“Non ci sto” segna il ritorno di Shablo. Il producer collabora per l’occasione con Marracash e Carl Brave
Il produttore Shablo torna sulla scena discografica con un nuovo singolo disponibile dal 30 agosto negli store digitali e piattaforme streaming. Il brano si chiama “Non ci sto” e vede la partecipazione di Marracash e di Carl Brave. Arriva a tre anni di distanza dall’album “Mate y Espìritu”, pubblicato nel gennaio 2016 e segna il ritorno di Shablo dopo un periodo caratterizzato da tantissimi lavori in qualità di producer. Tra questi anche la creazione di una nuova etichetta discografica BillionHeadz Music Group con Sfera Ebbasta e Charlie Charles. Tra gli artisti che hanno lavorato con Shablo ci sono Guè Pequeno, Fabri Fibra, Salmo, Rkomi, Clementino, Izi, Ernia, Noemi e Elettra Lamborghini. Nel 2018, Shablo ha fondato insieme a Sfera Ebbasta e a Charlie Charles, l'etichetta BillionHeadz Music Group.
Il testo di “Non ci sto”
Il brano racconta di una storia d’amore finita e che viene raccontata mentre annega nell’oscurità. Il suono appare sorprendente con accenni hip hop, chitarre acustiche e synth. Questo il testo del brano:
Sai si vive solo dopo che si è morti un po', oh
Perché no, sparire da rockstar
Torni e lo champagne ha perso le bollicine
Se Dio non c'è chi ci perdonerà
Oh, autosabotaggio di nuovo
Chi mi odia è fortunato perché faccio da solo
Ho preso ciò per cui ho lottato frate e gli ho dato fuoco
L'amore ci fa fare cose anche più strane dell'odio
E sai perché mi piacciono gli horror
Perché almeno è chiaro chi è il mostro
Tu indossavi maschera della tipa a posto
Io mi sbattevo tipo zattera in mare mosso
Ed ora sono steso e bianco come se mi fossi bucato
Steso e bianco come il bucato
E questo bianco scende come se il bicchiere fosse bucato
A disagio a casa come se mi fossi imbucato
Da una pasticca ne ho preso un blister, spero che agisca
Il mio analista non può guarirmi da essere artista
Spiace bro che gli ultimi pezzi son tutti giù
Se vuoi che finga e mi diverta devi pagarmi di più
E oggi sto un po' giù
E alle tue cazzate non ci credo più
Sto col dito tipo no, no, non ci sto
No no, no non ci sto
E oggi sto un po' giù
E alle tue cazzate non ci credo più
Sto col dito tipo no, no, non ci sto
No no, no non ci sto
Il cielo brontola
La pioggia gongola
In frigo un vino aperto che costa una tombola
Siamo scoppiati come olio che salta dalla padella
Non voglio un letto, voglio una barella
Siamo un Ferrari parcheggiato con le ganasce
Gabbiano fanno after, barboni sulle panche
E al buio del salotto le blatte ballano un valzer
Mi son lasciato andare, tu sempre più distante
Non crescono più fiori in mezzo a questi sanpietrini
Che ingabbiano gli spicci e le briciole di arancini
Affogo i miei respiri, il sonno sui cuscini
E noi dormiamo insieme ma non siamo più vicini
Guardo le nuvole a velocità crociera
Riparo gli occhi neri sotto una visiera
E ti ho lasciato un 30 in una giarrettiera
Per taxi e sigarette, alla vecchia maniera
E oggi sto un po' giù
E alle tue cazzate non ci credo più
Sto col dito tipo no, no, non ci sto
No no, no non ci sto
E oggi sto un po' giù
E alle tue cazzate non ci credo più
Sto col dito tipo no, no, non ci sto
No no, no non ci sto
No, no, non ci sto
No no, no non ci sto
No, no, non ci sto
No no, no no no no no no