Dalle colonne sonore ai successi, sino alla sua vita privata, ecco tutto ciò che c’è da sapere su Ludovico Einaudi
Nato a Torino il 23 novembre 1955, Ludovico Einaudi è un pianista e compositore italiano tra i più famosi autori classici italiani.
Nel 2019 ha firmato un progetto ambizioso, “Seven Day Walking”: sette album pubblicati in sette mesi consecutivi, ispirati alle passeggiate che durante l’inverno ama fare. «A gennaio dell’anno scorso andavo spesso a fare lunghe passeggiate in montagna, seguendo sempre più o meno la stessa pista: nevicava pesantemente, e i miei pensieri vagavano liberi nella tempesta, dove tutte le forme, spogliate dal freddo, perdevano ogni contorno o colore. Forse proprio quella sensazione di estrema essenza è all’origine di questo album», ha raccontato.
Ecco dunque tutto quello che c’è da sapere su Ludovico Einaudi.
Le origini e la vita privata
Ludovico Einaudi è figlio di Renata Aldovrandi (che gli trasmette la passione per il pianoforte) e di Giulio Einaudi, editore italiano e fondatore dell’omonima casa editrice. Il nonno Luigi fu invece un economista, un accademico e un politico, secondo Presidente della Repubblica Italiana.
Papà di tre figli, Ludovico è stato sposato con Anna De Carlo, sorella dello scrittore Andrea (autore del romanzo di successo “Due di due”): da lei ha avuto due figli, Leonardo e Jessica. Nel 2010 è diventavo padre anche di Lara, figlia della sua attuale compagna Paola Dallolio.
Gli inizi
Contemporaneamente alla sua formazione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, inizia la carriera nel jazz rock pubblicando due album: “Rumore Rosso” e “Sarabanda”. Successivamente si perfeziona col compositore Luciano Berio e vince una borsa di studio per il Festival di Tanglewood, nel Massachusetts.
La sua carriera da musicista classico comincia con la composizione di opere orchestrali e da camera eseguite su importanti palcoscenici, dal Teatro alla Scala al Maggio Musicale Fiorentino, fino al Lincoln Center di New York.
Il legame con il cinema
Ludovico Einaudi ha nel tempo lavorato molto per il cinema, componendo colonne sonore di numerosi film e trailer. La sua opera la troviamo nel grande successo “Quasi amici” di Olivier Nakache ed Eric Toledano, ma anche in “Joaquin Phoenix - Io sono qui!”, nella miniserie “Dottor Zivago” e in “Acquario”, per la quale si aggiudica la Grolla d’oro per la miglior colonna sonora.
Il suo ultimo lavoro è stato nel 2017 per “Il terzo omicidio” di Hirokazu Kore'eda.
I successi internazionali
Il successo mainstream Ludovico Einaudi lo raggiunge nel 1996 con l’album “Le onde”, ciclo di ballate ispirate all’omonimo romanzo di Virginia Woolf. Seguono dischi d’altrettanto successo: “I giorni”, “Una mattina”, “Divenire” (che in Italia vende oltre 300.000 copie e che è ispirato a tre quadri di Segantini).
Nel 2016 ha suonato l’inedito “Elegy for the Arctic” tra i ghiacci del Mar Glaciale Artico, di fronte al ghiacciaio Wahlenbergerbreen, poco lontano dalle Isole Svalbard.
Da Celentano agli Oasis
Nel 2007 Einaudi ha composto ed eseguito il “Prologo di un amore finito” per l’album “Dormi amore, la situazione non è buona” di Adriano Celentano.
Nel 2013 ha partecipato all’iTunes Festival, unico musicista classico, in tabellone con gruppi come Oasis e Placebo.