Esce oggi il nuovo singolo di Mina e Celentano dal titolo “Niente è andato perso”. Il frutto di una nuova collaborazione che culmina con la pubblicazione di “MinaCelentano – The Complete Recordings”, un’inedita raccolta di registrazioni in studio dei duetti della coppia
La playlist “New Music Friday” di Spotify Italia (e con lei tutte quelle dei più importanti colossi della musica streaming) si arricchisce di un nuovo brano, un viaggio magico tra le voci di Mina e Celentano. Il nuovo singolo della coppia si chiama “Niente è andato perso” e fa parte ufficialmente della raccolta “MinaCelentano The Complete Recordings” in uscita oggi, venerdì 26 novembre per Clan Celentano srl/Pdu Music & Production Sa e Sony Music. La “Tigre di Cremona” e “Il Molleggiato” tornano quindi a quasi 25 anni dal featuring (diremmo oggi) che li vide protagonisti nel 1998, dimostrando ancora una volta, come non abbiano nulla da invidiare ai cantanti della nuova generazione, ben più abituati alle logiche dello streaming.
“Niente è andato perso” è un brano in cui le bellissime voci di due tra i cantanti più amati di Italia, si rincorrono a non finire, sulle tonalità altissime e il testo frutto anche di un attento lavoro con il cantautore Fabio Ilacqua. Un pezzo che ha quindi tutte le carte in regola per diventare un vero tormentone anche nell’era della musica 2.0. “Niente è andato perso” di Mina e Celentano, ha anche un videoclip, andato in scena per la prima volta dal vivo lo scorso mercoledì 24 novembre in occasione di Milano Music Week. I frame, a cura di Mauro Balletti (autore anche di tutte le grafiche degli album), raccontano quel rapporto che da sempre lega due artisti formidabili, tra fotografie inedite, aneddoti e testimonianze. Ecco i testo di “Niente è andato perso” di Mina e Celentano.
approfondimento
MinaCelentano, una storia completa dove… Niente è andato perso
Il testo di “Niente è andato perso”
Fermo in piedi, fra il vento e un traffico
non mi vedi, i passanti ci nascondono
poi davanti a me col tuo sorriso di sempre
io a mani vuote la mia faccia solamente
però sembra ieri ma il tempo scivola
cosa vedi? E sulla tavola le fotografie
dei nostri giorni ribelli
sono un ricordo impigliato fra i capelli
che fai, come dici
ci vuol mestiere a diventare felici
e adesso ridi e ridi a piccoli sorsi
sui miei discorsi
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
che dura il tempo di un istante
c'è tutto e niente è andato perso
guardami adesso, sì
e non mi dire: "È passato" e che non resta niente
pochi frammenti solamente
ho l'impressione di uno sguardo
parlami adesso, sì
Chiudi gli occhi è un tempo barbarico
cade il cielo a fiocchi e un vento gelido
intorno la città sospesa è quasi deserta
la tua bellezza qui è la sola cosa certa però
prendi le utopie durano un palpito
mentre le bugie cambiano d'abito
ancora mi confonde questa calma apparente
dimmi che cosa abbiamo scelto veramente ma dai
come dici, che a volte la paura d'esser felici
poi con il sorriso che risale il silenzio e ferma il tempo
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
che dura il tempo di un istante
c'è tutto e niente è andato perso
guardami adesso, sì
e non mi dire: "È passato" e che non resta niente
pochi frammenti solamente
ho l'impressione di uno sguardo
parlami adesso, sì
Per mille volte raccontarci pensieri
in questa notte come in tante di ieri
quando ridendo mi dirai come sempre
ma non lo vedi che c'è
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
che dura il tempo di un istante
c'è tutto e niente è andato perso
guardami adesso, sì
e non mi dire: "È passato" e che non resta niente
pochi frammenti solamente
ho l'impressione di uno sguardo
parlami adesso, sì
Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande
che dura il tempo di un istante
c'è tutto e niente è andato perso
guardami adesso, sì
e non mi dire: "È passato" e che non resta niente
pochi frammenti solamente
ho l'impressione di uno sguardo
parlami adesso, sì