The Prodigy: 5 cose che forse non sapevi sul gruppo

Musica

Matteo Rossini

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Una carriera lunga oltre due decenni. The Prodigy sono stati tra le band più rivoluzionarie degli utlimi anni portando a nuovi generi musicali e influenzando numerosi artisti.

La carriera della band The Prodigy inizia nei primi anni ’90, il talento e l’originalità li rende subito una delle realtà più promettenti della scena underground inglese. Sonorità ricercate e fuori dal comune fanno si che la band possa imporsi velocemente a livello mondiale vendendo milioni di copie. L’evoluzione del gruppo passa anche attraverso sperimentazioni che li trasformano in icone della musica elettronica.

La metà degli anni ’90 segna un punto di svolta molto importante per il gruppo, infatti le vendite dei loro dischi aumentano sempre di più fino a inserirlo nel firmamento delle stelle della musica. Suoni dark e beat martellanti sono il marchio di fabbrica che fanno appassionare milioni di persone.

Keith Flint: da ballerino a cantante del gruppo

Per oltre due decenni Keith Flint ha rappresentato la voce della band, tuttavia il suo percorso artistico con il gruppo è iniziato come ballerino. Infatti, la svolta è arrivata nel 1996 quando ha prestato la sua voce per “Firestarter”, il primo singolo estratto dal disco “The Fat of the Land” che si è rivelato un successo di portata mondiale.

La nascita del gruppo

Il gruppo nasce alla fine del 1989 da un incontro casuale, infatti Liam Howlett partecipa a un rave dove conosce Keith Flint, l’alchimia è subito immediata, a loro si aggiungono Leeroy Thornhill, Sharky e Maxim formando così la prime line up della band.

Musica da milioni di copie

Il primo disco del gruppo è "Experience", distribuito nel 1992, che ottiene la certificazione come disco di platino nel Regno Unito mostrando fin da subito il grande interesse del pubblico verso The Prodigy. Due anni dopo è la volta di "Music for the Jilted Generation" che raddoppia il successo delle certificazioni inglesi. Nell’estate del 1997 esce invece l’indimenticabile “The Fat of the Land“ che vende milioni di copie in tutto il mondo: negli Stati Uniti supera due milioni e mezzo di dischi, nel Regno Unito vola a oltre un milione guadagnandosi ben quattro dischi di platino; nel resto del mondo sono tanti i paesi in cui l’album supera le 50.000 copie vendute, tra questi l’Italia, il Giappone, il Canada, la Francia, la Svezia, l’Australia e la Spagna. I successivi lavori continuano su questa strada, l’ultimo disco “No Tourists”, uscito lo scorso autunno, ha debuttato direttamente alla prima posizione della chart inglese.

I premi

Nel corso della carriera il gruppo inglese ha conquistato numerosi riconoscimenti, tra i quali alcuni dei più importanti al mondo, come ad esempio due BRIT Awards come Best British Dance Act nel 1997 e nel 1998; The Prodigy sono stati anche nominati per ben due volte ai Grammy Awards: nel 1998 per Best Alternative Music Performance grazie a “The Fat of the Land“ e nel 2005 come Best Electronic/Dance Album per “Always Outnumbered, Never Outgunned”

Canzoni da film

I brani del gruppo sono entrati anche a far parte della storia del cinema, infatti sono tante le pellicole che si sono avvalse della loro musica all'interno delle colonne sonore, tra questi Matrix, Charlie’s Angels e Kick-Ass.

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