Nel libro postumo dell’artista canadese una poesia contro Kanye West: vero attacco o provocazione?
Leonard Cohen se n’è andato ormai un paio d’anni fa, ma la sua opera, non solo sotto il profilo musicale, continua a far parlare di sé. È uscita un paio di settimane fa la raccolta postuma di versi del grande artista canadese dal titolo “The Flame”. Poesie e poemetti scritte da Cohen negli ultimi anni di vita e che di recente sono stati pubblicati in un volume uscito in America. A destare particolare clamore, nel dettaglio, è stato uno degli scritti contenuti nel volume, dal titolo abbastanza eloquente: “Kanye West Is Not Picasso”. Una poesia nella quale, almeno ad una lettura superficiale del testo, Cohen si prende gioco delle manie di grandezza del rapper americano (e pure di Jay-Z, in un verso), che non manca mai di autoincensare la propria arte.
Testo e traduzione
Di seguito il testo della poesia, datata marzo 2015, in lingua originale:
Kanye West is not Picasso
I am Picasso
Kanye West is not Edison
I am Edison
I am Tesla
Jay-Z is not the Dylan of Anything
I am the Dylan of anything
I am the Kanye West of Kanye West
The Kanye West
Of the great bogus shift of bullshit culture
From one boutique to another
I am Tesla
I am his coil
The coil that made electricity soft as a bed
I am the Kanye West Kanye West thinks he is
When he shoves your ass off the stage
I am the real Kanye West
I don’t get around much anymore
I never have
I only come alive after a war
And we have not had it yet
E questa è la traduzione in italiano:
Kanye West non è Picasso
Io sono Picasso
Kanye West non è Edison
Io sono Edison
Io sono Tesla
Jay-Z non è il Dylan di niente
Io sono il Dylan di niente
Io sono il Kanye West di Kanye West
Il Kanye West
Del grande cambiamento fasullo della cultura delle cazzate
Da una boutique all’altra
Io sono Tesla
Io sono la sua bobina
La bobina che crea elettricità morbida come un letto
Io sono il Kanye West che Kanye West crede di essere
Quando spinge il tuo culo fuori dal palco
Io sono il vero Kanye West
Io non vado più molto in giro
Non ci sono mai andato
Io sono solo sopravvissuto ad una guerra
Che non abbiamo ancora avuto
I dubbi sull’interpretazione
Naturalmente, con Cohen impossibilitato a spiegare le intenzioni dei suoi versi, del brano è possibile dire tutto ed il suo contrario. C’è chi vi legge un attacco mirato proprio a Kanye West, ma anche chi la interpreta come un’invettiva più generalizzata alla cultura pop contemporanea, nella quale l’anziano cantautore non si riconosceva ormai più e che trovava proprio nel rapper una delle sue icone. Ma potrebbe anche trattarsi di una provocazione bella e buona: in un’intervista del 2014 al Wall Street Journal, Cohen disse addirittura di essere un ammiratore sia di West che di Jay-Z e al momento, neanche Kanye ha detto una parola sulla poesia. Il mistero resta fitto.