Paul Kalkbrenner e il suo primo disco del 2020: Speak Up

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Si intitola “Speak Up” il nuovo EP di Paul Kalkbrenner, che esce oggi (venerdì 5 giugno) in tutto il mondo per Sony Music; si tratta della prima uscita discografica del produttore tedesco in questo 2020

L’ultimo rilascio era stato il singolo “No Goodbye”, uscito a fine luglio e capace di aggregare 15 milioni di stream su Spotify. Numeri ai quali Paul Kalkbrenner ha abituato e ci ha abituato, come dimostrano 2 milioni e 300mila fan su Facebook, 1 milione e 800mila ascoltatori su Spotify e più di 270 milioni di stream in totale. Non a caso parliamo di uno degli indiscussi fuoriclasse della techno e della musica in generale, capace con la sua musica di riempire stadi e arena di tutto il mondo, senza mai scendere ad alcun tipo di compromesso né tantomeno abdicare alle sue ideologie sonore. Un percorso iniziato a Berlino quasi in concomitanza con la caduta del muro e che ha indicato la via maestra sin da 2008, quando uscì il film “Berlin Calling”, che vide Kalkbrenner nella doppia veste di attore protagonista e autore della colonna sonora. In questo periodo di lockdown Kalkbrenner non è certo rimasto con le mani in mano, come dimostrano sia questo EP sia le due studio session, trasmesse in diretta dalle sue pagine social dai suoi studi di Berlino e che hanno avuto un seguito di tantissimi appassionati. “Speak Up” è formato da quattro tracce: oltre a quella che dà il titolo all’EP, “Laser In”, che si caratterizza per il suono vibrante e distorto, “Eyes Open”, un brano quasi punk, l’esatto opposto di “Eyes Open”, nel quale la melodia fa la sua parte sino in fondo. “Speak Up” è l’unica traccia cantata, un brano che calibra nel migliore dei modi voce ed elettronica. “What are you waiting for?” ci si domanda in “Speak Up”. Di tornare a ballare tutti insieme quanto prima è la probabile risposta di tutti i clubber.

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