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Emis Killa e Jake La Furia, il nuovo singolo è "Malandrino" - TESTO

Musica

Un brano che annuncia l’arrivo di “17”, un album che celebrerà il rap nella sua interezza

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Emis Killa e Jake La Furia hanno pubblicato un nuovo singolo, “Malandrino”. Un brano che traccia la strada verso un nuovo disco, in uscita a settembre 2020. I due sono legati da un profondo rapporto, anche se questo brano rappresenta la prima occasione per un album condiviso.

Il disco che i fan attendono è “17”, che intende celebrare tutte le declinazioni del rap. Si guarda ai giovani, che oggi ascoltano rap e hip hop più di ogni altra cosa. Si parla a loro e di loro, perché “Malandrino” è ricco di quella volontà di ribellione che si vive durante l’adolescenza. Si percepisce la fatica di chi si ritrova in strada, subendo continui rifiuti, continuando a coltivare un sogno: la musica.

Malandrino, ecco il testo

Quando ero ancora un ragazzino
Volevo fare il malandrino
Per strada insieme a mio cugino
Coi pacchi sotto al motorino, come Spadino
Sembrava un film di Tarantino
Balordi che ho ancora vicino
Fanno le buste in magazzino
Col ferro sotto al lavandino, come Il Padrino

Qui in zona basta una chiamata
E tu sparisci, abracadabra
P*****e e spie e gente di strada
Attorno a me come Sinatra
Mi porto in tour tutta la squadra
Tutto il locale ci squadra
Questo fa Tony Montana
Ma quando ci passa davanti nasconde orologio e collana
Per fare la fresca mio fra suda freddo in dogana
Finisce al fresco così tanto tempo
Che arreda la cella come fosse casa
Quando andavo a scuola da bambino
La gente nella classe mi chiamava “malandrino”
E avevo già l’orecchio fino
Per le sirene, ni-no-ni-no

Quando ero ancora un ragazzino
Volevo fare il malandrino
Per strada insieme a mio cugino
Coi pacchi sotto al motorino, come Spadino
Sembrava un film di Tarantino
Balordi che ho ancora vicino
Fanno le buste in magazzino
Col ferro sotto al lavandino, come Il Padrino

Metti il gettone che si vola
Gli scooter su una ruota sola
Facciamo dentro ai fogli viola
Le righe in una botta sola (tipo vecchia scuola)
Eppure camminiamo ancora
Sopravvissuto ai pericoli
Alle lame nel buio dei vicoli
Prima della trap
Prima dei bicchieri di lean e prima del Vicodin
Vivo pure dopo l’overdose
Sono Pablo, sono Keyser Söze
Sono in giro a calpestare queste piazze
Con la suola delle scarpe nuove
Tra la mia gente senza paura, senza la pula
Ho fatto i soldi senza fortuna, senza fattura
Macchine nere timbrate
Portano i dischi d’oro sulle strade
Per ricordargli di onorare il Padre, frate

Quando ero ancora un ragazzino
Volevo fare il malandrino
Per strada insieme a mio cugino
Coi pacchi sotto al motorino, come Spadino
Sembrava un film di Tarantino
Balordi che ho ancora vicino
Fanno le buste in magazzino
Col ferro sotto al lavandino, come Il Padrino

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