I cinque newyorkesi che hanno impresso il proprio marchio indelebile fatto di chitarre taglienti, giubbotti di pelle e rabbia urbana, tornano in pista con il nuovo singolo Brooklyn Bridge To Chorus, terzo estratto da The New Abnormal, loro nuovo album. Ecco le loro canzoni più famose.
Il “secondo ritorno” dei Velvet Underground, così sono stati definiti i The Strokes e non a caso il loro album di debutto, Is this it, contiene molti riferimenti al gruppo di Lou Reed. Originari di New York, si formano nel 1999 e nello stesso anno, salgono sul palco del locale Spiral, riscuotendo un notevole successo. A questo concerto seguono molte altre apparizioni nei club underground della Grande Mela e, dopo un passaparola generale, il gruppo, costituito da Julian Casablancas (voce), Nick Valensi (chitarra), Albert Hammond Jr (chitarra), Nikolai Fraiture (basso) e Fabrizio Moretti (batteria), viene messo sotto contratto dall’etichetta Rough Trade Records nel novembre del 2000. Nel gennaio dello stesso anno pubblicano un singolo contenente tre brani intitolato “The modern age”. Il contratto con la major RCA arriva poco dopo, grazie al guru della band, JP Bowersock. Il 2001 è un anno importante per gli Strokes: fanno da supporter al tour statunitense dei Doves, suonano con i Guided By Voices e arrivano in Gran Bretagna per una serie di concerti con i Traildead. Dopo la pubblicazione di Is this it nel 2001 intraprendono finalmente il tour solista che tocca gli Stati Uniti e, successivamente, l’Europa.
Due anni esatti dopo il fortunato esordio, la band torna con Room on fire, che non apporta sostanziali novità allo stile introdotto da Is this it?. Il terzo disco arriva a fine 2005, anticipato dal singolo "Juicebox" e da un tour in piccoli club: si intitola First impressions of earth. Dopo un tour che dura fino al 2007, la band va in pausa; i suoi membri si dedicano a progetti solisti, compreso Julian Casablancas, che pubblica un disco solista a fine 2009. Nel 2010 la band si ritrova e inizia a lavorare a quello che diventerà Angles, quarto disco di studio, che esce nel 2011, a cinque anni dal suo predecessore.
I cinque ventenni newyorkesi, che hanno impresso il proprio marchio indelebile fatto di chitarre taglienti, giubbotti di pelle e rabbia urbana, tornano in pista con il nuovo singolo “Brooklyn Bridge To Chorus”, terzo estratto da “The New Abnormal”, l’attesissimo album in uscita venerdì 10 aprile. Queste le loro più famose canzoni:
- Is This It
- Last Nite
- Reptilia
- You Only Live Once
- Juicebox
Is This It
Prende il titolo dall’album, il primo, pubblicato nel 2001. Il disco d’esordio ottiene un ottimo successo di pubblico e critica grazie alla visibilità mediatica ottenuta con una serie di concerti sfavillanti e con la fortuna avuta dai singoli Hard To Explain e Last Nite. Is This It ha due enormi meriti che gli conferiscono un’importanza musicale enorme: ha dato il via al cosiddetto filone del new rock, ossia il ritorno d’interesse per filoni musicali (il pop-rock 60-70 e il periodo new wave) che parevano ormai morto e sepolti in un’epoca ormai segnata dall’uso dell’elettronica.
Last Nite
È il secondo singolo tratto da Is This It, album di debutto dei newyorkesi The Strokes. A questo pezzo gli Strokes devono tanto, a quanto pare fu proprio questa canzone a fare da passepartout, aprendo alla band tutte le porte del paradiso musicale.
Reptilia
È il secondo singolo estratto dal secondo album dei The Strokes, Room on Fire. Nel brano inserito come lato b del singolo, Post Modern Girls & Old Fashioned Men, il cantante Julian Casablancas duetta con Regina Spektor.Il titolo della canzone, Reptilia, deriva da una parte del cervello, l'amigdala (chiamata anche Reptilian Brain), responsabile delle emozioni e della memoria emozionale.
You Only Live Once
È la canzone di apertura ed il terzo e ultimo singolo estratto da First Impressions of Earth, il terzo album dalla rock band statunitense The Strokes. Il singolo è stato pubblicato il 24 luglio 2006 in tutto il mondo, tranne che negli USA, che è uscito il 26 settembre.
Juicebox
È il primo singolo estratto dal terzo album della band newyorkese Indie rock The Strokes. Il singolo è stato pubblicato a dicembre 2005, ma era da tempo disponibile su Internet. Il video della canzone è stato censurato da MTV perché ritenuto troppo "spinto" e quindi il regista Michael Palmieri ha dovuto modificare la versione originale per renderne possibile la visione su MTV. Il video inizia in uno studio radiofonico con la presentazione del gruppo dal parte di un DJ, che è l'attore David Cross, che sbaglia a dire il titolo della canzone dicendo "Juicy Juice" anziché "Juicebox" e fa qualche commento ironico sulla band. Poi continua con l'alternarsi di immagini della band che suona all'interno dello studio radiofonico con varie situazioni a sfondo sessuale.