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Tenco 2021, finale con Bollani, Sighanda e Patrucco: le anticipazioni

Musica

Fabrizio Basso

La musica unisce e quello che avviene in questi giorni a Sanremo ne è la conferma. Tra i protagonisti della serata conclusiva Senza Cri, Bolani, Bisio, Molnar, Locasciulli, Setak, il duo Colonna-Pintore e i ragazzi della Giovane Orchestra Note Libere

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Ci si avvicina al gran finale del Premio Tenco, che ha tagliato, in questo caldo e soleggiato fine settimana di ottobre, il traguardo della sua 44esima edizione. Sarà un’altra serata di canzoni senza aggettivi ritmate da ospiti che nella musica hanno messo, o si accingono a porre, i loro punti esclamativi. Super ospiti Stefano Bollani e Claudio Bisio; premi per Mogol e Vittorio De Scalzi. Grande attesa per la coppia Simona Colonna e Ambra Pintore: “Ci siamo conosciute qualche anno fa al Premio Parodi di Cagliari e abbiamo stretto amicizia, subentrato un bel feeling soprattutto umano e da lì condivisione di principi del nostro territorio. Iniziato a lavorare insieme e ora siamo al Tenco. Andiamo oltre e segniamo la nostra strada e cantare Battisti e Mogol è stata una sfida e un bel percorso, ci siamo dovute tirare indietro, ripartire quasi da zero e trovare il nostro modo insieme di raccontarvi qualcosa di onesto”. Per Simona colonna è la seconda volta all’Ariston e sarà una sfida bella senza aggettivi. Il suono è armonico e libero, non deve esserci genere è la linea guida artistica di Simona Colonna che, partita dalla banda del paese e dal Conservatorio, è passata per Beethoven ed Elvis Presley fino a tornare al folk.

Senza_Cri viene dal Tenco Ascolta e arriva all’Ariston per uno strano giro partito dal carcere di Bollate. E quando sono giunti a destinazione i file mp3 è stata subito precettata per questa edizione 2021. “Ho 21 anni, ho iniziato a scrivere a 15 ed è in uscita il primo Ep che si intitola Salto nel Vuoto”. Come segno di buon auspicio non dimentichiamo che molti, tra cui Samuele Bersani, ospite di questa edizione, sono giunti su questo palco prima di pubblicare il primo album. Classe 2000 per lei “la canzone è un modo di esprimermi e di vivere, non sono molto brava a parlare”. Il nome nasce dalla mia riluttanza ai social quando le mie compagne di classe mi dissero che il mio account sarebbe stato Senza_Cri. La giovane artista brindisina proporrà Amarsi un Po’.

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E’ il Momento di Mimmo Locasciulli, che per la prima volta giunse al Tenco nel 1976, e Setak, il cui nome viene dall’attività di famiglia e anche se diventassi il Presidente della Repubblica sarei u figliu del setacciaro. Una coppia che nasce per impropria tradizione di famiglia perché i genitori di Mimmo erano amici dei nonni di Setak. Sarà protagonista l’idioma abruzzese, che conferma l’afflato multi-linguistico di questo Premio Tenco. Restando nelle lingue del mondo ecco l’ugri-finnico dell’artista ungherese Aron Molnar, in rappresentanza di quel mondo della musica impegnato socialmente: a lui quest’anno il Premio Yorum, condiviso con Amnesty International, e dedicato ai Grup Yorum, gruppo turco del quale tre membri si sono lasciati morire per sciopero della fame per protesta contro il regime autoritario e repressivo di Erdogan: “E’ un onore essere qui, in Ungheria mio nonno e mio padre sanno perfettamente cose è. Fino al 2018 ero solo un attore, teatrale e di cinema, ma poi ho capito che i problemi erano grandi, era necessario metterci la faccia e sono diventato attivista. L’Ungheria è ancora un regima ibrido, non è una dittatura, ma bisogna fare qualcosa. Non dimentichiamo che Orban è molto amico di Erdogan e Putin e dunque è il momento di lottare per un attivismo culturale che ci salvi”. Le canzoni sono rap in ungherese e anche se non capiremo Molnar assicura che “l’energia arriverà forte”; tre canzoni, tre temi: la libertà di istruzione in Ungheria, il cambio climatico e l’abuso sui minori tutte accomunate che nelle elezioni dell’anno prossima la coalizione che si sta formando sconfigga Orban.

Già sul palco nella seconda serata, ma ancora protagonista al Premio Tenco Sighanda che racconta “della mia infanzia in Belgio e poi la possibilità di andare in Francia, dove tuttora lavoro. Pittura e arte fanno parte della mia vita oltre alla musica, un’arte senza aggettivi”. Per altro insieme ad Alberto Patrucco sarà protagonista di un recital su Brassens che fa parte degli incontri collaterali del Premio Tenco. I ragazzi della Giovane Orchestra Note Libere vanno dai 7 ai 20 anni e il messaggio che trasmettono è bellissimo: “Ognuno ha la sua storia ma la musica ci unisce”. Ed è quello che avviene al Premio Tenco, la vera mission!