“Seven”, 30 anni fa usciva il thriller con Brad Pitt e Morgan Freeman: 15 curiosità
Il 22 settembre del 1995 arrivava nelle sale americane il noir diretto da David Fincher e ricordato come il film con uno dei finali più scioccanti della storia del cinema. Fra incidenti sul set, un maltempo che si rivelò più che utile e una battuta - “Cosa c’è nella scatola?” - diventata un cult, ecco cosa c’è da sapere sulla pellicola
Era il 22 settembre del 1995 quando nelle sale americane usciva Seven, o Se7en, indimenticabile thriller noir diretto da David Fincher e interpretato da Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey. Dal finale scioccante che poteva essere scartato ai grandi nomi che rifiutarono di partecipare (e forse se ne sono pentiti), ecco 15 curiosità sul film
I trent'anni "da apripista" di Seven di David Fincher
UNA NEW YORK “DEPRIMENTE” - È il 1986 quando l'aspirante sceneggiatore Andrew Kevin Walker decide di trasferirsi dalla Pennsylvania a New York. Lo choc dell’impatto con la Grande Mela è tale che Walker inizia a scrivere la sceneggiatura di Seven ambientandola in una città cupa e desolante, in linea con la sua impressione di un posto “deprimente”. “Se non avessi vissuto lì probabilmente non avrei scritto Seven“, ha detto poi Walker dopo l’uscita del film
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L’ITALIA CHE NON C’È - Inizialmente fu una società cinematografica italiana, la Penta Film, a opzionare la sceneggiatura di Walker e assumere per il lavoro il regista Jeremiah S. Chechik. Tuttavia la Penta Film, a causa di difficoltà finanziarie, vendette poi i diritti al produttore Arnold Kopelson che li portò alla New Line Cinema
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UN FINALE COMBATTUTO - I dirigenti dello studio non apprezzarono il finale molto dark del lavoro di Walker e fecero molte pressioni per ottenerne uno più ottimistico. A David Fincher però fu inviata per errore la sceneggiatura originale: il regista apprezzò talmente tanto il finale così cupo che rifiutò il testo aggiornato in cui Tracy (Gwyneth Paltrow) sopravviveva
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L’INCIDENTE DI BRAD PITT - Mentre girava una scena in cui il detective Mills insegue il serial killer John Doe, Brad Pitt colpì con un braccio il parabrezza di un’auto. L’attore però non si fermò: tornò sul set con un gesso e diversi punti e la ferita venne inserita nelle scene successive. Quando invece girava momenti ambientati prima dell’inseguimento, Pitt nascondeva la mano
IL DETECTIVE MILLS - Il ruolo del detective Mills, prima di andare a Brad Pitt, è stato rifiutato da Sylvester Stallone e Denzel Washington. Inizialmente Fincher non era convinto che l’attore reduce dal successo di Intervista col vampiro fosse adatto, ma dopo averlo incontrato cambiò idea, e il programma di pre-produzione fu accorciato da dodici a cinque settimane per adattarsi ai programmi di Pitt
SOMERSET - Il ruolo del detective Somerset - chiamato così in onore dello scrittore W. Somerset Maugham - venne rifiutato da Robert Duvall, Gene Hackman e Al Pacino. Fu Fincher a scegliere Morgan Freeman, nonostante lo studio temesse che una coppia con un detective bianco e uno di colore ricordasse troppo Arma letale
JOHN DOE - Le prime scene con il serial killer vennero girate con un attore sconosciuto. Ned Beatty disse no al ruolo sostenendo che la sceneggiatura fosse la cosa più malvagia che avesse mai letto, Michael Stipe (cantante dei REM) non riuscì a partecipare per via di un tour, Val Kilmer rifiutò e il provino di R. Lee Ermey non convinse Fincher. Pitt espresse la sua preferenza per Kevin Spacey ma lo studio non voleva pagare la cifra richiesta: fu proprio l’interprete del detective Mills a mediare fra le parti e a portare Spacey sul set
IL CAMEO DI WALKER - Lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker appare in un cameo nel ruolo di un cadavere su cui il detective Somerset indaga durante la scena iniziale del film
UN DINER FAMILIARE - Il diner in cui il detective Somerset incontra Tracy è lo stesso locale in cui, qualche anno dopo, verrà girata una scena di Training Day con Ethan Hawke e Denzel Washington
LA PIOGGIA - Fincher avrebbe voluto girare Seven a Oakland ma non fu possibile, così si optò per Los Angeles. Nonostante durante le riprese piovesse spesso, il regista decise di proseguire il lavoro, sia perché Brad Pitt aveva solo 45 giorni a disposizione, sia perché il brutto tempo faceva effettivamente pensare più a New York che alla soleggiata Los Angeles
“COSA C’È NELLA SCATOLA?” - Il finale di Seven è considerato uno dei colpi di scena più d’impatto della storia del cinema e la battuta di Brad Pitt - “Cosa c'è nella scatola?” - è diventata un cult nella cultura popolare e, anni dopo, nei meme su internet
LA SCATOLA DI GWYNETH - E proprio la famosa scatola contenente la testa di Tracy è riapparsa molti anni dopo: Gwyneth Paltrow nel 2017 decise di indossarne una replica come costume di Halloween
IL BUDGET - Fincher convinse la New Line Cinema ad aumentare il budget per Seven da 30-31 milioni di dollari a 33-34 milioni, rendendolo così il film più costoso dello studio fino a quel momento
GLI INCASSI - Seven, con un incasso totale di 327,3 milioni di dollari in tutto il mondo, fu - ironicamente - il settimo film con il maggior guadagno del 1995
NIENTE SEQUEL - Non vide mai la luce il sequel proposto dalla New line Cinema nel 2002, in cui Somerset avrebbe dato la caccia a un killer sensitivo sviluppando abilità simili alle sue. Gran parte del cast, compresi Brad Pitt e Morgan Freeman, rifiutarono di partecipare
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