Dopo il successo al Sundance e la candidatura agli Academy Awards 2026 come rappresentante della Giordania, il film Tutto quello che resta di te di Cherien Dabis arriva nelle sale italiane il 18 settembre con Officine UBU. Un’opera intima e potente che racconta ottant’anni di storia palestinese attraverso lo sguardo di tre generazioni. In testa all'articolo, trovate una scena in esclusiva per il sito di Sky TG24
Una clip esclusiva per il sito di Sk TG24 di Tutto quello che resta di te (All That’s Left of You), nuovo lavoro scritto, diretto e interpretato da Cherien Dabis, regista e attrice palestinese-americana che ha già lasciato il segno nel panorama internazionale con una narrazione capace di fondere intimità personale e respiro storico. Il film, distribuito in Italia da Officine UBU, arriverà nelle sale dal 18 settembre e rappresenta uno degli appuntamenti cinematografici più significativi di questo autunno.
La pellicola ha già conquistato pubblico e critica nei principali festival del mondo, a partire dal Sundance Film Festival, dove è stata presentata in selezione ufficiale, fino a numerosi altri appuntamenti internazionali che ne hanno consacrato il valore con premi e riconoscimenti. Inoltre, la Giordania ha scelto Tutto quello che resta di te per rappresentare il Paese nella corsa agli Academy Awards 2026, nella categoria Miglior Film Internazionale: un traguardo che conferma la rilevanza di un’opera capace di parlare a diverse generazioni di spettatori.
Un film che racconta la memoria
Si inizia con un'adolescente palestinese durante le proteste del 1988 in Cisgiordania, un momento cruciale della Prima Intifada. I volti dei giovani, la tensione nell’aria, la presenza dei soldati israeliani: tutto sembra esplodere, finché l’immagine si congela e la voce della madre irrompe in scena. È lei a prendere la parola, diventando narratrice di una saga familiare che abbraccia ottant’anni di storia palestinese, dal 1948 fino ai nostri giorni.
Lo sguardo personale della regista si intreccia con il dramma collettivo, restituendo un mosaico di dolore, resistenza e speranza che diventa universale. “Non è un film politico – sottolinea Cherien Dabis – ma profondamente personale e intimo. È una storia di famiglia, di amore e di memoria”.
Tre generazioni, una terra
Al centro del racconto c’è una famiglia palestinese costretta a confrontarsi con lo sradicamento, la perdita e la ricerca costante di dignità. Dalla Nakba del 1948, quando oltre 700.000 palestinesi furono espulsi dalle loro case dalle organizzazioni paramilitari sioniste, fino alle rivolte popolari degli anni Ottanta e oltre, Tutto quello che resta di te diventa un affresco epico e intimo allo stesso tempo.
La scelta di intrecciare tre generazioni rende il film un ponte tra passato e presente, sottolineando come i traumi collettivi si trasmettano di padre in figlio, di madre in figlia, ma anche come la speranza e la resilienza sopravvivano nonostante tutto.
Il cast: una famiglia dentro e fuori dallo schermo
Accanto a Cherien Dabis, che interpreta anche uno dei ruoli principali, troviamo il celebre attore Mohammad Bakri, figura di riferimento del cinema palestinese e internazionale, visto in titoli come La masseria delle allodole e La cospirazione del Cairo. Insieme a lui, i figli Saleh Bakri (Il caftano blu) e Adam Bakri (Ali and Nino), in un intreccio che porta sullo schermo non solo il legame artistico ma anche quello familiare.
Questa dimensione reale amplifica la forza emotiva del film, rendendo la rappresentazione della famiglia protagonista ancora più intensa e autentica. Al cast si aggiunge anche Maria Zreik, giovane attrice che porta freschezza e sensibilità al racconto.
Una regista tra due mondi
Cherien Dabis, figlia di un rifugiato palestinese, è cresciuta tra il Medio Oriente e gli Stati Uniti. Già nota per aver contribuito a ridefinire la narrazione arabo-americana con serie e film di successo, qui firma la sua opera più personale. Con Tutto quello che resta di te porta sullo schermo un dramma che alterna momenti intensi e dolorosi a sprazzi di gioia, amore e quotidianità.
Il film, pur partendo da un contesto specifico, riesce a parlare a un pubblico globale, invitando lo spettatore a riflettere sul senso di identità, appartenenza e memoria.
Un viaggio necessario
Con la sua uscita italiana prevista per il 18 settembre, Tutto quello che resta di te si prepara a essere non solo un appuntamento cinematografico, ma anche un’occasione di dialogo culturale. Officine UBU porta nelle nostre sale un film che tocca corde profonde, unendo storia e sentimento, radici e futuro.
La clip esclusiva, che anticipa l’intensità del racconto, è solo un frammento di un viaggio cinematografico che promette di rimanere impresso a lungo nella memoria degli spettatori.
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