Negrita, i cinque brani più cantati

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Negrita

Quattordici album e una carriera pluriennale: i Negrita sono conosciuti anche fuori dall’Italia e continuano a proporre musica trattando temi importanti. Dai successi più romantici come “Magnolia” a quelli più ballabili come “Rotolando verso sud”, i brani più conosciuti della band rock guidata dalla voce di Pau

Oltre un decennio di attività musicale all’insegna del rock made in Italy, tanti successi musicali e quattordici album pubblicati. I Negrita sono uno dei gruppi rock italiani più apprezzati, nonostante qualche escursione più romantica. Dagli inizi negli anni ’90 in provincia di Arezzo al nome che omaggia i Rolling Stones, Pau, Drigo e Mac hanno fatto ballare e riflettere a ritmo di musica rock e nonostante siano stati molto vicini a sciogliersi, ora tornano con nuovi concerti e tanta voglia di sorprendere. Accanto ai tre componenti storici Paolo Bruni, Enrico Salvi e Cesare Petricich si sono aggiunti nel 2005 Cristiano Dalla Pellegrina, che ha sostituito Roberto “Zama” Zamagni e Paolo "El niño" Valli alla batteria e il bassista Giacomo Rossetti, entrato in formazione al basso in sostituzione di “Frankie” Li Causi e Gabriele Giovannini. Ecco i brani più conosciuti dei Negrita

“Rotolando verso sud”: i Negrita omaggiano il Sud America

È “Rotolando verso sud” la canzone più conosciuta e cantata dei Negrita, non solo in Italia, ma anche fuori dai confini nazionali. Si tratta del terzo singolo tratto dall’album “L’uomo sogna di volare”, sesta fatica discografica della band toscana. Nel 2005, questo omaggio al sud America è diventato in breve tempo un tormentone con il suo ritmo ballabile e con un testo che è più introspettivo di quanto in realtà non possa apparire al primo ascolto. Si parla infatti della ricerca di armonia ed equilibrio, di rincorrere la felicità senza rischiare di perdere il controllo di quanto accade attorno. Molto apprezzato anche il video: i Negrita si mostrano ai piedi del Cristo Redentore e per le strade di Rio de Janeiro, con i suoi colori e le sue contraddizioni.

“Gioia infinita”, l’inno dei Negrita alla spensieratezza

Nel 2009 i Negrita pubblicano “HELLdorado” dopo il successo del precedente lavoro discografico: al suo interno, ecco Gioia Infinita, terzo estratto dall’album scritto dai componenti della band in collaborazione con il trombettista siciliano Roy Paci e con il cantante Juanes in una special edition pubblicata in seguito. A distanza di pochi mesi, i Negrita tornano ad omaggiare le sonorità del sud del mondo a cui si aggiungono percussioni e bassi e un testo che invita a godere della bellezza senza pensare a dolori e preoccupazioni. La location scelta per il video è Lecce: i Negrita si muovono a bordo di una coupè vestiti da donne tra maschere di animali, fate turchine e pagliacci a pochi metri dal mare.

I Negrita si chiedono: “Che rumore fa la felicità?”

Abbandonate le sonorità sudamericane, i Negrita si spostano in un luna park per un brano rock dal forte messaggio introspettivo. “Che rumore fa la felicità?” si interroga sulle sicurezze della vita e sui valori da rispettare: è il primo estratto da “HELLdorado” e ne contribuisce al successo e al raggiungimento del traguardo del disco d’oro.  Il testo si rivolge al partner per vivere una vita piena di difficoltà con coraggio e senso di avventura, la stessa coppia che si ritrova nel videoclip tra i ricordi della spensieratezza del passato e le complicazioni del quotidiano.

I Negrita in versione romantica con “Magnolia”

Nel 2002 i Negrita decidono di estrarre da “Ehi! Negrita”, primo greatest hits della band toscana, tre singoli, tra cui spicca “Magnolia”. Abbandonati momentaneamente i panni da rocker, Pau e compagni scrivono un testo romantico dedicato ad una donna sensuale ma al contempo risoluta, in grado di emergere nonostante i cambiamenti e di spazzare via le preoccupazioni. Il video è ambientato in Toscana e affidato alla regia di Beniamino Catena. Il gruppo si muove a bordo di un vecchio pulmino rosso lungo una strada di campagna prima di arrivare in spiaggia, dove festeggiano alle prime luci del tramonto.

“In ogni atomo”, il manifesto d’amore rock dei Negrita

Un ritorno alle origini per un’altra delle canzoni simbolo della storia musicale dei Negrita. Un brano decisamente più rock come “In ogni Atomo”, dominata dalla voce graffiante di Pau e dalla chitarra elettrica, puntando ad un rock puro e senza sovrastrutture. La sua pubblicazione risale al 1999, quando i Negrita decidono di proporlo come secondo singolo del loro quarto album, “Reset”. I protagonisti del video musicale si incrociano e si cercano all’interno di un labirinto di arbusti per poi ritrovarsi, sciogliersi in un lungo a braccio e separarsi nuovamente in un’atmosfera a metà tra il fiabesco e l’onirico. Il testo, invece, tesse le lodi delle persone che non mollano e che superano le difficoltà anche affidandosi alle “cure” di un partner, inimitabile in virtù della sua forza.

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