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Paolo Jannacci: il debutto da cantautore del figlio di Enzo

Musica

Il figlio dell’eclettico Enzo Jannacci, già jazzista affermato, debutta come cantautore

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Chiamarlo debuttante è quasi un’offesa ai 30 anni di carriera nel mondo della musica, ma Paolo Jannacci, figlio dell’indimenticato ed eclettico Enzo, si appresta a esordire nella veste inedita di cantautore.

Canterò, una canzone scritta a quattro mani

Si intitola “Canterò” il brano che Paolo Jannacci ha scritto insieme a Michele Serra, autore di parte del testo. La canzone è un debutto a tutti gli effetti e preannuncia un lavoro discografico completo, un album che vedrà la luce in autunno prodotto da Ala Bianca. “Canterò” è accompagnata da un video diretto da Luca Tartaglia e interpretato dallo stesso Jannacci, che mostra di aver appreso dal padre non solo il talento ma anche l’ironia. Alla fine della clip, compare in un cameo anche Michele Serra.

Paolo Jannacci, una vita fatta di musica

Vincitore di tre Premi Tenco, un Premio Lunezia e numerosi altri riconoscimenti, Paolo Jannacci ha fatto della musica la sua vita, e non poteva essere altrimenti, visto il clima in cui è cresciuto. Nato nel 1972, ha iniziato a suonare il piano all’età di sei anni, coadiuvato anche dal padre Enzo Jannacci. Parallelamente, Paolo ha anche intrapreso degli studi linguistico-umanistici, diplomandosi in lingue al liceo linguistico Internazionale di Milano. Ha perfezionato gli studi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como con il maestro Carlo Morena.

Da sempre appassionato di musica jazz, è musicista professionista dal 1988 e suona, oltre al pianoforte, anche la fisarmonica e il basso. Paolo Jannacci suona in diverse formazioni jazz, tra i musicisti che lo accompagnano stabilmente troviamo Marco Ricci al contrabbasso e basso elettrico, Stefano Bagnoli alla batteria e percussioni, Daniele Moretto alla tromba e filicorno e Luca Meneghello alla chitarra acustica ed elettrica.

Le collaborazioni

Forte di una personalità di grande spirito, il musicista non si è mai tirato indietro di fronte alle collaborazioni e alle contaminazioni con altri generi. Paolo Jannacci ha fatto diverse incursioni nella musica pop, mostrando di essere un artista aperto e dalle ampie vedute. In un’intervista di qualche anno fa, a proposito della sua collaborazione con J-Ax e Fedez, apparentemente agli antipodi rispetto a un musicista jazz, il pianista aveva dichiarato: «Mi piace sperimentare, mi piace cambiare le carte, ascoltare cose nuove e diverse». Quello stesso atteggiamento che aveva poi anche suo padre, il grande Enzo Jannacci, scomparso nel 2013. E proprio a Enzo Jannacci, Paolo ha dedicato uno spettacolo, “In concerto con Enzo”, in cui il musicista ha riproposto, in chiave jazz, tutti i successi di Jannacci, da “L’Armando” a “Messico e nuvole”, da “El portava i scarp del tennis” fino alla celeberrima “Vengo anch’io. No, tu no”, alternati a brani originali scritti da lui.

Paolo Jannacci si divide tra gli spettacoli dal vivo, le colonne sonore per film e pubblicità e produzioni discografiche. Inoltre, si è prestato anche al cinema come attore, recitando in “South Kensington” dei fratelli Vanzina, “La febbre” di Alessandro D’Alatri e in un episodio di Cascina Vianello. L’ultimo album pubblicato dal musicista è “Hard Playing”, risalente al 2015.