Afterhours, le canzoni più belle del gruppo di Manuel Agnelli

Musica

Matteo Rossini

Gli Afterhours hanno segnato tre decenni della discografia italiana pubblicando album che hanno fatto la storia. Scopriamo le cinque canzoni più belle del gruppo guidato da Manuel Agnelli.

Rock, vibrazioni che arrivano dritte all’anima e suoni sempre in grado di ammaliare il pubblico. La lunga carriera degli Afterhours è fatta di continue evoluzioni che hanno reso il gruppo guidato da Manuel Agnelli una delle principali realtà musicali del nostro paese.

Il loro debutto avviene intorno alla metà degli anni ’80 grazie a un’idea di Agnelli, il resto è praticamente storia. La voce graffiante del leader e cantante ha raccontato spaccati di vita, amori, società, sogni e illusioni dando un punto di vista assolutamente unico nel mondo discografico italiano. Scopriamo le cinque canzoni più belle degli Afterhours.

“Dentro Marylin” (1995)

“Dentro Marylin” viene pubblicato nel 1995 ma il brano nasce in lingua inglese con il titolo “Inside Marilyn three times” all’interno dell’album “During Christine's Sleep” distribuito nel 1990. Cinque anni dopo la prima uscita, gli Afterhours decidono di realizzarne una versione in italiano, la potenza vocale del leader e gli arrangiamenti elaborati la rendono una delle loro creazioni più celebri. Nel 1997 l’iconica Mina decide di realizzarne una sua versione intitolandola “Tre volte dentro me” e inserendola all’interno di “Leggera”.

“Non è per sempre” (1999)

“Non è per sempre” è una bellissima gemma preziosa della musica italiana. La voce di Manuel accompagna il pubblico lungo un percorso musicale in cui le parole della canzone diventano vivide immagini nella mente degli ascoltatori. Il singolo è contenuto all’interno dell’album omonimo pubblicato nel 1999.

“Ballata per la mia piccola iena” (2005)

Un testo profondo che scava nell’animo delle persone, in questo il caso tradimento è al centro del brano. I sentimenti più cupi e scuri hanno la meglio all’interno di “Ballata per la mia piccola iena” e del relativo album “Ballate per piccole iene” pubblicato nel 2005. Il gruppo guidato da manuel Agnelli continua a essere una garanzia di qualità.

“Il paese è reale” (2009)

Nel 2009 gli Afterhours partecipano alla 59° edizione del Festival di Sanremo condotta da Paolo Bonolis. Il gruppo porta una ventata di energia al Teatro Ariston conquistando pubblico e critica, il loro brano ottiene l’ambitissimo “Premio della critica Mia Martini”. Manuel Agnelli e compagni riescono nella titanica impresa di portare la musica alternativa sul palco più celebre della televisione italiana, quell'anno trionfa Marco Carta (qui potete trovare tutte le foto più belle del cantante).

“Non voglio ritrovare il tuo nome” (2016)

“Non voglio ritrovare il tuo nome” è il secondi singolo estratto dall’album “Folfiri o Folfox” anticipato dal brano “Il mio popolo si fa”. Nonostante siano passati circa trent’anni dal loro debutto, gli Afterhours continuano a non avere rivali nella scena musicale indie rock italiana.

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