Omaggio a Steve McQueen, il papà della vita spericolata

Cinema
Steve McQueen - Una vita spericolata
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L'attore di Beech Grove, stato dell'Indiana, è morto il 7 novembre 1980, esattemente 36 anni. Viene ricordato, lui che ha insegnanto al mondo cosa vuol dire una vita spericolata, col documentario in prima visione in onda su Sky Cinema Cult Steve McQueen - Una vita spericolata: appuntamento venerdì 11 in prima serata. A completare l’omaggio su Sky Cinema Classics vedremo (sempre venerdì 11) dalle 14.20 Nevada Smith, La grande fuga e Gli occhi del testimone

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Ci sono attori che segnano una stagione, altro che segnano un'epoca e poi ci sono quelli che fanno la storia. Sono pochi. Pochissimi. E il valore aggiunto è che il loro passaggio dall'umanità al mito è universale. Non è per me, per te, per qualcun altro...con loro si va oltre la soggettività. Uno è Steve McQueen. Il 7 7 novembre sono 36 anni che ha portato la sua vita spericolata su un altro pianeta. Era  1980 quando è morto. Fregato da una malattia. Lui che è stato pilota stuntman, lui che ha parlato con la morte più volte e a distanza ravvicinata, si è accomiatato dalla quotidianità in modo umano. Ma lo ha fatto a Ciudad Juàrez, in Messico, una delle località che poi, negli anni Novanta, è diventata terreno di scontro tra i cartelli della droga. Lungimirante Steve: vada per la malattia ma in un luogo che poi sarebbe diventato indimenticabile. Come lui.

Sky Cinema Cult dedica la prima serata di venerdì 11 novembre a McQueen con la programmazione del documentario Steve McQueen - Una vita spericolata in prima visione. Il film-documentario, presentato al Festival di Cannes 2015 e diretto a quattro mani da Gabriel Clarke e John McKenna, mostra scene inedite del dietro le quinte di Le 24 Ore di Le Mans, film diretto Lee H. Katzin nel 1970 con McQueen nel ruolo del pilota Michael Delaney. A completare l’omaggio su Sky Cinema Classics, verranno programmati a partire dalle 14.20 tre film che lo vedono protagonista: Nevada Smith, La grande fuga (capolavoro di John Sturges del 1963 che racconta di una evasione da un campo di concentramento) e Gli occhi del testimone.

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