Il testo di “Se me lo dicevi prima”, canzone di Enzo Jannacci e scelta dal figlio Paolo per la serata dei duetti al Festival di Sanremo 2020
Paolo Jannacci sceglie uno dei brani più importanti del padre Enzo in vista della terza serata del Festival di Sanremo 2020 dedicata ai duetti e alle cover. “Se me lo dicevi prima” è la canzone che il compositore e cantante eseguirà sul palco del Teatro Ariston, con lui ci sarà anche Francesco Mandelli, attore e musicista che ha partecipato al Festival di Sanremo del 2015 con “Vita d'Inferno” insieme a Fabrizio Biggio. Il duo non raggiunse la finale di quell’edizione. Paolo Jannacci partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Voglio parlarti adesso”
Il testo di “Se me lo dicevi prima”
“Se me lo dicevi prima” è un brano scritto da Maurizio Bassi e Enzo Jannacci e presentato al Festival di Sanremo del 1989. La canzone ha ottenuto il secondo posto al Premio della Critica. “Se me lo dicevi prima” verrà reinterpretata nella serata dei duetti del Festival di Sanremo 2020 da Paolo Jannacci e Francesco Mandelli:
Eh, eh, eh, ma se me lo dicevi prima
Eh, se me lo dicevi prima
Come prima
Ma sì se me lo dicevi prima
Ma prima quando
Ma prima no
Eh, si prendono dei contatti
Faccio una telefonata al limite faccio un leasing
Se me lo dicevi prima
Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso
Ma se me lo dicevi prima ti operavo io
Ma io ho bisogno di lavorare io sto male adesso
Eh sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro
Posso mica spedirti un charter
Bisogna saperlo prima che dopo non c'è lavoro, prima, capito
E allora è bello
Quando tace il water
Quando ride un figlio
Quando parla Gaber
E allora sputa su chi ti eroina
Perché il mondo sputa
Proprio quando nasce un fiore
Perché iniettarsi morte
è ormai anche fuori moda
Perché ce n'è già tanti che son venuti fuori
Oh, sei ancora qua
Vabbé, quanto sei alto
Uno e novanta
Eh eh eh non vai bene
Come non vado bene
Non vai bene
Se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno della gente giusta
Tra l'1, 60 l'1, 60, tra l'1, 60, capito
Cioè ho capito che quando uno sta male deve arrangiarsi da solo
E allora sarà ancora bello
Quando ti innamori
Quando vince il Milan
Quando guardi fuori
E sarà ancora bello
Quando guardi il tunnel
Che è ancora lì vicino e non ci credi ancora
Ne sei venuto fuori e non ci credi ancora
E ci hai la pelle d'oca e non ci credi ancora
Ti sei sentito solo
In mezzo a tanta gente
Sì ma guarda che di te e degli altri
A questa gente
Non gliene frega niente
E allora sarà ancora bello
Quando tace il water
E sarà anche più bello
Quando scopri il trucco
E allora sarà bello
Quando tace il water
Quando spegni il boiler
Quando guardi il tunnel
Quando, quando senti il sole.