Il nuovo singolo della cantautrice e attrice romana è un inno generazionale e un urlo contro una società che funziona male
Dopo aver partecipato alla canzone di Natale di Radio Deejay, Margherita Vicario ha pubblicato il nuovo singolo “La meglio gioventù”. Si apre così una nuova stagione musicale per la cantautrice che propone un testo forte con una bass line facile da ricordare. La produzione è di Dade e il brano è un vero e proprio inno generazionale alla libertà d’espressione e al libero arbitrio. Un intro da apripista e un riff accattivante che non oscurano il significato profondo del testo.
Il significato di “La meglio gioventù”
È la stessa Margherita Vicario a spiegare il significato della canzone “La meglio gioventù”: «Sembra che tutto quello che facciamo non basti mai, ho la sensazione che la mia generazione arranchi, arrivi in ritardo su tutto e viva una frustrazione. Spesso sono la burocrazia e l’idea di gioventù che c’è nel nostro paese a spaccarci il cranio, ci fanno credere di essere in ritardo o sbagliati, quando invece è la nostra società a funzionare male».
Il testo di “La meglio gioventù”
Eravamo tutti in fila come maiali
A rincorrere il successo, stare male
Il cervello quasi spento, da buttare
Era tutto molto bello
L’hai visto anche tu
eravam la meglio gioventù
Avevamo tutti almeno un sogno
ce ne hanno chiesti di più
Come in un viaggio nel tempo
è andato tutto distrutto
C’han messo in ginocchio amore mio
Puoi provarci, tu qua resto io
Ho fatto tutto il mio meglio
ma hanno cambiato le regole
Io resto in piedi, so che non ci credi
No che non mi spezzi, al massimo mi pieghi
Ma resto in piedi, so che non ci credi
No che non mi spеzzi, al massimo mi pieghi
Ahi, che dolore!
Bеlla, vieni qua!
Batti il ferro finché è caldo, fattura
Petto in fuori e mento in alto, sei una star
Devi fare furore, furore, furore
L’importante e quel che vinci pure se fingi
Più che cosa conta come, come lo dipingi
A noi interessa tu sia rapido, evita il tragico
Tira fuori ciò che hai dentro, lo poggi e lo spingi
Come in un viaggio nel tempo
è andato tutto distrutto
Ci han messo in ginocchio amore mio
Puoi provarci tu qua resto io
Ho fatto tutto il mio meglio
ma hanno cambiato le regole
Io resto in piedi, so che non ci credi
No che non mi spezzi, al massimo mi pieghi
E se pensi si avere il controllo su tutto (Beh pensi male!)
Non sai distinguere il bello dal brutto (Ahi che dolore!)
Neanche ti immagini cos’è che ho dentro!
C’avete preso e buttato nel vento
Ed abbiam toccato il sole
Ma ci siamo fatti male
E non sai che delusione
Si è fatta rabbia perché
S’è fatta rabbia per te (Ahi che dolore!)
Io resto in piedi, so che non ci credi
No che non mi spezzi, al massimo mi pieghi
Ma resto in piedi, so che non ci credi
No che non mi spezzi, al massimo mi pieghi
Ahi che dolore!