Klaus Doldinger, morto l'autore della colonna sonora de La Storia Infinita

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Berlinese classe 1936, fondatore dei Passport, Doldinger cominciò a lavorare per il cinema con "Das Boot". Il suo lavoro più noto a livello internazionale, tuttavia, resta la colonna sonora originale del classico fantasy

Il leggendario sassofonista e compositore tedesco Klaus Doldinger, noto soprattutto per aver creato le indimenticabili colonne sonore di Das Boot di Wolfgang Petersen e del classico fantasy La storia infinita, è scomparso all'età di 89 anni.

La famiglia ha confermato il decesso, che risale al 16 ottobre, all'agenzia di stampa tedesca DPA.

Chi era Klaus Doldinger

Nato il 12 maggio 1936 a Berlino, Klaus Doldinger studiò pianoforte e clarinetto, prima di innamorarsi della musica jazz portata in Germania dai soldati americani dopo la guerra. Avendo vissuto la dittatura nazista, Doldinger - nella sua biografia Made in Germany. Mein Leben für die Musik -  spiegò di aver voluto fare una musica "su cui non si potesse marciare".

 

Nel 1971 fondò i Passport, gruppo jazz-fusion di lunga data che fece numerose tournée internazionali e pubblicò decine di album nell'arco di cinque decenni.

 

In Germania, Doldinger era noto anche per le colonne sonore composte per la televisione, in particolare per l'iconica sigla jazz-fusion per Tatort, show poliziesco settimanale che, per decenni, fu la serie tv più vista del Paese.

Il lavoro per il cinema

La svolta cinematografica di Klaus Doldinger arrivò con la colonna sonora scarna e venata del film U-Boot 96, nel 1981. Sullo sfondo di un ensemble minimale, composto solo da archi, ottoni e percussioni, Doldinger utilizzò i primi sintetizzatori per creare un paesaggio sonoro che evocava impulsi sonar, ronzii di motori e l'atmosfera metallica all'interno del sottomarino della Seconda Guerra Mondiale. Nei primi anni novanta, la band tedesca U96 ne fece un remix, che rimase per 13 settimane in vetta alla classifica dei singoli tedeschi e scalò le classifiche musicali di gran parte dell'Europa.

 

Il suo più grande successo, quello per cui tutti ancora oggi lo ricordano, fu però la colonna sonora de La storia infinita (1984), adattamento cinematografico del classico per bambini di Michael Ende. La colonna sonora originale di Doldinger era un classico europeo, con archi travolgenti e spunti ricchi di ottoni, ispirati alle origini fiabesche del film. Per l'uscita internazionale della pellicola, i produttori ingaggiarono Giorgio Moroder per dare al lavoro di Doldinger un tocco pop-synth più raffinato, aggiungendo drum machine e sintetizzatori arpeggiati (venne anche aggiunto un brano di Limahl, che entrò nella top 10 delle classifiche UK e USA).

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