Sanremo 2021, dopo E Invece Sì Bugo diventa...Bugatti Cristian: è il nuovo album

Musica

Fabrizio Basso

Dopo essere stato protagonista al Festival di Sanremo questo artista di dedica al nuovo lavoro che contiene cinque brani inediti. L'INTERVISTA

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Cristian Bugatti
in arte Bugo diventa Bugatti Cristian e inaugura così il suo dopo Festival. L'album, uscito il 5 marzo, raccoglie tra gli altri cinque brani inediti tra cui E Invece Si col quale si è presentato sul palco dell'Ariston.

Se non con E Invece Si con quale altro inedito dell'album Bugatti Cristian saresti potuto andare al Festival?

Ho scelto quello perché racconto una cosa bella, trasmetto il messaggio di buttarsi nella vita. E ora che c'è il covid è un bel messaggio.

Oltre al poster di Celentano citato nel testo quali altri poster ci sono, o c’erano, nella tua camera?

Non ho mai avuto poster, a casa mia la musica è sempre girata molto poco, non arrivo da una famiglia di artisti o di musicisti. Sono diventato cantante a vent'anni e amavo molto i Duran Duran. La citazione resta una bella immagine.
Nel brano Videogame perchéricorri al vocoder? Vuole essere un tributo o una presa in giro?
Non faccio musica per prendere in giro nessuno, è stata creata così per inserirla nel mondo dei videogame. È un tributo a quel videogame analogico che si chiama Super Mario. Si distingue dalle altre canzoni perché gli altri brani sono molto puliti. Volevo un disco dove la mia voce fosse più limpida possibile.

Come hai vissuto Sanremo anche in merito a quello che è successo l’anno scorso?

Tornare qui dopo un anno e trovare i primi articoli su di me che riportano l’evento dell’anno scorso invece di parlare di musica mi è pesato. Io voglio parlare di musica sono qui per la musica. Penso e credo che quest’anno la mia musica non sia stata apprezzata da tutti, è stata offuscata da questa vicenda e queste cose per un artista sono pesanti. D’altro canto spero che qualcuno abbia avuto modo di conoscermi meglio e di rivalutarmi a prescindere da quell’episodio.

Perche nell’album hai deciso di tenere la versione con Morgan?

La canzone è bellissima anche perché c’è Morgan; esiste la versione senza di lui ma io

non ho mai pensato di togliere la sua voce.

Con quale spirito hai affrontato il palco quest’anno?

Io volevo cantare e mi sono concentrato solo su quello. Sappiamo che il palco di Sanremo è difficile io ho solo pensato acantare bene la mia canzone.

Di cosa parla il tuo nuovo disco?

Io non faccio dischi concettuali, sono un artista pop, faccio musica pop. Contiene la mia visione sul mondo riguardo diversi argomenti. Racconto anche la complessità del vivere le mie esperienze, come vivo e ho vissuto determinati momenti della mia vita.

In poche parole è il mio racconto del mondo ddal 2018 a 2020.

Come sono nate le collaborazioni con i Pinguini Tattici Nucleari?

Già dall’altro Festival era nato un bellissimo rapporto con loro. Io e Riccardo abbiamo giocato nella nazionale cantanti e siamo stati giudici al Festival di Castrocaro, mi è piaciuto tantissimo fare il giudice, era la prima volta per me e in quell’occasione

abbiamo passato tanti momenti insieme. Avevo questa canzone nuova e ho pensato che la poetica di quel brano fosse perfetta per loro. È venuto a cantarla e il risultato ci è piaciuto tantissimo. Per Sanremo, nella serata delle cover, ho scelto Un’Avventura di Lucio Battisti e mi è venuto spontaneo chiamare loro: con ho condiviso un bellissimo e divertentissimo percorso.

Come giudichi la tua performance all’Ariston? I fan ti hanno capito?

I miei fan mi vogliono bene e a loro è piaciuto E Invece Si. Ho fan che mi seguono da da tanti anni e so che il pezzo lo hanno apprezzato molto. Le performance le giudico bene, la prima volta cerchi di prendere la situazione in mano, la

seconda serata con i Pinguini ho fatto meglio poi sera dopo sera sono cresciuto e ho fatto meglio.
Cosa ti manca dei concerti? Sai già come imposterai i live?

I concerti sono in assoluto la cosa che mi manca di più di tutto, io sono un personaggio da live più che da televisione. Il 27 marzo potrebbe esserci il primo segnale di apertura, me lo auguro. Tieni conto che il nostro settore è stato intaccato tantissimo nonostante gli eventi abbiano visto pochissimi contagi. Sono sicuro che quando si aprirà si potranno fare eventi ovviamente controllati.
Insomma tu sei pronto.
Se mi dicono che tra tre settimane partiamo io sono pronto e rincomincerei a respirare.

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