Birdy, l’intervista: "Mi sono presa una pausa (di 5 anni), ma sono tornata"

Musica

Marco Agustoni

La cantautrice britannica, che a soli 19 anni aveva già registrato ben tre dischi, è in uscita con il nuovo album Young Heart, dai suoni vintage e minimalisti. E si dimostra più in forma che mai

Sono passati i tempi in cui Birdy era una “giovane promessa”. Non che non sia ancora giovane, visto che ancora deve compiere 25 anni. Ma stiamo parlando di un’artista che ha registrato il suo disco d’esordio a soli 14 anni e che per i 19 ne aveva già realizzati altri due.

Da allora, Birdy si è presa una (meritatissima) pausa. Non perché se ne sia stata con le mani in mano, ma perché per registrare quello che è finora il suo album più personale, Young Heart, in uscita il 30 aprile, era necessario fare tutto quanto come si deve. Ad ascoltare le tracce del disco, possiamo dire che sia valsa la pena attendere. Ecco cosa ci ha raccontato in vista del suo ritorno Birdy, nel corso di un’intervista esclusiva per SKY.

Cinque anni sono tanti fra un album e l’altro: questa pausa è dovuta anche al fatto che hai cominciato la tua carriera così presto?
Sì, dopo l’ultimo album ho sentito il bisogno di una pausa, perché era da quando avevo 14 anni che registravo un disco dopo l’altro e quando non mi trovavo in studio, ero in tour. Avevo anche bisogno di trovare nuova ispirazione, dopo tutto questo tempo senza mai fermarmi. In un certo senso per me è stato un viaggio, capire come fare questo album nuovo e anche comprendere chi volessi essere.

Quanto c’è di personale e quanto di inventato in Young Heart, che definisci un “heartbreak album”?
Una parte rilevante viene dalla mia esperienza personale. Parla di heartbreak… di dolori d’amore, ma anche di conflitti in generale. E anche di dovermela cavare per la prima volta da sola, della fatica che mi ci è voluta per capire come fare questo album.

Hai anche viaggiato molto, in questi anni…
Sì, è vero. C’è stato un viaggio molto intenso, di tre mesi, in India… era da un po’ che stavo scrivendo, senza però arrivare da nessuna parte, per cui sono partita con mia sorella e mia cugina, mollando tutto quanto. Devo dire che è stato molto utile per rinfrescarmi le idee. E poi c’è stata Los Angeles, perché sentivo che quello era il posto giusto per scrivere questo disco.

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Young Heart ha anche un suono piuttosto vintage: è una cosa voluta?
Sì, l’avevo deciso sin dall’inizio. In quel periodo ascoltavo molto Etta James e Nina Simone e volevo ricreare qualcosa di quell’atmosfera.

Il disco, a livello di produzione, è anche più minimalista, se confrontato con Beautiful Lies: anche questo è voluto?
Beautiful Lies suonava così grandioso e drammatico. Dopo un po’, però, mi sono sentita come se stessi recitando una parte, per cui volevo che il nuovo album apparisse più autentico e sincero.

Quasi a fare da intermezzo fra un “primo tempo” e un “secondo tempo” del disco, c’è anche un tocco di Chopin…
Ho imparato a suonare con mia mamma, che mi insegnava la musica classica, per cui mi piaceva l’idea di metterci qualcosa del mio background da pianista.

Young Heart avrà anche un’edizione in vinile con disco in plastica 100% riciclata e cover in carta anch’essa 100% riciclata: si tratta di una tua decisione o di una “trovata di marketing”?
No, ci tenevo io a farlo, perché sono convinta che sia necessario fare di più per la tutela dell’ambiente. E anche in futuro, ci terrei a impegnarmi in questo senso con altre iniziative simili.

Nonostante la situazione, stai già pianificando un tour?
Giusto oggi ho annunciato una data a Londra e sono emozionatissima. Mi piacerebbe, per i live, portare sul palco solo strumenti suonati, senza nulla di registrato. Spero sia possibile… vedremo!

Usi molto i social media per promuovere la tua musica e rimanere in contatto con i fan?
In quest’ultimo anno molto, anche se di mio non mi sono mai trovata molto a mio agio con i social. Diciamo che sto imparando. E mi sta dando delle soddisfazioni… ad esempio improvvisando dei mini live su Instagram, per far arrivare la mia musica alle persone anche in questa situazione.

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