Coma Cose: chi sono i componenti del duo milanese

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Sono il duo musicale più fresco del momento: scopriamo alcune curiosità sui Coma Cose e sulla loro travolgente popolarità che ha avuto origine su YouTube

Lui si fa chiamare Fausto Lama, mentre lei è Franscesca, in arte California. Insieme hanno dato vita ai Coma Cose, un progetto nato per gioco tra due commessi dello stesso negozio. Tra i due scoppia l’alchimia giusta, e ben presto la loro musica comincia a fare il giro del web. Notati dalla AsianFake, e dopo una serie di successi, i Coma Cose incidono il loro album di debutto intitolato “HYPE AURA”, pubblicato il 15 marzo 2019.

Fausto

Lui si chiama Fausto Zanardelli, ma il suo nome d’arte è Fausto Lama. Classe ’81, si era inizialmente lanciato nel mondo della musica con lo pseudonimo di Edipo. Con la Foolica Records, la stessa che ha battezzato i Thegiornalisti, ha inciso un po’ di album: “Hanno ragione i topi” (2010), “Bacio Battaglia” (2012) e poi, cambiando etichetta, arrivano anche “Parchetti” e, nel 2015, “Preistorie di tutti i giorni”, con direzione artistica di Dargen D’Amico. Dopo questo album è silenzio, almeno fino al 2017, quando Fausto torna più forte di prima grazie alla presenza di California.

California

Lei si chiama Francesca, in arte California, ed è originaria di Pordenone ma trapiantata a Milano. Nata come DJ, nelle sue vene scorre la techno, l’elettronica, il drum’n’bass. Pur non avendo mai inciso niente di suo, anche lei ha vissuto un’intensa esperienza con la musica che la ha portata a farne una ragione di vita. Il suo incontro con Fausto ha dato vita a quelli che oggi chiamiamo i Coma Cose.

Coma Cose

Dall’incontro in ambito lavorativo, tra Fausto e Francesca nasce un progetto musicale Coma Cose il quale, grazie a un talento esplosivo per la musica e per le parole, viene subito notato dall’etichetta discografica AsianFake. Il nome del gruppo è emblematico del loro bisogno di tenersi lontani da capriole interpretative e spiegazioni complesse su significati reconditi: “Coma” definisce un momento storico difficile come il nostro, in cui secondo loro è arrivato il momento di svegliarsi dal sonno profondo. “Cose”, invece, è un accessorio, collocato dopo “Coma” proprio perché, secondo loro, ci stava bene.

La prima canzone scritta e pubblicata insieme risale al 23 febbraio 2017, quando su YouTube fa la sua comparsa “Cannibalismo”, brano intenso e provocatorio che offre spunti di riflessione sulla società moderna. Seguono “Golgota”, “Deserto” e “Jugoslavia”, il 27 giugno dello stesso anno. Il 13 ottobre 2018 esce il loro primo EP, intitolato “Inverno Ticinese”, con produzioni di Mamakass e label AsianFake. «All’inizio volevamo fare una canzone, poi non ci stava tutto in un brano e i pezzi sono diventati tre,» spiegano i Coma Cose sui profili social, «È la nostra colonna sonora per questo inverno ormai alle porte. Ci ribecchiamo, così ci dite che ne pensate!» Le tracce in questione s’intitolano rispettivamente “Anima Lattina”, French Fries” e “Pakistan”.Tra i loro successi più virali ricordiamo “Post Concerto”, videoclip da 2 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Nel 2019 è finalmente arrivato il loro primo studio album, intitolato “HYPE AURA”, una collezione di brani eccellenti che consolida la qualità già preannunciata dai brani usciti in precedenza.

Nei testi dei Coma Cose c’è un po’ di Milano, un po’ di critica sociale e un po’ di semantica che non ha la pretesa di essere interpretata e capita, ma che cela una spiccata sensibilità e intelligenza. Nelle sonorità, invece, individuiamo tracce di cantautorato e un po’ di hip hop. I Coma Cose sfruttano una tecnica impeccabile per mettere la loro musica al servizio di un’arte che non per forza ha bisogno di seguire i trend.

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