Gregory Peck, vent'anni fa la scomparsa dell’attore premio Oscar. I ruoli più belli
Nato 105 anni fa - il 5 aprile del 1916 - americano di origini irlandesi e scozzesi, è al dodicesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema secondo l'American Film Institute. Da "Io ti salverò" alle collaborazioni con i più grandi registi del grande schermo, ecco le sue pellicole più note
Il 5 aprile del 1916 nasceva Gregory Peck. A 105 anni di distanza l'attore resta una delle più grandi star della storia del cinema secondo l'American Film Institute. Due premi Oscar - uno come miglior attore, l'altro come premio umanitario Jean Hersholt nel 1968 -, per il suo impegno sociale è stato onorato anche dal Presidente Lyndon B. Johnson con la Medaglia presidenziale della libertà
Gregory Peck: la famiglia celebra cento anni di un mito
Di origini scozzesi, la sua carriera come attore inizia prima a teatro per poi spostarsi sul grande schermo. Nel 1936 s'iscrive alla facoltà di medicina e gareggia con una squadra di canottaggio. Durante una trasferta a New York nel 1938 assiste allo spettacolo teatrale "I've Married an Angel" e da quel momento inizia lo studio della recitazione. Nel corso della sua carriera sono tantissimi i ruoli di Gregory Peck rimasti nella memoria del pubblico con l'American Film Institute che ha inserito l'artista al dodicesimo posto tra le più grandi star del cinema
Vacanze romane da premio Oscar
Il primo contratto cinematografico per un ruolo da protagonista arriva nel 1944 per il film "Tamara, la figlia della steppa". Nelle vesti di un partigiano russo, l'attore si fa subito notare per la sua recitazione misurata e per il suo gradevole aspetto fisico
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Lo stesso anno recita anche in "Le chiavi del paradiso" che gli fa ottenere la prima candidatura all'Oscar
L'anno successivo arriva la svolta grazie ad Alfred Hitchcock che lo sceglie per il giallo psicologico "Io ti salverò" nel quale l'attore è affiancato dalla star Ingrid Bergman. Il personaggio di Peck dà modo all'interprete di recitare un ruolo più tormentato e misterioso grazie al quale attira l'attenzione di altri grandi maestri della regia
Viene così chiamato da Clarence Brown per girare "Il cucciolo", per il quale ottenne la seconda candidatura all'Oscar
Nel 1946 è sul set di "Duello al sole" per la regia di King Vidor, in cui recita insieme a Jennifer Jones e Lionel Barrymore
Poi torna nuovamente a lavorare con Alfred Hitchcock per il legal thriller "Il caso Paradine" con Alida Valli
Sempre nel 1947 arriva la terza candidatura all'Oscar per il film di Elia Kazan "Barriera invisibile"
Sul set di "Il grande peccatore" di Robert Siodmak, Peck recita per la prima volta con Ava Gardner, attrice che poi ritroverà in altri tre film
Nel 1949 ottiene la quarta candidatura all'Oscar, a soli 5 anni dalla prima, con il film bellico "Cielo di fuoco"
A chiudere il decennio Gregory Peck si ritrova anche sui set di due film western: "Cielo giallo" e "Romantico avventuriero". (Nella foto: una scena di Cielo giallo)
Gli anni '50 iniziano con numerosi ruoli in film di successo come "David e Betsabea", "L'avamposto degli uomini perduti" e "Le nevi del Kilimangiaro". In quest'ultimo Peck interpreta lo scrittore Ernest Hemingway e torna a lavorare con le splendide attrici Susan Hayward e Ava Gardner. (Nella foto: una scena di "Le nevi del Kilimangiaro")
Nel 1952 è sul set del film che lo consacra e lo fa entrare negli annali della storia del cinema: "Vacanze romane" di William Wyler. Con un'incredibile Audrey Hepburn, Peck è l'affascinante giornalista che si innamora della principessa in fuga nella commedia romantica diventata un cult
A "Vacanze romane" seguono vari altri film con registi di grande fama come "Moby Dick - la balena bianca" di John Huston, "La donna del destino" di Vincente Minnelli, "Il grande paese" di nuovo di William Wyler e "Adorabile infedele" di Henry King. (Nella foto: una scena di "Moby Dick - la balena bianca")
Alla fine degli anni '50 torna sul set con Ava Gardner e altri attori "stellari" come Fred Astaire e Anthony Perkins per il film "L'ultima spiaggia" di Stanley Kramer
Ma è grazie a "Il buio oltre la siepe" di Robert Mulligan che Gregory Peck ottiene l'Oscar come miglior attore nel 1963. La star interpreta l'avvocato Atticus Finch, uomo dai saldi principi morali, amabile, tenero e affettuoso con i bambini, ma onesto e risoluto nella professione mentre difende un giovane di colore
Se gli anni '60 portano finalmente l'Oscar a Gregory Peck, dall'altro lato segnano anche il tramonto artistico dell'attore relegato a ruoli minori in film commerciali, seppur con alcune magistrali eccezioni come "Il promontorio della paura", "...E venne il giorno della vendetta" e "Arabesque" con Sophia Loren. (Nella foto: "Arabesque")
Nel 1976 Peck ottiene un enorme successo nel thriller "Il presagio"
Tra le sue ultime interpretazioni è da ricordare la commedia "I soldi degli altri", con Danny DeVito. Morto a 87 anni nel 2003, Gregory Peck resta uno degli attori più versatili e amati del cinema americano