Denise Faro, si intitola "Jacuzzi" il nuovo singolo

Musica

Sabrina Rappoli

Internazionale, Denise Faro, con il cuore diviso tra l'Italia dove è nata e gli Stati Uniti dove vive. La cantautrice, 32 anni e una sconfinata passione per la musica, si racconta, tra speranze e certezze

E’ nata a Roma e cresciuta a Corchiano, in provincia di Viterbo, paese d’origine della sua nonna. Denise Faro, però, è decisamente una cittadina del mondo. La voglia di fare musica l’ha portata prima a Città del Messico, poi a Miami e infine a Los Angeles, metropoli dove ha vissuto gli ultimi sette anni dei suoi trentadue. Il singolo che anticipa l’album, previsto in uscita la prossima Primavera, si intitola Jacuzzi.

"JACUZZI", SIAMO NULLA SENZA GLI AFFETTI

“Il senso del brano”, ci spiega la cantautrice, “è che anche se siamo circondati da tanta gente e viviamo nel lusso, nulla ha senso, nulla serve se non abbiamo accanto qualcuno di speciale. Che siano amici o famigliari non importa, purché siano persone che ci conoscono, ci vogliono bene e ci apprezzano. Diversamente, diventa triste anche una splendida Jacuzzi”. A proposito del momento delicato che tutti stiamo attraversando a causa dell’emergenza legata al Coronavirus, Denise, non ha dubbi. “La musica nessuno la può bloccare. E’ vero, i concerti sono fermi e questo oltreché un danno economico è un danno emotivo. E’ bellissimo stare sul palco e guardare negli occhi la gente che ti ascolta. D’altro canto, però, questa situazione ha aperto anche a nuove opportunità, soprattutto per chi lavora con la musica. Abbiamo aperto le nostre frontiere, grazie al web. Anche noi italiani, che - probabilmente - rispetto ad altri popoli eravamo meno avvezzi all’uso della tecnologia, un po’ più pigri, siamo stati costretti ad abituarci”. “A riprova di questo”, dice Denise, “mi arrivano messaggi da tutto il mondo. Questo grazie all’uso della Rete”, confessa l’artista. “Persone anche lontanissime ascoltano la mia musica, grazie a Internet tutto è più accessibile”.

L'ESPERIENZA A SAN SIRO, SUL PALCO DI VASCO ROSSI

Nel 2019, Denise Faro, ha aperto i concerti di San Siro di Vasco Rossi: una gran bella soddisfazione. “E’ stata un’emozione straunica”, esclama, “una cosa che non capita spesso. San Siro mi ha fatto impressione. Non c’ero mai stata. Con Vasco siamo amici, lo conosco da qualche anno e ho avuto la fortuna di poter cantare sul suo stesso palco. Ho sentito la fama di Vasco addosso. Mi avevano detto che i fan di Vasco non mi avrebbero accolta troppo bene, perché per loro esiste soltanto lui. Invece sono stati contenti e hanno urlato il mio nome, hanno cantato con me.

VIAGGIARE INSEGNA L'UMILTA'

Denise ama molto viaggiare, la sua è una vita vissuta in modo internazionale. “Viaggiare ti dà molta più umiltà”, racconta. “E’ così che capisci quanto piccolo sei, quanto il mondo sia grande, rispetto a ciò che conosciamo. Viaggiare, andare, uscire ti apre la mente. Comprendi che tu sei solamente un puntino nell’Universo; capisci che devi lavorare per migliorare. Scopri che che ci sono milioni di persone che fanno la stessa cosa che fai tu e che magari la fanno anche meglio di te. In questo modo ti arricchisci, scopri nuovi cibi, sapori; incontri persone e ti confronti. Di contro, è chiaro: a volte mi  mancano gli affetti, la famiglia, i genitori: i miei vivono a Roma. Poi, però, penso anche che se non ce la faccio posso sempre tornare a casa. I miei genitori appoggiano le mie scelte”. “Ho vissuto il primo lockdown a Los Angeles, non sono riuscita a rientrare a Roma prima che chiudessero le frontiere. Per fortuna avevo la mia assicurazione medica, che negli Stati Uniti è fondamentale. Eravamo tutti molto spaventati, meno consapevoli. Ora, forse, siamo meno terrorizzati perché abbiamo imparato a conoscere un po’ il virus.

PRIMA DELLA MUSICA, IL TEATRO

Prima della musica, nella vita professionale di Denise c’è stato il teatro, in Italia. “Il palcoscenico”, ammette l’artista”, “mi ha insegnato la disciplina, è stato una bella palestra. Questo mi è tornato utile negli Stati Uniti, dove sono molto professionali e molto precisi. Se a un casting, per esempio, arrivi in ritardo anche di soli due minuti, non ti ammettono. Se sbagli paghi e se sbagli troppo ti lasciano fuori per sempre, devi cambiare lavoro”. “A proposito di casting”, svela Denise, “io sono sempre molto affettuosa, quando incontro le persone. In Italia siamo tutti molto affettuosi, quando incontriamo qualcuno gli diamo la mano, io sono così anche con gli americani. Non è un atteggiamento sempre comprensibile per loro, non ci sono abituati”.

NELLA PRIMAVERA DEL 2020 USCIRA' IL MIO NUOVO ALBUM

“Tornerò presto in America, è la mia seconda casa, è un luogo dove puoi immergerti completamente in quello che vuoi fare, anche perché ci sono molti artisti, sei circondata da gente che ama le tue stesse cose”, dice Denise. “In primavera uscirà il mio album, in doppia versione, italiana e spagnola. Io scrivo parole e musica e traduco io stessa i miei testi. Dopo, spero di tornare a suonare in presenza, dal vivo. E’ così che mi vedo tra un anno, spero che andrà così”.

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