
Steve McQueen, l'attore ribelle moriva 40 anni fa: i suoi film più famosi. FOTO
Avventuriero sul grande schermo e nella vita privata, guidò le auto sportive più veloci e famose della sua epoca, per cui aveva una grande passione. Ebbe tre mogli, l’ultima sposata dieci mesi prima di morire. È scomparso il 7 novembre 1980 a 50 anni, a causa di un tumore. Tanti suoi personaggi da lui interpretati e rimasti nella storia del cinema

È stata la “vita spericolata” per antonomasia quella dell’attore Steve McQueen, che ha ispirato anche l’omonima canzone di Vasco Rossi. Amante dei motori, guidò le auto sportive più veloci e famose della sua epoca. Ebbe tre mogli, l’ultima sposata dieci mesi prima di morire, la modella Barbara Minty. È scomparso il 7 novembre del 1980 a 50 anni, a causa di un tumore. Nonostante il suo carattere sopra le righe a volte problematico per registi e produttori, lavorò in molti film e tanti sono i suoi ruoli rimasti nella storia. Ecco i più celebri
Il meglio di Steve McQueen
Tra le primissime apparizioni di Steve McQueen sul grande schermo c’è un piccolo ruolo nel film "Lassù qualcuno mi ama" del 1956, regia di Robert Wise (credit: WebPhoto)
Omaggio a Steve McQueen, il papà della vita spericolata
Appena due anni dopo tuttavia si conquista un ruolo di rilievo nel film “Fluido Mortale”, del 1958 (credit: WebPhoto)
Steve McQueen: i cinque personaggi più iconici
In questo horror diretto da Irvin S. Yeaworth Jr, McQueen interpreta uno dei protagonisti, che si chiama proprio come lui: Steve (credit: WebPhoto)

Uno dei primi grandi successi arriva però nel 1960 con “I magnifici sette” di John Sturges, che lo aveva conosciuto un anno prima con il film “Il sacro e il profano” (credit: WebPhoto)

Ne “I magnifici sette”, liberamente ispirato a “I sette samurai” di Akira Kurosawa, McQueen interpreta il cowboy Vin (credit: WebPhoto)

L’anno successivo è la volta del film “L'inferno è per gli eroi” (1961) diretto da Don Siegel (credit: WebPhoto)

In questo film di guerra interpreta il difficile ruolo di John Reese, un ex sergente che viene degradato per insubordinazione e ubriachezza (credit: WebPhoto)

La consacrazione arriva nel 1963 con “La grande fuga”, altro film girato da John Sturges che continua a sceglierlo come suo attore (credit: WebPhoto)

McQueen è nei panni dell'audace e spericolato capitano Virgil Hilts, un ruolo che gli varrà un grande successo (credit: WebPhoto)

Nel 1965 il regista Norman Jewis lo vuole in “Cincinnati Kid” (credit: WebPhoto)

Steve McQueen recita nel ruolo del giocatore di poker Eric Stoner (credit: WebPhoto)

L’anno successivo torna a recitare in un nuovo film di Robert Wise, “Quelli della San Pablo”, uscito nel 1966 (credit: WebPhoto)

Con questo ruolo McQueen ottiene la sua prima e unica nomination all’Oscar come miglior attore protagonista, ma non riuscirà a vincere (credit: WebPhoto)

La collezione di successi dell’attore prosegue negli anni Settanta: nel 1972 recita nel film “L’ultimo buscadero” di Sam Peckinpah (credit: WebPhoto)

Il suo ruolo in questo western è quello di Junior 'JR' Bonner (credit: WebPhoto)

Nel 1973 è in “Papillon”, l’avventuroso film del regista Franklin J. Schaffner (credit: WebPhoto)

Interpreta l’affascinante personaggio di Henri Charrière, un galeotto realmente esistito alla ricerca della libertà (credit: WebPhoto)

La sua ultima apparizione sul grande schermo nel 1980, nel film “Il cacciatore di taglie”, un poliziesco diretto da Buzz Kulik (credit: WebPhoto)

Il film esce lo stesso anno della sua morte. L’anno prima gli era stato diagnosticato un mesotelioma pleurico, di cui muore all’età di 50 anni (credit: WebPhoto)