Tiziano Ferro, "Casa a Natale": il video

Musica

Ecco il videoclip ufficiale di “Casa a Natale”, l'ultimo singolo di Tiziano Ferro che analizza il vortice di emozioni di questo particolare periodo dell’anno

Il nuovo singolo di Tiziano Ferro si intitola “Casa a Natale”. Pochi dubbi sul tema. Si tratta di un brano natalizio che però riserva alcune riflessioni relative a quel senso di malinconia che, a volte, ci attanaglia durante questo periodo dell’anno.

Estratto dall’album “Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri”, il singolo si concentra sui giorni che conducono al Natale. Il debutto è avvenuto venerdì 11 dicembre, mentre quest’oggi, lunedì 14 dicembre, è stato pubblicato il videoclip ufficiale. Un mix di emozioni che vengono vissute dall’autore mentre vaga tra i negozi addobbati a festa.

Ecco le sue parole in merito al singolo: “Nella cultura in cui sono nato, il Natale diventa sempre qualcosa. È in grado di amplificare le sensazioni, le aspettative e le emozioni, così come le delusioni. Riesce a farti fare i conti con te stesso, obbligandoti a progettare l’anno nuovo. La canzone ha una vena malinconica ma è anche coraggiosa. Parla della voglia di attraversare la fine dell’anno e arrivare a quello nuovo con una luce differente”.

Tiziano Ferro lancia anche un importante messaggio, indossando la mascherina per gran parte del videoclip, in strada e al chiuso, dinanzi allo specchio.

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Casa a Natale, il testo

Mi arrendo

mi arrendo al freddo che fa da quando ti sei arreso

io non sono nessuno

ma tu sei troppo

Chi ero ormai è un mistero… ma tu sei troppo

 

a casa ci sto sempre o niente, i giorni li conto a mente

ma perdo il numero perché il mio lavoro è il perdono

di deserto sono esperto… eppure mi ci perdo ancora

 

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che non mi piace di te

con tutto quello che vorrei da te

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che no, non mi piace di te

con tutto quello che vorrei a casa a Natale

 

Sono solo ed è sempre stato così

Il pregio del difetto, il fatto che l’ammetto

ho applaudito ho annuito

Squilibrio del controllo il fatto che ora crollo

 

E ho chiesto a un passante chi sono

Mi ha risposto “chi non ricordavo”

Come fa paura la tua faccia se allo specchio non la vedi più

Di eterno sono esperto eppure mi ci perdo… ancora

 

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che non mi piace di te

con tutto quello che vorrei da te

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che non mi piace di te

con tutto quello che vorrei a casa a Natale

 

Giovedì, venerdì, lunedì

Lunedì, giovedì, venerdì

Immaginavo di averti così

Ma Non immaginavo di vederti così

Giovedì, venerdì, lunedì

Lunedì, giovedì, venerdì

Urlano al telegiornale

Nel servizio sul caos che precede il mio Natale

 

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che non mi piace di te

con tutto quello che vorrei da te

con tutto quello che mi piace

con tutto quello che odio di me

con tutto quello che no, non mi piace di te

con tutto quello che vorrei a casa a Natale

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