Tra i più eclettici cantautori italiani Lucio Dalla ha lasciato canzoni indimenticabili. Ecco le 10 più famose
Con la sua scomparsa, Lucio Dalla ha lasciato un vuoto enorme tra coloro che lo amavano e lo apprezzavano come cantautore e chi ne condivideva il palcoscenico e momenti di vita privata. La fortuna, quando vengono a mancare artisti come il cantautore bolognese, è che lasciano in eredità un grande patrimonio. La produzione artistica di Lucio Dalla è tra le più importanti della musica italiana, in 50 anni di carriera, il cantautore ha pubblicato 23 album in studio e scritto centinaia di canzoni, per sé e per altri interpreti. Per ricordarlo, ne abbiamo scelte 10 tra le più famose, seppur sono molto di più i brani che sono entrati a far parte del patrimonio musicale collettivo di diverse generazioni.
- L’anno che verrà
- Come è profondo il mare
- 4 marzo 1943
- Futura
- Caruso
- Anna e Marco
- Tu nono mi basti mai
- Piazza Grande
- Disperato erotico stomp
- Attenti al lupo
L’anno che verrà
Forse è una delle canzoni più famose della musica italiana di tutti i tempi, “L’anno che verrà”, brano del 1979 che in tanti conoscono come “Caro amico ti scrivo”. Contenuta nell’album “Lucio Dalla”, il quarto del cantautore, la canzone consacrò Dalla tra le star della musica. Sul brano, lo stesso Lucio Dalla disse, in un’intervista in una trasmissione radiofonica: «Ho fatto una canzone tutto fuori che pessimista, non ci sono miracoli, l'unico che possiamo fare è quello su di noi, essere sempre funzionanti, non vedere sempre il nero, il terribile».
Come è profondo il mare
Tratta dall’omonimo album, il settimo in studio, “Com’è profondo il mare”, è una canzone del 1977 considerata tra le più intense della produzione del cantautore bolognese. Il brano è scritto interamente da Dalla, anche per quanto riguarda il testo. La canzone è diventata il simbolo di un’epoca e di una generazione, affronta temi di attualità come il terrorismo, la guerra e la lotta di classe.
4 marzo 1943
Anche “4 marzo 1943” è un brano passato alla storia, anche perché è fortemente autobiografico, a partire dal titolo, che è la data di nascita del cantautore. Inizialmente, la canzone doveva chiamarsi “Gesù Bambino” ma il titolo fu giudicato troppo forte, anche in virtù del fatto che si parla di una ragazza madre. Il brano partecipò al festival di Sanremo del 1971, classificandosi terzo.
Futura
“Futura” è una canzone contenuta nell’album “Dalla” del 1980. Indubbiamente uno dei brani più amati e più intensi di Dalla, racconta la storia d’amore tra due giovani, uno di Berlino Est e uno di Berlino Ovest, nella Germania divisa dal muro. In seguito, il cantautore ha dichiarato che il pezzo era nato per essere la sceneggiatura di un film. Pare che, in seguito alla pubblicazione del brano, molti genitori abbiano deciso di dare il nome “Futura” alla propria figlia.
Caruso
Anche “Caruso”; incisa nel 1986, è sicuramente una delle canzoni più famose di Lucio Dalla. Tratta dall’album live “Dallamericaruso”, è stata ispirata durante il soggiorno del cantautore a Sorrento, nella stanza dove aveva alloggiato anche il tenore Enrico Caruso. Il celebre ritornello è ispirato, invece, alla canzone “Dicitencello vuje”, classico napoletano del 1930.
Anna e Marco
Contenuto sempre nell’album del 1979 “Lucio Dalla”, “Anna e Marco” è un altro dei brani cult della produzione musicale di Dalla, sicuramente uno dei più coinvolgenti. La storia d’amore tra due ragazzi diversi accomunati dalla voglia di scappare da una vita che non gli appartiene.
Tu non mi basti mai
Anche “Tu non mi basti mai” del 1996 è tra i brani che meglio rappresentano la produzione musicale di Lucio Dalla. Inserita nell’album “Canzoni” del 1996, ha uno dei testi più intimi e commoventi della canzone italiana. È una dichiarazione d’amore alla maniera di Dalla, mai scontata né banale.
Piazza Grande
Canzone del 1972, “Piazza Grande” è stata composta dal cantautore bolognese insieme a Ron, Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti. Contrariamente a quanto si crede, la canzone non è dedicata a Piazza Maggiore ma a Piazza Cavour, sempre a Bologna, dove Dalla ha abitato da ragazzo. La canzone, tra le più famose, si piazzò ottava al Festival di Sanremo.
Disperato erotico stomp
Tra i brani più dissacranti e provocatori della musica italian, “Disperato erotico stomp” è contenuto sempre nell’album “Come è profondo il mare” del 1977. Canzone autobiografica che scandalizzò l’opinione pubblica, parla di autoerotismo in maniera ironica e dissacrante.
Attenti al lupo
“Attenti al lupo” è una canzone del 1990 scritta interamente da Ron e contenuta nell’album “Cambio”. Il brano risultò essere il più venduto di quell’anno e divenne popolare anche per il video, in cui Lucio Dalla si esibiva in un simpatico balletto con due donne, Iskra Menarini e Carolina Balbon, sue coriste.