Tre ciotole, tutto sul film dal libro di Michela Murgia con Elio Germano e Alba Rohrwacher

Cinema

Introduzione

Una co-produzione fra Italia e Spagna per uno dei titoli che si prospetta essere tra i più attesi dei prossimi mesi: Tre ciotole è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Michela Murgia. I protagonisti di questo lavoro sono Alba Rohrwacher ed Elio Germano, per la regia della spagnola Isabel Coixet. Il film, presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, si propone di abbracciare la vita proprio come la scrittrice ha sempre insegnato, rileggendo il dolore, la malattia e la trasformazione personale attraverso il filtro della sensibilità femminile e della cura.

Quello che devi sapere

Tre ciotole, la sinossi del film

Marta e Antonio decidono di lasciarsi. Dopo essere stati per lungo tempo una coppia, il rapporto si incrina: lei sceglie il silenzio, lui, chef di successo, si rifugia nella sua routine di lavoro. Quasi come conseguenza della rottura e del lavoro che svolge, Marta perde l’appetito fino a non riuscire più a ingerire nulla, come se il suo corpo rifiutasse il nutrimento. Quello che inizialmente sembra un disturbo si rivela ben presto una malattia seria, e la fame che scompare diventa metafora dell’intera esperienza emotiva, del modo in cui Marta vive la fine della relazione con Antonio. Il sapore del cibo, la musica, il desiderio, persino la certezza delle scelte fatte cominciano a cambiare. Da qui in poi non è più la separazione il centro della storia, ma il ruolo del corpo che chiede ascolto, che si ferma e apre lo spazio per la possibilità di guarire.

Il cast

Accanto ad Alba Rohrwacher, che interpreta Marta, ed Elio Germano, che veste i panni di Antonio, troviamo Francesco Carril, medico umano e pragmatico che accompagna Marta agli inizi della malattia. Silvia D’Amico interpreta l’amica più intima di Marta, Galatea Bellugi è una paziente che la protagonista incontra e con la quale nasce una breve ma significativa interazione, mentre Sarita Choudhury dà volto a una nutrizionista che introduce Marta alla ritualità delle tre ciotole. Ogni personaggio contribuisce a conferire alla storia una struttura che intreccia relazioni interpersonali capaci di riflettere, amplificare e arricchire il nucleo tematico centrale. Ognuno è una lente diversa attraverso cui osservare il trauma, la cura e il lento ritorno alla vita. Nel cast figura anche Giorgio Colangeli, che aggiunge ulteriore spessore al mosaico di voci e presenze che accompagnano il percorso della protagonista.

pubblicità

Perchè "Tre ciotole"

Le tre ciotole sono gli oggetti usati per preparare i pasti in maniera misurata. Questo gesto diventa un rito, una gestualità semplice che significa prendersi cura di sé stessi, un atto di resistenza alla malattia attraverso oggetti quotidiani. Isabel Coixet ha dichiarato: «Tre Ciotole è il mio paesaggio interiore, racconto di una donna alle prese con due eventi simultanei: una separazione dolorosa e l’inevitabile. Ma non è una donna che cerca compromessi; è una donna che si inchina, consapevole che sorgerà di nuovo altrove».

Dal libro di Michela Murgia

Il film nasce dal libro che ha venduto oltre 200mila copie e che è considerato il testamento intimo e politico di Michela Murgia, scomparsa prematuramente nel 2023. Pubblicato pochi mesi prima della sua morte, il volume si compone di dodici racconti che parlano di cambiamento in tutte le sue forme. Racconta il dolore della malattia, delle separazioni e della perdita, trasformandolo in riflessione e possibilità di rinascita. Il film diventa così un atto d’amore verso la scrittrice, raccogliendo il suo messaggio di raccontare la fragilità senza vittimismo, dando voce a chi vive ai margini e difendendo la libertà di essere vulnerabili. Tre Ciotole sullo schermo promette di essere un’esperienza che invita a guardarsi dentro, ad ascoltarsi e ad amarsi, raccontando proprio quel momento in cui qualcosa si spezza, il corpo non risponde più, l’amore sembra finito e ci si sente soli, ma da quell’istante può germogliare qualcosa di nuovo.

pubblicità

Una co-produzione Italia-Spagna

Il film è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura italiano e con il sostegno del Gobierno de España. La produzione è firmata da Ruvido Produzioni, Bartlebyfilm e Vision Distribution, in collaborazione con Cattleya, Buenapinta Media, Bteam Prods, Colosé Producciones e Perdición Films, e con la partecipazione di Sky, RTVE e MAX. La sceneggiatura è stata scritta da Enrico Audenino insieme a Isabel Coixet, mentre la fotografia porta la firma di Guido Michelotti. Vision Distribution curerà anche la distribuzione nelle sale italiane con uscita fissata per il 9 ottobre 2025, mentre in Spagna il film arriverà con BTeam Pictures. L’anteprima mondiale è stata programmata al Toronto International Film Festival, in calendario dal 4 al 14 settembre 2025, e nelle ultime ore è stato diffuso anche il trailer ufficiale che ha già iniziato a suscitare attesa e curiosità.

pubblicità