Aveva 80 anni ed era uno dei personaggi ricorrenti nelle canzoni del rocker emiliano, da "Bar Mario" al ritornello di "Certe notti"
"Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai / ci vediamo da Mario, prima o poi" è una delle coppie di versi più famose nella storia della musica italiana e ha reso immortale la figura di Mario Zanni, barman di fiducia di Luciano Ligabue, scomparso oggi a 80 anni dopo alcune complicazioni dovute a recenti problemi di salute.
Il Bar Mario si trovava - e si trova tuttora - in via Forche 1 a San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia, a pochi chilometri da Correggio, il paese natale di Ligabue. Negli anni Ottanta l locale era vicinissimo a una ex stalla in località Lemizzone adibita a sala prove dagli Orazero, la prima band di Ligabue che chiudeva perciò ogni serata di lavoro facendo tappa fissa da Mario: è proprio questo lo spunto di "Bar Mario", lato B del 45 giri "Anime in plexiglass" inciso nel 1988 dagli Orazero e presente anche in "Ligabue", il suo primo album da solista del 1990, di cui il Liga aveva festeggiato i 30 anni lo scorso maggio. Una frase dedicata a Mario chiude ognuna delle tre strofe: "Mario dà un colpo di straccio al banco del bar", "Mario sputa e tira fuori i conti del bar", "Mario manda tutti a nanna e poi chiude il bar".
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La figura di Mario è diventata ancora più famosa per il ritornello di "Certe Notti" (1995), inno generazionale del rocker di Correggio e brano simbolo della sua carriera - tanto che il suo fan club ufficiale si chiama proprio "barMario". A Mario è chiaramente ispirato anche il personaggio del barista Adolfo, interpretato da Francesco Guccini, all'interno di "Radiofreccia" (1998), il primo film da regista di Ligabue. Il bar aveva cambiato gestione già da qualche anno, ma molti fan lo avevano eletto a piccolo luogo di pellegrinaggio.
