L’opera dedicata all’assassinio di Kennedy debutta in vetta alla Rock Digital Song Sales di Billboard
Sembrerà strano, ma mai in carriera Bob Dylan aveva centrato la numero 1 in una classifica di Billboard, la popolare rivista americana che si occupa delle classifiche di vendita di album e singoli. Il cantautore premio Nobel per la letteratura si toglierà questo sfizio il prossimo lunedì, quando sarà al primo posto della Rock Digital Song Sales, ovvero la classifica dei singoli rock più venduti online, con la sua ultima opera “Murder Most Soul”. Pubblicato il 27 marzo, nella sua prima settimana il pezzo, non proprio un singolo nel senso tradizionale del termine (è lungo 17 minuti e parla dell’assassinio di Kennedy nel 1963) ha avuto più di 10 mila download e 1,8 milioni di streams, segno di una ritrovata attenzione verso il menestrello della musica americana, che non pubblicava un brano originale ormai da otto anni, ovvero dall’uscita di “Tempest” nel 2012. «Saluti ai miei fan e follower. Questa è una canzone inedita che abbiamo registrato un po' di tempo fa che potresti trovare interessante. State al sicuro, state attenti e che Dio vi benedica», ha scritto Dylan accompagnando l’uscita del brano, che è arrivato anche alla numero 5 della Hot Rocks Songs.
Una rincorsa alla vetta mai cercata
Se c’è un artista che ha sempre rifuggito con forza le logiche delle vendite e delle classifiche è sicuramente Bob Dylan. E le sue scelte radicali nel corso degli anni gli avevano spesso reso difficile arrivare alle vette raggiunte da altri. In precedenza, Dylan aveva raggiunto la numero 2 della Billboard Hot 100 il 4 settembre 1965 con uno dei suoi capolavori più noti, “Like a Rolling Stone”, tornando poi in classifica nel 1966 con “Rainy Day Women”. Aveva centrato altre volte la numero 2 nel corso della sua carriera lunga più di mezzo secolo: il 13 maggio 2000 nella Adult Alternative Songs Airplay Chart con “Things Have Changed” e in precedenza, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, con diverse tracce dei Traveling Wilburys (la superband che lo vedeva al fianco di George Harrison, Tom Petty, Roy Orbison e Jeff Lynne) come “Handle With Care”, “End of the Line” e “She’s My Baby”.
Nel rock trionfa il passato
La Rock Digital Song Sales testimonia come la musica rock stia attraversando una fase nella quale fatica a rinnovarsi e quindi preferisce guardare al passato. Dietro al primo posto di Dylan, infatti, alla numero 2 c’è un’altra new entry come “Time For Me To Fly” dei Reo Speedwagon, ma già al terzo posto è risalito un super classico come “Imagine” di John Lennon e al quarto la cover di “We Will Rock You” firmata dagli In This Moment. Alla numero 5 di nuovo i Reo Speedwagon con “Keep On Loving You” quindi alla 6 un’altra hit del passato, “Boulevard of Broken Dreams” dei Green Day. E poi alla 8 “The Sound of Silence” nella versione firmata dai Disturbed, “Stacy’s Mom” dei Fountains of Wayne alla 11, “Eye of the Tiger” in versione Survivor alla 13 e “It’s The End of the World As We Know It” dei R.E.M. alla 14. Un ritorno al passato con titoli molto evocativi della situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo.