Protagonista della clip la giovane fidanzata del cantautore bolognese, Martina Maggiore
È uscito lunedì 27 aprile il video di “Giovane stupida”, l’ultimo singolo che Cesare Cremonini aveva lanciato ormai un paio di mesi prima. La clip, diretta dal regista Gaetano Morbioli e nata da un soggetto ideato dallo stesso Cremonini, vede l’artista bolognese insieme alla fidanzata Martina Maggiore. Alla realizzazione hanno partecipato infatti oltre 20 professionisti, 34 ballerine e la loro insegnante, 7 ginnaste, due 3D artists e il barboncino Raf. Il risultato finale è stato possibile anche grazie alla collaborazione del Parco Giardino Sigurtà, dell'Urban Dancefloor e del Centro Danza. «È il primo video musicale che guarda al futuro senza piegare la testa – spiega Cremonini – è il frutto del lavoro di decine di professionisti del mondo della musica e dei video che in tutto questo periodo, senza dire una parola, non hanno mollato un attimo perché guidati dalle idee, che vivono e generano nuova vita. Rientriamo dalla porta della gioia e dall’amore perché li cercheremo assetati dopo i deserti. Lunedì ve ne parlo e nei giorni seguenti vi mostrerò anche il backstage di questa avventura che non scorderemo mai. Grazie».
Il singolo “Giovane stupida”
“Giovane stupida” è uscita come singolo lo scorso 28 febbraio ed è il secondo estratto da “Cremonini 2c2c – The Best Of”, l’album che celebra i vent’anni di carriera dell’ex frontman dei Lunapop. La canzone, ha spiegato Cesare Cremonini, è dedicata alla fidanzata: «E' una canzone per una ragazza meravigliosa, ma anche una piccola commedia sentimentale». “Giovane stupida” arriva dopo “Al Telefono”, anch’esso compreso nella prima grande raccolta di una produzione ventennale per il musicista bolognese. Con sei brani inediti, 32 singoli di successo rimasterizzati, un album intero di 16 interpretazioni in versione pianoforte e voce, 15 brani strumentali realizzati dal 1999 ad oggi, 18 rarità tra cui tracce demo originali, home recording e alternative takes mai pubblicate, “Cremonini 2c2c – The Best of”' è un forziere che contiene tutto il presente, il passato e una bella parte del prossimo futuro di Cremonini.
Il tour negli stadi appeso a un filo
Formalmente, resta ancora confermato il “Cremonini 2020 Stadi”, il tour che dovrebbe vedere il cantautore emiliano esibirsi nei principali stadi d’Italia a partire dal 21 giugno. Ma con la pandemia coronavirus (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA) ancora lontana dall’essere debellata del tutto, le probabilità che sia necessario rinviare il tutto si fanno giorno dopo giorno più concrete. Era stato lo stesso Cremonini, con un post su Instagram dello scorso 17 aprile, a preparare i suoi fan al peggio e a chiedere al Governo linee certe in modo da poter riprogrammare tutta l’attività. «Sono giorni di attesa paziente e di lavoro quotidiano, da parte di tutti, per capire come riprogettare il futuro di quei live che inevitabilmente verranno spostati (non annullati) di alcuni mesi o di un anno – ha scritto Cremonini – questo vuol dire non solo tutelare in tutti i modi possibili migliaia di professionisti e musicisti costretti a fermarsi per tutto il tempo in cui le restrizioni non consentiranno di organizzare eventi, ma anche trovare gli spazi che consentano ai progetti di rivivere rispettando le norme di sicurezza, permettendo alle centinaia di migliaia di persone che hanno acquistato un biglietto di poterlo convertire in ciò che riterranno più giusto. Vuole dire cercare non tanto di vedere una luce in fondo al tunnel, ma di essere noi stessi quella luce. Significa non farsi abbattere dagli eventi ma compiere ogni sforzo possibile per motivare un settore, quello dell’intrattenimento, dello spettacolo e della cultura, che sarà tra gli ultimi a tornare “libero” di esprimersi e allargare nuovamente le sue braccia verso tutte le realtà del territorio a cui è profondamente legato. La voce di ogni singolo artista oggi non rappresenta una carriera ma è l’immagine di un’intera filiera di professionisti, aziende, fornitori, tecnici, musicisti. Un mondo, quello della musica in particolare, che è molto più complesso, strutturato, professionale e affascinante di quanto appaia visto in controluce dalle transenne che abbracciano il palcoscenico».