Cinque curiosità sui Coma Cose. Il duo sarà tra gli ospiti di Mara impara: La nuova musica, in onda su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455, dal lunedì al venerdì alle 19.55
Con l’album “Hype Aura” hanno consolidato il loro successo e mostrato a tutti la qualità della loro musica. In circa due anni i Coma Cose sono riusciti ad imporsi nel mercato discografico italiano cambiando totalmente le loro vite. Dal 2017, anno di pubblicazione del loro brano, Fausto Lama e Francesca California hanno inanellato una serie di importanti successi divenuti virali sulle piattaforme streaming. Un’alchimia perfetta tra i due, nei testi un po’ di Milano, un po’ di critica sociale e un po’ di semantica per mostrare una spiccata sensibilità e intelligenza. Accompagnati da una sonorità che miscela l’hip hop con il cantautorato, i Coma Cose catturano l’attenzione per la tecnica e la loro particolare forma di scrittura. Tanti i brani proposti in circa due anni: “Cannibalismo”, brano intenso e provocatorio che offre spunti di riflessione sulla società moderna, “Golgota”, “Deserto” e “Jugoslavia”. A fine ottobre 2018 esce l’EP “Inverno Ticinese”, con produzioni di Mamakass e label AsianFake e composto da tre brani: “Anima Lattina”, “French Fries” e “Pakistan”. Tra i loro successi più virali ricordiamo “Post Concerto”, videoclip da oltre tre milioni di visualizzazioni su YouTube. Nel 2019 arriva “Hype Aura” e l’exploit del singolo “Mancarsi”, pubblicato il 14 giugno. Da maggio, dove hanno partecipato al Concertone, a settembre un lungo tour che ha attraversato l’Italia e ha confermato la bravura e il seguito conquistato in questi anni. Per conoscere meglio i Coma Cose, ecco cinque curiosità sul gruppo
La nascita dei Coma Cose
Fausto Lama e Francesca California hanno spesso raccontato come sono nati i Coma Cose. Entrambi erano commessi dello stesso negozio e nell’ambiente lavorativo hanno costruito un feeling unico. Fausto aveva firmato un contratto con una major ma l’album pubblicato non riscosse il successo previsto. «Mi ero arenato, avevo finito i soldi e perso la voglia» ha raccontato nelle prime interviste. Poi il lavoro in negozio in Porta Ticinese dove lavora California: «Lei mi spronava a continuare con la musica, mi presentava amiche che avrebbero potuto collaborare, ma alla fine i provini con la sua voce erano meglio».
Il nome Coma Cose
Esistono due versioni sul nome scelto dai due per farsi conoscere dal pubblico. Francesca California racconta di un momento di caos, difficile da gestire. Il nome ironizza sulla fase di coma artistico e di vita che i due avevano. Cose invece sembra sia stato aggiunto solo perché suonava e a causa di Instagram. Infatti sui social Coma era già stato preso da un altro account e così decisero di aggiungerci la parola “Cose”.
Cantautori e rapper
Nella canzone “Deserto”, i Coma Cose descrivono De Gregori come il loro rapper preferito. Infatti il duo sostiene che i cantautori e i rapper provengono dalla stessa matrice. Il cantautorato è il rap di ieri, il rap è il cantautorato di oggi e, con tutta probabilità, di domani.
Il tatuaggio dedicato a “Non ci resta che piangere”
Fausto Lama e Francesca California, componenti dei Coma Cose, hanno un tatuaggio condiviso sulla coscia. Si tratta di un simbolo della loro unione eterna, vada come vada. È un omaggio al film “Non ci resta che piangere”, pellicola del 1984 diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Cannibalismo
La prima canzone scritta e pubblicata insieme risale al 23 febbraio 2017, quando su YouTube fa la sua comparsa “Cannibalismo” brano intenso e provocatorio che offre spunti di riflessione sulla società moderna.
Guarda l’intervista di Mara Impara ai Coma Cose, il 16 ottobre 2019 alle ore 19.55 solo su Sky Uno!