Nino D’Angelo, in arrivo nuovo album e tour

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E non solo: il progetto “Il poeta che non sa parlare” prevede anche un libro

Si intitolerà “Il poeta che non sa parlare” il nuovo progetto di Nino D'Angelo. Un progetto ramificato, che sfocerà in tre produzioni: un libro che raccoglierà una serie di aneddoti sulla vita e sulla carriera artistica ma anche la narrazione di episodi legati al privato; un album-raccolta con alcuni inediti; uno spettacolo di teatro-canzone, nato e pensato sullo stile di Giorgio Gaber. Il titolo, viene dalla gioventù di D’Angelo, quando era tra i banchi di scuola e la maestra lo definì appunto "un poeta che non sa parlare". E quest'etichetta se l'è portata per tutta la sua vita, dagli esordi nella tradizione napoletana, ma anche nella svolta world, quella in cui Goffredo Fofi nei primi anni Novanta lo riabilitò agli occhi dell'intellighenzia nazionale. Fu “Tiempo” del 1993 a dare la svolta alla sua carriera, facendolo apprezzare non più solo come caratterista della cultura napoletana, ma come artista di altro spessore. Apprezzamenti che negli anni successivi gli fruttarono anche riconoscimenti importanti come il David di Donatello e il Nastro d’argento.

Il tour

Dopo mesi segnati dall’esperienza di “Figli di un Re minore” con l’amico Gigi D’Alessio, la star napoletana ripartirà presto con un tour che il musicista già definisce «intimo e poetico, nel segno dei grandi sentimenti e dei valori. Dopo le ultime tournée ora ho voglia di un rapporto più personale con il pubblico, mi piacerebbe quasi sussurrare a tutti le mie canzoni, mettendomi come si dice a nudo. La scaletta verterà sul repertorio di oggi con canzoni come “'O pate”, “Senza giacca e cravatta” e “Si turnasse a nascere”, senza tralasciare alcuni tra i più vecchi successi». Sarà un grande appuntamento dal vivo, sulla scia del successo riscosso, per esempio, nel 2013 quando D'Angelo si esibì al Teatro San Carlo di Napoli con il melodramma “Memento-Momento”, dedicato al cantautore e compositore Sergio Bruni con il maestro Roberto De Simone che curò la composizione strutturale cameristica, oppure quando fece registrare nel 2017 il tutto esaurito allo stadio San Paolo di Napoli per festeggiare i 60 anni. Per ora non ci sono date ufficializzate, a parte le tre che lo vedranno travalicare i confini nazionali nel prossimo mese di settembre di nuovo con “Figli di un Re minore”: l’11 all’Hallenstadion di Zurigo, il 12 al Glaspalast di Stoccarda, il 13 alla Mitsubishi Electric Halle di Dusseldorf.

L’album  

L'artista intanto è al lavoro sul nuovo disco: «Nel corso della mia vita ho scritto tante canzoni, alcune di successo, altre invece non hanno avuto il giusto tributo – precisa D’Angelo – l'opera sarà una raccolta con alcuni inediti. Sono un uomo libero e come sempre mi affiderò al mio istinto». D’Angelo ha all’attivo in carriera ben 35 album in studio (ma l’ultimo risale ormai al 2012 con “Tra terra e stelle”) più quattro dischi live, onde per cui quello che verrà sarà l’album numero 40 della sua lunghissima carriera. Sarà interessante, ovviamente, scoprire il nuovo materiale dell’artista napoletano, che dal 2012 a oggi, a parte il featuring con Livio Cori “Un’altra luce” presentato al Festival di Sanremo 2019, non ha più tirato fuori nulla di inedito.

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