L’attrice torna all’Ariston dopo il secondo posto ottenuto a Sanremo Giovani 2020 nella categoria Nuove Proposte - SEGUI LA DIRETTA DELLA SERATA FINALE
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Cantante e attrice di Piombino, Tecla Insolia salirà sul palco durante la finale di Sanremo 2021 nelle vesti di co-conduttrice.
Non si tratta di un debutto, per lei: seppur giovanissima (ha compiuto 17 anni lo scorso 13 gennaio), Tecla ha già all’attivo una partecipazione al Festival.
Chi è Tecla Insolia
Varesina, Tecla Marianna Insolia cresce a Piombino. A 5 anni inizia a studiare alla Woodstock Academy, a 10 a frequentare le attività dell’associazione artistica di Gianna Martorella.
Le sue prime esperienze nell’ambiente sono la partecipazione al Festival di Castrocaro e a “Pequeños gigantes”, dove nel 2016 si classifica terza. Nel 2019 porta a “Sanremo Young” il brano “8 marzo”, che vince la competizione e la conduce dritta verso il palco dell’Ariston. Al Festival di Sanremo, nel 2020, Tecla Insolia arriva seconda tra le Nuove Proposte. Si aggiudica però il Premio Lucio Dalla e il Premio Enzo Jannacci “per aver raccontato il ruolo della donna spesso drammaticamente inserito in difficili contesti sociali".
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Nel 2018 recita ne “L’allieva” e in “Vite in fuga”, prima di essere scelta per il ruolo di Nada adolescente in “La bambina che non voleva cantare”. Film per la TV diretto da Costanza Quatriglio, liberamente ispirato al libro autobiografico “Il mio cuore umano” di Nada, la pellicola vanta nel cast anche Carolina Crescentini, Sergio Albelli e Paolo Calabresi.
Le parole di Tecla Insolia
Tecla Insolia è tra le co-conduttrici della finale (FOTO), e sarà sul palco proprio per presentare “La bambina che non voleva cantare”. Il film racconta la storia di Nada, divenuta celebre a soli 15 anni con “Ma che freddo fa” e vincitrice del Festival nel 1971 con “Il cuore è uno zingaro”.
“Voglio portare un messaggio, voglio dimostrare che una ragazza di sedici anni ha una mente, ha due occhi con cui si è fatta la propria idea del mondo, attraverso ciò che vive e ciò che vede. Avere la mia età non significa essere bambini come molti pensano” raccontava prima di cantare “8 marzo” all’Ariston nel 2020.
Ora, eccola tornare nelle vesti di attrice per raccontare la storia di una donna speciale. "Il racconto di questo personaggio è travagliato. Mi piace il fatto che in alcune scene sia triste, ma mentre canta diventi felice. Ho riscontrato molte similitudini con mie esperienze di vita, anche se vissute in epoche diverse", ha detto. Per poi confermare che è lei stessa a cantare tutti i brani presenti nel film.