotto. Diviso Due è la title track del disco, la cui caratteristica è l’intermezzo dai tratti sudamericani. Una canzone nata in modo spontaneo e fidandosi della propria intuizione, senza curarsi troppo delle metriche e delle regole.
Repubblica è stato scritto a quattro mani con Walter Ferrari ed è il brano “più strano” del disco, come lo definisce Bais stesso. Nel finale c’è un plot twist in cui le parole trovano nuove combinazioni che sovvertono l’ordine e il senso iniziale della canzone. La parte strumentale, prodotta coi Mamakass, mescola diverse influenze: si passa dal funk all’hip hop passando per l’Italo disco. Che fine mi fai è il brano con cui Bais ha partecipato a Sanremo Giovani a dicembre 2021. Un brano semplice ma efficace dal suono curato, che trasporta chi lo ascolta un mondo parallelo dall’atmosfera malinconica. La prima parte di Diviso Due termina con Lucciola, la canzone più mediterranea che Bais abbia mai scritto. Un brano che lascia addosso quella sensazione che è un misto di gioia e stanchezza che si prova dopo aver trascorso una lunga giornata al mare. Hanno lasciato un segno indelebile in questo brano il batterista Sasha Mashin e il contrabbassista Makar Novikov, due jazzisti russi con cui Bais ha avuto l’occasione di collaborare al loro arrivo in Italia, dopo essere scappati dalla guerra in Russia.

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