Lo storico festival di fine giugno, tra i più famosi d’Europa, è stato ufficialmente cancellato. Si tratta della seconda edizione consecutiva annullata a causa del Coronavirus
Viene cancellato per il secondo anno consecutivo il festival di Glastonbury, uno degli eventi musicali più conosciuti nel mondo. L’edizione 2021 è stata ufficialmente annullata con una nota pubblicata sui canali social della manifestazione. Gli organizzatori si scusano per l’ennesima cancellazione e hanno ricordato che tutti i biglietti acquistati per l’edizione 2021 saranno validi per il prossimo evento che sarà programmato per il 2022. L’annuncio ha sorpreso l’intero settore perché arriva con ben sei mesi d’anticipo rispetto alle date previste per il Festival di Glastonbury che in genere si tiene a fine giugno. Nonostante gli sforzi fatti, gli organizzatori hanno capito che era impossibile pianificare l’edizione a causa della pandemia da coronavirus (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA) che continua a colpire il continente europeo.
Le parole degli organizzatori
Emily Eavis, organizzatrice del festival con il padre Michael, aveva anticipato a dicembre delle grosse difficoltà che erano state riscontrate. Inoltre aveva sottolineato come la cancellazione dell’edizione 2020 aveva portato ad una perdita di milioni di sterline. In tal senso era stato chiesto al governo anche un fondo per coprire i costi relativi alla cancellazione degli eventi a causa della pandemia. Sono tante quindi le perplessità anche per gli altri festival in programma in Europa nei mesi primaverili ed estivi. L’edizione 2020 del Festival di Glastonbury, quella del cinquantesimo anniversario, avrebbe avuto nel cast artisti del calibro di Paul McCartney, Taylor Swift e Kendrick Lamar. "Con grande rammarico - hanno annunciato gli organizzatori sui canali del festival - dobbiamo annunciare che questa edizione del festival di Glastonbury non si svolgerà e questo sarà un altro anno in cui saremo obbligati a rimanere a riposo. Nonostante il nostro tentativo di smuovere mari e monti per realizzare il festival è diventato chiaro che non saremo capaci di farlo. Ci dispiace deludervi".
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La lettera contro la Brexit
La cancellazione di Glastonbury 2021 arriva a poche ore dalla lettera che gli artisti britannici hanno indirizzato al governo inglese. Oltre 100 musicisti hanno firmato una lettera aperta sul Times per protestare contro il governo inglese, ritenuto colpevole di averli abbandonati dopo la Brexit. Tra questi ci sono Sting, Elton John, Ed Sheeran, Liam Gallagher, Radiohead, Bob Geldof, Brian May dei Queen, Robert Plant dei Led Zeppelin, Peter Gabriel e Kim Wilde. Ma anche cantautori come Judith Weir, il direttore Simon Rattle e la violoncellista Nicola Benedetti. Tutti hanno denunciato come gli accordi "abbiano reso l'Europa una no-go zone per i musicisti". Dopo la fine della libera circolazione si devono ottenere visti individuali prima di recarsi in qualsiasi paese dell'Unione Europea, con conseguenti costi aggiuntivi e fastidi burocratici che renderanno "molti tour insostenibili". Nel frattempo Oliver Dowden, ministro della Cultura britannico, in merito a Glastonbury ha annunciato su Twitter la possibilità di «aiutare le arti nella ripresa e ad approfondire i problemi inerenti ai rimborsi assicurativi».