
Taxi Driver compie 45 anni, la storia e le curiosità del capolavoro di Scorsese
L'8 febbraio del 1976 il film debuttava nelle sale cinematografiche americane per poi diventare un cult cinema. Celebre la scena del monologo allo specchio che non era prevista nella sceneggiatura, ma fu totalmente improvvisata da Robert De Niro. La pellicola è al 52esimo posto tra i migliori 100 film americani dell'American Film Institute, ma sono diverse le cose da sapere sulla sua realizzazione

L'8 febbraio del 1976 faceva il suo debutto nelle sale cinematografiche americane l'alienato e solitario tassista Travis del film "Taxi Driver" di Martin Scorsese, con un magistrale Robert De Niro e una giovanissima Jodie Foster
Martin Scorsese, viaggio tra i capolavori del regista
La pellicola, ambientata dopo la guerra del Vietnam a New York, unisce elementi neo noir e da giallo psicologico ed è considerata uno dei capolavori di Scorsese e del cinema contemporaneo
5 curiosità su Robert de Niro
"Taxi Driver" vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes e ottenne 4 nomination all'Oscar. Non riuscì a portarsi a casa nemmeno una statuetta dell'Academy, ma l'American Film Institute ha inserito la pellicola al 52esimo posto tra i migliori 100 film del cinema americano ed è stata selezionata per la conservazione nel National Film Registry della biblioteca del Congresso degli Stati Uniti
I migliori film di Jodie Foster
Robert De Niro, per calarsi alla perfezione nella parte del tassista Travis Bickle, ha guidato realmente un taxi per un certo periodo arrivando a passare fino a 12 ore al giorno nell'auto. Ha inoltre studiato vari manuali sulle malattie mentali

All'epoca del film, Robert De Niro non era ancora un volto noto del cinema e, per questo motivo, ha potuto lavorare in incognito nei fine settimana come tassista a Manhattan. Inoltre, quando iniziarono le riprese, l'attore era impegnato anche in Italia sul set di "Novecento" di Bernardo Bertolucci e, per alcune settimane, si dovette spostare in continuazione tra l'Italia e gli Usa

In realtà, al posto di De Niro nei panni di Travis Scorsese pensò a Dustin Hoffman ma l'attore rifiutò. All'epoca l'interprete de "Il Laureato" non conosceva personalmente il giovane regista, che si presentò senza sceneggiatura e gli parlò velocemente del progetto in modo concitato. Hoffman rivelò successivamente di aver pensato che Scorsese fosse un pazzo

Anche la parte della prostituta minorenne Iris - che prende il nome dalla protagonista, rapita e indotta con l'inganno alla prostituzione, dell'opera lirica di Pietro Mascagni - doveva andare a Melanie Griffith. L'attrice disse però di no e fu scelta Jodie Foster, all'epoca 13enne. Per le scene più esplicite, Foster si fece sostituire dalla sorella maggiore Connie, di 8 anni più grande. Jodie durante le riprese fu seguita da un'assistente sociale perché i produttori del film ritennero opportuno assicurarsi che la ragazza non ricevesse danni psicologici

Cinque anni dopo l'uscita di "Taxi Driver", un uomo realizzò un attentato al presidente Usa Ronald Reagan, ferendolo. Dietro al gesto ci sarebbe stata la volontà di attirare l'attenzione di Jodie Foster, per la quale l'attentatore aveva sviluppato un'ossessione in particolare dopo il ruolo nel film di Scorsese. L'attrice rimase sconvolta dall'episodio e meditò di abbandonare la recitazione

Harvey Keitel era stato pensato per il ruolo di Tom, poi andato ad Albert Brooks, perché Keitel si propose invece per interpretare il protettore di Iris Matthew Sport

Per il ruolo di Sport, Keitel chiese una "consulenza" a un vero protettore che conosceva nel quartiere di Hell’s Kitchen, a Manhattan. L'attore lo portò all’Actors Studio e insieme improvvisarono le battute del personaggio

Tra le curiosità principali sulla realizzazione del film c'è quella sulla scena più famosa e diventata cult: Travis che parla da solo allo specchio. La sequenza è stata del tutto improvvisata da Robert De Niro che rivelò di essersi ispirato a Bruce Springsteen dopo aver visto un suo concerto qualche giorno prima delle riprese

The Boss, sul palco, rispondeva al pubblico che gridava il suo nome "You talking to me?". De Niro si impossessò della frase e la fece entrare nella storia del cinema. Lo stesso sceneggiatore Paul Schrader ha in seguito ammesso che "è la cosa migliore del film e non l'ho scritta io"

In "Taxi driver" compare anche Martin Scorsese nel ruolo di un cliente del tassista che vuole uccidere la moglie fedifraga. Il giorno delle riprese l'attore scelto per la parte si era fatto male girando le scene di un altro film e non si presentò sul set. Il regista decise quindi di sostituirlo personalmente

Oltre alla battuta "Stai parlando con me?", Robert De Niro rese iconico anche il taglio alla mohicana sfoggiato in alcune parti della pellicola. In realtà l'attore non si tagliò realmente i capelli perché le scene non furono girate cronologicamente, ma indossò una cuffia con crini di cavallo attaccati. Da notare che durante la guerra del Vietnam, quando i soldati si tagliavano i capelli in quel modo, significava che erano pronti al sacrificio

Per la colonna sonora del film, le musiche furono realizzate dal geniale compositore Bernard Herrmann e furono anche le ultime dell'artista che morì il giorno della vigilia di Natale del 1975. Già compositore di capolavori come "Quarto Potere" e "Psycho", Herrmann finì di registrare le ultime canzoni per "Taxi Driver" poche ore prima di morire