Arena di Verona, in 6mila per l'omaggio de Il Volo al Maestro Ennio Morricone

Musica

Fabrizio Basso

Alessandro Peruggi
Il Volo_foto di Alessandro Peruggi b

Per il concerto che apre la stagione oltre alla soddisfazione per il numero di persone ammesse, si punta a spostare il coprifuoco a mezzanotte. Ascolteremo le composizioni del Maestro, i brani storici dei tre artisti e "una melodia epica" mai prima d'ora proposta

Si riparte dall'omaggio al Maestro Ennio Morricone davanti a 6mila persone. Il Volo salirà sul palco dell'Arena di Verona sabato 5 giugno per un esclusivo concerto-evento che verrà trasmesso in diretta in prima serata su Rai 1 e vedrà la partecipazione speciale di Andrea Morricone, il figlio del Maestro. Il Volo ripercorerrà le musiche leggendarie in un’atmosfera da sogno, accompagnato dall’orchestra diretta da Marcello Rota. Questo viaggio emozionante, dentro l’arte e la musica del più geniale compositore del Novecento, farà il giro del mondo e sarà trasmesso negli Stati Uniti dal network PBS. Il progetto dedicato a Ennio Morricone sarà anche il prossimo impegno discografico di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, con pubblicazione mondiale per Sony Music.

Tocca a voi far ripartire la musica.
Siamo nati come bambini prodigio e dopo 12 anni di carriera con questo progetto possiamo dire che siamo felici. E poi finalmente si canta, dopo un anno e mezzo non ne potevamo più. Il nostro è un lavoro sognante e noi siamo inguaribili sognatori e il 5 giugno portiamo un messaggio di ottimismo, c’è voglia di salire sul palco e ci emoziona vedere le tante persone lavorare con noi per la riuscita della serata. Noi canteremo le melodie e dunque non saremo soli ma saremo noi con l’Orchestra sul palco e in sicurezza. Sarà il nostro solo concerto del 2021.
Dieci anni fa avete collaborato col Maestro Morricone in piazza del Popolo a Roma: che ricordi avete?
Registravamo il nostro disco in piazza Euclide, lui girava per i corridoi e gli facemmo ascolta C’era una volta in America e poi Malena. Quando abbiamo condiviso il palco in piazza del Popolo avevamo 15, 16 anni eravamo ingenui. Durante le prove con la sua Sinfonietta, aspettavamo il via per partire e davanti al nostro silenzio il primo violino sbianca al che il maestro dice: non ti preoccupare te lo do io l’attacco. Si è sempre comportato con noi come uno di famiglia. Noi abbiamo registrato per otto mesi e il Maestro ogni giorno arrivava e andava via alla stessa ora, con grandissima professionalità. Ci ha insegnato costanza, perseveranza e professionalità.
Quando avete scoperto la sua musica?
Lo stiamo scoprendo ancora adesso, la ricerca delle sue melodie è stata impegnativa, anche per la scelta. Cantarlo è per noi riportare tutti al passato e ci saranno immagini dei film ad accompagnarci. L’obiettivo è anche presentarlo ai più giovani, a chi non lo conosce.
Anticipazioni sulla scaletta?
Ci piace l’effetto sorpresa. Ci saranno anche brani del nostro repertorio che non possono mancare. Ci saranno Mission, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta il West…è un tour che vogliamo portare nel mondo. La scelta dei brani è stata complessa e ringraziamo la famiglia Morricone per il sostegno e i consigli. Il figlio Andrea Morricone ci ha sostenuto. Ci sarà una brano che per la prima volta verrà proposto, una melodia epica.
Essendo giovani ma con grandi trascorsi internazionali, c’è un evento emotivamente avvicinabile a questo?
Col nostro manager Michele Torpedine abbiamo sempre pensato eventi pazzeschi e ci diamo dei pazzi da soli. Pensavamo fosse una pazzia cantare a tre metri dal Papa a Panama per la Giornata Mondiale della Nostra Gioventù ed è successo, per farti un esempio. La nostra musica non ha confini. Il maestro è un patrimonio del nostro paese.
Il disco sarà in presa diretta o in studio?
E’ stato fatto in studio per una resa migliore. Abbiamo collaborato con la Sinfonietta, l’Orchestra del Maestro. Il disco uscirà più avanti ma visto l’anno particolare abbiamo scelto di anticipare.
Sareste pronti per l’America se ci fossero aperture?
Il nostro tour americano partirà il 18 marzo 2022 da New York.
Sentite la responsabilità di far ripartire la musica?
E’ un onore, l’ultimo nostro concerto è dell’8 marzo 2020. Avremo il pubblico davanti e lo guarderemo negli occhi visto che avrà le mascherine e dunque non potremo vedere le labbra che cantano. E’ sempre stata una emozione cantare in Arena, stavolta di più essendo il solo concerto del 2021.
Il 2 giugno farete l’Inno d’Italia dall’Arena di Verona.
Sarà una immensa emozione. Faremo l’inno per la prima volta il 2 giugno, ci è capitato altre volte ma mai in quel giorno. E la speranza è, seguendo la proposta del sindaco di Verona Federico Sboarina, che ogni anno, il 2 giugno, qualcuno possa cantare l’Inno di Mameli dall’Arena.
Il protocollo dell’Arena di Verona può essere adottato altrove?
L’Arena è sempre stata una delle venue più organizzate e speriamo che con il tempo tutti i luoghi possano essere a norma per ospitare musica. Il mondo della musica è stato tra i più colpiti e parliamo in primis di chi ci sta davanti, di tutte le maestranze.
Come avete vissuto questi mesi?
Non siamo stati passivi, siamo sempre stai produttivi, ci siamo adattati ai cambiamenti non ci siamo arresi, viviamo di musica. Siamo determinati e ambiziosi e anche se abbiamo cancellato il tour mondiale non ci siamo mai dati per vinti. In questo anno siamo maturati e siamo felici di questo percorso.

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Il sindaco di Verona Federico Sboarina sottolinea l'importanza della giornata perché con questo concerto ci sarà "la possibilità di avere in Arena 6mila persone in assoluta sicurezza, sicurezza per tutti e curata nei minimi dettagli. Il 5 giugno era una data importante a prescindere dal numero delle presenze perché l’Arena è il simbolo della musica, il più grande teatro all’aperto a livello mondiale e segna la ripartenza. La musica è una parte fondamentale della nostra vita. Siamo partiti mesi fa a costruire un protocollo di 55 pagine pensato per l’Arena ma poi inviato al Ministero e a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta: è un ariete adottabile da chiunque, in questa fase tutti ci si porge una mano, non siamo gelosi. Noi siamo orgogliosi che la ripartenza sia qui ma è un paese che deve ripartire".

Gianmarco Mazzi direttore artistico dell'Arena di Verona aggiunge che "si compie un cammino che era partito al Festival di Sanremo. Ho conosciuto bene Ennio Morricone perché abbiamo lavorato insieme, era la mia speranza aprire l’Arena con questo omaggio. Speriamo di avere una deroga fino a mezzanotte. Al Volo doniamo una statua che rappresenta una diva con in testa l’Arena di Verona. Il protocollo è stato condiviso con tutti gli organizzatori, ricordo che nel 2020 a Verona abbiamo fatto eventi con 4mila persone, un caso unico al mondo. Ci siamo contaminati con gli organizzatori per raggiungere questi obiettivi".

Infine una bella notizia per i fan de Il Volo, che viene comunicata da Ferdinando Salzano di Friends & Partner: "I biglietti saranno in vendita dal 14 maggio e chi ha già acquistato il biglietto per il tour 2022 lo avrà a prezzo ridotto. E' una piccola coccola che ci siamo sentiti di fare a chi ci è vicino".

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