I Daft Punk si sono sciolti: con 5 canzoni hanno cambiato per sempre storia della musica

Musica

Fabrizio Basso

Separati nell'arte, con un Epilogue affidato a YouTube, ma uniti senza tempo dal loro viaggio rivoluzionario nella storia della musica. Ecco alcuni brani che, più di altri, hanno segnato (quasi) tre decenni

Mancavano due anni alle celebrazioni per i trent'anni di carriera. I fan già ci pensavano. E invece i Daft Punk sono scivolati in direzione ostinate e contrarie in un giorno di fine febbraio dell'anno del Signore 2021. Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Cristo si disattivano ma la coda lunga della cometa che ha attraversato la storia della musica non perde lucentezza. Resta un punto di riferimento, resta una porta aperta sul futuro perché il loro genio rivoluzionario di arte musicale e d'immagine, pensiamo solo al loro non mostrare il volto, resta un sestante per le generazioni che sono cresciute con loro e anche per quelle che verranno. Nel loro nome c'è la parola punk che, prima che si accoppiasse con daft, ovvero quando militavano nei Darlin', un critico tradusse con l'accezione di teppista. Oggi possiamo dire che aveva ragione perché questi teppisti dell'elettronica con cinque canzoni hanno trasformato una eresia in un movimento planetario.

Around The World
Siamo nel 1997 quando pubblicano il primo album Homework, un brano spartiacque. Poco fa ho usato il termine eresia: non ne trovo altro per raccontare chi è riusito a far convivere elettronica, techno e musica house. Un brano senza testo perché per l'intera durata ripete ipnoticamente il titolo...intorno al mondo.

Get Lucky
In oltre trenta paesi ha raggiunto le prime dieci posizioni della classifiche. E' uno dei brani con featuring più amati e più riusciti. In questo brano segnato dalla sorte da subito, avendo la parola fortuna nel titolo, troviamo Pharrell Williams alla voce e di Nile Rodgers alla chitarra. Uscito nell'aprile del 2013 vede i Daft Punk abbandonare una parte di elettronica, fino ad allora dominante, e inserire nella loro musica poteti dosi di funky e di pop.

Instant Crush
Il brano nasce mentre il duo lavorava alla colonna sonora di Tron: Legacy e, a proposito di collaborazioni, vanta il contributo del cantante degli Strokes Julian Casablancas, che si diletta anche con un assolo di chitarra. E', per le sue sonorità ma soprattutto il lavoro di tastiere e sintetizzatori, il pezzo che traccia la via agli ultiimi otto anni di storia dei Daft Punk.

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Lose yourself to dance
Il manifesto della rivoluzione nella musica dance che i Daft Punk hanno elaborato. Il punto di partenza è un uso più incisivo della batteria reale e dunque una maggiore leggerezza nella musica che arriva in pista. Sia chiaro che maggiore leggerezza non significa minore impatto sonoro. Il brano ha echi, tra gli altri, dei Pink Floyd e degli Steely Dan, elementi che ne fano un tributo a chi ha contribuito alla loro formazione artistica.

One More Time
Secondo la rivista Rolling Stone è tra le 500 canzoni più significative di ogni epoca. E' poi uno dei brani più ballati di sempre in tutto il mondo. A renderlo unico è stato l'uso potente dell'Auto-Tune. I Daft Punk furono molto criticati per questa scelta: eravamo nel 2000 e quella tecnica era guardata ancora con diffidenza. Loro replicarono sostenendo che negli anni Settanta del secolo scorso molti artisti francesi facevano crociate contro i sintetizzatori, dimostrandosi, pochi anni dopo, artisticamente miopi e luddisti. One More Time è presente nel film Interstellar 5555.

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