Le due creazioni rientrano in un innovativo progetto che vede coinvolte produttivamente altre città europee come Atene e Bruxelles. A Modena, presso AGO, il 5 e 6 giugno ne saranno presentate due, all’interno del progetto ONLIFE
MicroDanze è un progetto di Gigi Cristoforetti che prevede la realizzazione di 13 brevi coreografie affidate a coreografi italiani ed internazionali. Ciascuna pensata per uno spazio di pochi metri quadrati, una durata non superiore ai 10 minuti, e una fruizione “espositiva”, con il pubblico che circola liberamente intorno all’opera danzata. Venuto a conoscenza del progetto MicroDanze, e della sua declinazione in VR, Daniele Francesconi, direttore di AGO, il centro culturale specializzato in “digital humanities” ha proposto alla Fondazione Nazionale della Danza una collaborazione produttiva. E così una coreografia site-specific è stata studiata appositamente per essere ospitata all’interno della Farmacia storica, parte dell’Ex Ospedale Sant’Agostino. Si tratta di Meridiana, coreografia di Diego Tortelli. Di Tortelli è
anche l’altra MicroDanza mostrata ad AGO: Kepler, ospitata invece nell’ex chiesa di San Nicolò. L’esperienza della performance dal vivo sarà alternata all’esperienza della stessa MicroDanza in virtual reality. Al termine della performance dal vivo lo spettatore potrà infatti rivivere lo spettacolo attraverso un visore (oculus) in grado di replicare l’esperienza fisica in realtà virtuale. Un confronto tra dimensioni, fisica e digitale, in grado di ampliare lo spettro percettivo del fruitore.
Sabato 5, domenica 6 giugno, 15:30 / 17:00 / 18:30
Farmacia storica, Ex Ospedale Sant’Agostino
Performance
MERIDANA
CONCEPT DIEGO TORTELLI E CARLO CERRI
COREOGRAFO DIEGO TORTELLI
DANZATRICI ANNEMIEKE MOOIJ, CASIA VENGOECHEA
MUSICA AGF
COSTUMI DIEGO TORTELLI
PRODUZIONE FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO
CO-PRODUZIONE AGO FABBRICHE CULTURALI MODENA
Technological development and user experience design by RE:Lab
Video production & Editing by RIOT STUDIO
Si ringrazia Nuvia Valestri per la collaborazione nei costumi
Durata performance dal vivo più performance virtuale: 25 min circa
MERIDIANA è un gioco tra scienza e natura, tra umano e divino, tra terreno e onirico, tra suono elettronico e parola parlata, tra simmetria e asimmetria dei corpi di due danzatrici. MERIDIANA è una creazione per 2 danzatrici (una danzatrice ‘abile’ e una danzatrice disabile), due donne accompagnate dal suono della scrittrice e compositrice elettronica finlandese AGF (Antye Greie), il cui lavoro esplora la parola parlata in combinazione con la musica elettronica per creare atmosfere a tratti sia estranianti che intime; il suono trasforma così il luogo della performance in un'immersione fantascientifica, in un viaggio verso un luogo estraneo mantenendo però il suono della voce umana come memoria di qualcosa che fu, di qualcosa che in passato è già stato abitato dalla voce stessa. In MERIDIANA il pavimento specchiato permette di creare l'illusione di essere sospesi nel mezzo di uno spazio in cui il soffitto dorato della stanza si riflette sul pavimento, avvolgendo lo spettatore in una “gabbia dorata”. Una gabbia abitata da due creature, straordinarie per la loro struggente bellezza imperfetta tanto naturale quanto onirica; perché proprio nel mezzo della perdizione di uno spazio riflesso si trova la natura delle cose. Immagino tutte le scaffalature della Farmacia storica del complesso di Sant’Agostino di
Modena ricoperte da piante in bianco e nero (come se fossero filtrate da una luce artificiale), una sorta di giardino verticale illuminato da micro-installazioni di luci circolari che richiamino un luogo sacro. Una danza spezzata racconta la tragedia e l’innovazione costante del corpo; una danza che non aspetta il tempo che scorre ma che lo plasma a suo compiacimento velocizzando e rallentando le ore; una danza caratterizzata da movimenti più rigidi e geometrici, che incorpora contorsioni degli arti e controllo delle braccia per creare forme geometriche le quali a loro volta rivelano progressivamente la destrezza, la bellezza, la distorsione e la memoria
del corpo stesso.” Diego Tortelli, coreografo.
Sabato 5, domenica 6 giugno, 15:30 / 17:00 / 18:30
Chiesa San Nicolò, Ex Ospedale Sant’Agostino
Performance
KEPLER
L’altra MicroDanza ospitata ad AGO nell’ambito di Onlife è collocata all’interno della Chiesa di San Nicolò, parte dell’Ex Ospedale Sant’Agostino. L’esperienza della performance dal vivo sarà alternata all’esperienza della stessa MicroDanza in virtual reality. Al termine della performance dal vivo lo spettatore potrà infatti rivivere lo spettacolo attraverso un visore (oculus) in grado di replicare l’esperienza fisica in
realtà virtuale. Un confronto tra dimensioni, fisica e digitale, in grado di ampliare lo spettro percettivo del fruitore. Durata performance dal vivo più performance virtuale: 25 min circa Kepler-452b è un esopianeta che orbita attorno a Kepler-452, una stella di classe G nella costellazione del Cigno, distante 1400 anni luce dal sistema solare. L'entusiasmo suscitato dalla scoperta di un esopianeta orbitante attorno ad una stella simile al Sole e ad una distanza prossima a quella della Terra dal Sole, ha portato i suoi scopritori ad indicarlo come l'esopianeta più simile alla Terra finora conosciuto. Se fosse un pianeta roccioso si tratterebbe di una Super Terra e, considerata la sua massa, sarebbe geologicamente attivo con vulcani in eruzione e ricoperto, se visto dallo spazio, di una spessa coltre di nubi. Se dalla sua superficie fosse possibile osservare la stella madre, Kepler-452 apparirebbe molto simile al nostro Sole. Kepler-452b è chiamato anche "il cugino anziano della Terra" dalla NASA.
E se davvero potessimo colonizzare un nuovo pianeta? Come cambierebbe la nostra sensazione del corpo, del movimento, dello spazio? Cosa porteremmo con noi delle esperienze precedenti sul nostro pianeta? Saremmo più umani o più artificiali, più analogici o più digitali, più emotivi o più razionali? Torneremmo a creare una nuova “preistoria” o costruiremmo un nuovo “futuro”? Quale sarebbe il nostro rapporto tra una dimensione micro e una dimensione macro parlando di superfici differenti e nuovi habitat? La creazione Kepler gioca questo ruolo quasi fantascientifico e immaginario di un micro\macro-mondo all’interno del quale il performer si pone la questione dell’abitare, colonizzare, sopravvivere un nuovo luogo tramite la sua danza.
TITOLO KEPLER
COREOGRAFO DIEGO TORTELLI
DANZATORI ADRIEN DELÈPINE, PHILIPPE KRATZ, SANDRA SALIETTI AGUILERA
MUSICA NOISE MUSIC, BEACH HOUSE
SET DESIGN DIEGO TORTELLI & ALESSANDRO TORTELLI
VIDEO DESIGN ALESSANDRO TORTELLI
COSTUMI DIEGO TORTELLI & NUVIA VALESTRI
Le due coreografie saranno presentate in contemporanea sabato 5 e domenica 6 giugno, in tre repliche alle 15:30, 17:00, 18:30, prenotazioni online a partire dal 1 giugno, www.agomodena.it. All’interno del programma della stagione di attività estive di Ago Modena Fabbriche Culturali c’è anche una sezione dedicata a Lezioni e conversazioni. Le conversazioni in diretta streaming su agomodena.it prendono il via venerdì 4 giugno con una rilettura della performance di Aterballetto in chiave drammaturgica, tecnologica e filosofica. La filosofa Michela Marzano, il direttore artistico di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto Gigi Cristoforetti, e Roberto Montanari, co-fondatore di RE:Lab, che ha curato la virtualizzazione della performance, si confrontano sulla vulnerabilità dei corpi e il potere espressivo delle loro crepe (venerdì 4 giugno alle 18, in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, RE:Lab).