Martina Attili e Mr Rain fanno La Somma

Musica

Fabrizio Basso

mr-rain-martina-attili

Una coppia curiosa che si è annusata a distanza e che ha visto crescere la stima in tempi rapidi. Sono Mr Rain e Martina Attili, sorpresa dell'ultima edizione di X Factor: il rapper di Desenzano ha scelto la sua voce per il singolo La Somma. Una intervista (quasi) doppia

(@BassoFabrizio)

Intimità e introspezione sono l'anima de La Somma, il singolo di Mr Rain con Martina Attili, rivelazione dell'ultima edizione di X Factor. Lui è di Desenzano, lei di Roma si sono trovati per questo brano vibrante, che prelude, per entrambi, una nuova fase artistica. Li ho incontrati e intervistati.

Mr Rain come hai scoperto Martina?
Con Cherofobia durante X Factor. Mi piacciono il suo modo di scrivere e la sua voce femminile.
Perché lei ne La Somma?
Io scrivo sempre e strada facendo ho pensato a un ritornello cantato da una...cantante. E' un biglietto da visita del mio nuovo album che arriverà più avanti, ora sono chiuso in studio, sto lavorando molto e pensando alla sessione live estiva.
Sai che le aspettative si alzano?
Ogni volta è una nuova scommessa. Ed è la mia condanna.
Perché dici così?
Sono perennemente insoddisfatto di quello che faccio. Penso sempre che potrei fare di meglio.
Cosa è la musica?
Un mezzo con cui puoi dire molte cose.
Senti responsabilità verso il pubblico?
Quello più piccolo può essere influenzabile. Io cerco di esoricizzare: ne La Stia di Sam parlo di dipendenza, di un ragazzo che vuole emulare il suo idolo e finisce nella droga e muore. Voglio dare il tuo contributo a spiegare cosa non va fatto.
La musica può cambiarci?
Con la musica puoi fare molto: non cambierà il mondo ma è come il consiglio di un amico.

Martina che sapevi di Mr Rain?
Lo conoscevo già da 4 anni, sono felice per questa collaborazione, è una bella canzone.
Come procede la tua carriera?
Il 13 maggio c'è stata l'ultima data del Cherofobia Tour, il 25 parteciperò a un evento e poi ci saranno  le date estive.
Stai lavorando al disco.
Conterrà canzoni scritte nei primi due anni dell’adolescenza, dai 14 ai 16 anni. Sono quasi un diario però le ho strutturate perché ognuno ci si possano riconoscere.
Sono in sintonia con Cherofobia?
Alcune sì, si va dall'attacco di panico, a chi ha un incubo ogni giorno fino alla paralisi del sonno e alla schizofrenia. Cinque trattano questi argomenti.
Come scrivi la tua musica e le tue parole?
Non ho un metodo fisso. Cherofobia è nata prima con gli accordi, poi il testo e la melodia ed è formidabile. A volte accade tutto insieme ma non certo in dieci minuti. In Un incubo ogni Giorno gli accordi hanno preceduto di un mese il testo.
Che ascolti fai?
Sono cresciuta con Lucio Dalla e renato Zero: il mio terzo nome è Futura perché quando mia madre era incinta e lo comunicò a mio padre la musica che ha accompagnato l'annuncio era quella della canzone di Dalla. Poi mi piace Fabrizio De Andrè.
Cosa ti affascina di lui?
Il personaggio per quello che raccontava: metteva in musica la povertà nonostante fosse figlio dell'alta borghesia, super cool. Ascolto un po’ meno Calcutta. Ho scoperto e approfondito Salmo. Se non mi identifico in una canzone non mi piace. Poi mi piacciono Alessandro Mannarino e LowLow.
All'estero?
Conosco Birdy che è sempre dietro al pianoforte. Poi Arctic Monkeys e Aurora: il suo modo di muovere le mani èuna estensione dell’anima.
Cosa ti resta di X Factor?
Mi ha dato visibilità e mi ha cambiato la vita perché la passione è diventata lavoro.
Consigli a chi si prepara ai casting?
Io mi sono addormentata nell’attesa. La mia giornata è iniziata alle 7 e finita alle 18. Quindi portatevi un cuscino, magari il necessario per disegnare ma soprattutto siate carichi e prenderla come una lezione di vita.

 

Spettacolo: Per te