Si intitola 30 : 20 : 10 MK² ed è l'atteso tour dei Marlene Kuntz che ormai volge al termine. Almeno per ora. Il tour celebra 30 anni di attività e 20 anni dall’uscita dell’album Ho ucciso paranoia. Ecco cinque canzoni epocali per la band di Cristiano Godano
(@BassoFabrizio)
E' l'autunno della festa. I Marlene Kuntz celebrano i trenta anni di carriera, i 20 dall'album Ho ucciso paranoia e poi è in arrivo il primo disco da solista di Cristiano Godano, che dichiara: "Ci ho iniziato a lavorare due anni fa, con calma. In primavera, in accordo coi tempi e i programmi di Marlene Kuntz, ho fatto le registrazioni, in questa pausa estiva forzata ci ho rimesso testa e ora ho definitivamente chiarito a me stesso che ne sono molto fiero". Aspettando questa nuova ramificazione da quell'albero dai tanti rami che è catalogato come MK, provo a identificare cinque canzoni che hanno segnato il viaggio dei Marlene Kuntz. la cui formazione è la seguente Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca Bergia, Luca “Lagash” Saporiti e Davide Arneodo.
A Fior di pelle
E' un brano rabbioso, racchiude in sé tutta quella rabbia che certe volte accompagagna il nostro risveglio e infatti dice sentirsi un vulcano in eruzione una espolisone ormai vicina finché ad abbassare la tensione sopraggiunge Cristiano Godano accompagnato da uno stuolo di chitarre salvifiche. L'ira non si spegne ma neanche più cresce. Ed eccoci a un passaggio cromatico: il rosso del getto vulcanico, quella lava che brucia e spegne, viene intiepidita dall'acqua che col suo azzurro riaccende la speranza.
La canzone che scrivo per te
Siamo nel 2001 e questo brano vede la collaborazione dei Marlene Kuntz con Skin. Da molti, quelli che non si sono mai spinti nel pensiero sottocutaneo della band, la vivono come una canzone d'amore. E in effetti, seguendo il testo in maniera lieve, ci sono la passione che diventa amore e poi lentamente tramonta fino a perdersi nel distacco. Chi più conosce il pensiero di Cristiano Godano la avvicina all'amore per la musica. La voce di Skin rende elettrica l'atnosfera e quello che resta alla fine è l'eliminazione dei pensieri negativi e la voglia di rischiare insieme anche nel peggiore dei mondi.
Canzone per un figlio
Con questo brano i Marlene Kuntz affrontano per la prima volta il palcoscenico del Teatro Ariston a Sanremo. La firma è di Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Luca Bergia mentre la produzione è affidata a Gianni Maroccolo. E' una delle poche volte che, già in fase creativa, c'è la tendenza a distaccarsi da quello strato di negatività che accompagna molte canzoni. Anche se poi resta un concetto discutibile in quanto in A Fior di pelle si parte dal rosso purificatore del vulcano per approdare a un azzurro salvifico. Qui Cristiano ha cercato la felicità per un ragazzino di 14 e la ha trovata in una serie di frasi cui poi ha dato un senso. Cuore di papà.
Nuotando nell'aria
E' una canzone sincronica. Come il nuoto. Solo che qui siamo avvolti nell'aria. Credio sia la canzone più Sonic Youth in assoluto della band. Il brano è della metà degli anni Novanta, stagione che (quasi) all'unanimità viene ritenuta una delle più fertili del rock italico. La sospensione nell'aria è una ricerca di amore. Sott'acqua è ossigeno, altrove è amore. ma non sempre le "branchie" assorbono la giusta quantità e allora si va in affanno. Ma quel che conta è galleggiare.
Retrattile
Canzone che sembra adatta per una digressione verbale inutile perché fuori tempo. E' una apparizione maligna che è accompagnata da un mantra che ripete io meritavo di più. La scrittura è labirintica, da qualunque parte ci si muova si torna sempre al punto di partenza che null'altro è se non una sfasatura con la realtà. Toglie alla coscienza ogni fonsamento invitando il soggetto a schierarsi con chi vuole. Una anarchia che nulla ha di ideologico. La canzone è parte della colonna sonora di 1994 - la Serie in programmazione su Sky Atlantic.