I cento passi stasera in tv, cosa sapere del film sulla storia di Peppino Impastato

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Webphoto

Introduzione

I cento passi, film biografico di Marco Tullio Giordana, va in onda in onda questa sera - venerdì 4 luglio - alle 21.40 su Rai 3. 
È l’eredità di Peppino Impastato, con un film che si fa portavoce del racconto civile che arriva dalla parabola di quello che potremmo davvero definire come un martire. 
Con I cento passi, uscito nel 2000, Marco Tullio Giordana riporta all’attenzione del grande pubblico la figura di Peppino Impastato, attivista siciliano assassinato da Cosa nostra. Il film, un’opera drammatica e biografica, ha restituito dignità e memoria a una delle voci più coraggiose della lotta antimafia, per anni rimasta in ombra a causa della tragica coincidenza con un’altra vicenda che sconvolse l’Italia: il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, il 9 maggio 1978.
Il titolo della pellicola rimanda simbolicamente alla distanza reale di cento passi che separava la casa della famiglia Impastato da quella del boss Gaetano Badalamenti, figura centrale della mafia locale a Cinisi. Attraverso un racconto personale e politico, I cento passi si impone come un’opera di forte impatto civile ed emotivo.

 

Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere sul capolavoro di Marco Tullio Giordana. 

Quello che devi sapere

Trama: la ribellione di un figlio contro la mafia

“Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio f****rmene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di me**a! Io voglio urlare che mio padre è un l******o! Noi ci dobbiamo ribellare... prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”. Con queste parole, pronunciate da Peppino Impastato, interpretato da Luigi Lo Cascio nel film I cento passi, si apre il ritratto intenso e doloroso di un giovane che decide di rompere con la tradizione familiare e con il silenzio che protegge il potere mafioso.

 

Negli anni Settanta, a Cinisi, Giuseppe Impastato – per tutti Peppino – cresce in una famiglia collusa, dove il padre Luigi, interpretato da Luigi Maria Burruano, mantiene rapporti ambigui con Cosa nostra. Ma Peppino, già da bambino, percepisce l’ingiustizia che lo circonda. La morte violenta dello zio, Don Cesare Manzella, fatto saltare in aria con un’esplosione, rappresenta un punto di svolta per la sua coscienza. L’incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, figura paterna alternativa, lo spinge verso l’impegno politico e culturale.
Diventato adulto, Peppino fonda Radio Aut, una radio libera dalla quale denuncia e ridicolizza pubblicamente la criminalità, in particolare il boss Gaetano Badalamenti, soprannominato “Don Tano”. Scrive articoli, tra cui il celebre La mafia è una montagna di merda, e si candida alle elezioni comunali con Democrazia Proletaria. Tuttavia, il suo impegno viene spezzato dalla morte: il suo corpo viene ritrovato sui binari, in una messa in scena che vorrebbe far pensare a un suicidio. Il giorno è il 9 maggio 1978, lo stesso del ritrovamento del corpo di Aldo Moro. La vicenda di Peppino passa quasi sotto silenzio.

Produzione e realizzazione

Marco Tullio Giordana dirige il film I cento passi su soggetto di Claudio Fava, Vanda Vaz, Monica Zapelli e dello stesso Giordana, mentre la sceneggiatura porta la firma di Fava, Zapelli e del regista. Il progetto è prodotto da Emanuel Agarez e Fabrizio Mosca, con Guido Simonetti nel ruolo di produttore esecutivo. Le case di produzione coinvolte sono Titti Film e Rai Cinema, in collaborazione con TELE+. La distribuzione in italiano è affidata a Istituto Luce e Medusa video.

 

La fotografia, curata da Roberto Forza, accompagna una narrazione densa e visivamente potente. Il montaggio di Roberto Missiroli e le musiche originali di Giovanni Sollima costruiscono un ritmo teso ed emozionale. La scenografia di Franco Ceraolo e i costumi di Elisabetta Montaldo contribuiscono a restituire con autenticità il clima degli anni Settanta siciliani.
Gli effetti speciali sono realizzati da Tiberio Angeloni, Franco Galiano e Giancarlo Mancini.

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Cast: interpretazioni memorabili

Il film I cento passi si regge sulla straordinaria interpretazione di Luigi Lo Cascio nel ruolo di Peppino Impastato, alla sua prima apparizione sul grande schermo. Al suo fianco, Luigi Maria Burruano veste i panni del padre Luigi, Lucia Sardo è la madre Felicia Bartolotta, Paolo Briguglia interpreta il fratello Giovanni. Tony Sperandeo dà volto al boss mafioso Gaetano Badalamenti, mentre Andrea Tidona impersona Stefano Venuti. Completano il cast Claudio Gioè (Salvo Vitale), Domenico Centamore (Vito), Ninni Bruschetta (cugino Anthony), Paola Pace (Cosima), Pippo Montalbano (Cesare Manzella), Francesco Giuffrida (Mauro) e Carlo Ferreri (Carmelo).

Accoglienza e critica: un’opera di impegno civile

La critica ha accolto I cento passi come un film profondamente impegnato, in cui la lotta alla mafia viene raccontata con onestà e passione. “Questo è un film sulla mafia, appartiene al genere. È anche un film sull'energia, sulla voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo nell'illusione di cambiarlo”, si legge in un commento critico. Il film è stato anche interpretato come un’analisi del conflitto familiare e generazionale, e una riflessione sul lascito del ’68.

 

Molti hanno paragonato il lavoro di Giordana a quello di Francesco Rosi in Le mani sulla città, riconoscendo nel film non solo una testimonianza civile, ma anche un’opera cinematografica di grande potenza espressiva. Gian Luigi Rondi ha sottolineato l’efficacia del racconto quando si concentra sul protagonista, rilevando come la regia “vibra di giusta indignazione”.
L’interpretazione di Luigi Lo Cascio è stata considerata una delle chiavi del successo del film, così come la guida sicura di Giordana su un cast di altissimo livello.

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Premi e riconoscimenti

I cento passi ha raccolto numerosi premi, sia in Italia che all’estero. Alla Mostra del cinema di Venezia 2000 ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura (Claudio Fava, Marco Tullio Giordana, Monica Zapelli) e ottenuto la candidatura al Leone d'oro.
Ai David di Donatello 2001 ha ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura, il miglior attore protagonista (Luigi Lo Cascio), il miglior attore non protagonista (Tony Sperandeo), i migliori costumi (Elisabetta Montaldo) e il David scuola a Marco Tullio Giordana. Tra le nomination, anche quelle per miglior film, miglior regista, miglior produttore, miglior fotografia, miglior fonico di presa diretta e miglior montaggio.
Al Ciak d’oro 2001 sono stati premiati Luigi Maria Burruano e Tony Sperandeo come migliori attori non protagonisti, ed Elisabetta Montaldo per i costumi. Al Globo d’oro 2001, Luigi Lo Cascio ha vinto come miglior attore rivelazione, mentre il film ha ottenuto il Gran Premio della stampa estera e numerose candidature.
Nel contesto del premio Il Cinema Contro Le Mafie 2001, Marco Tullio Giordana ha ricevuto il Premio Giuseppe Valarioti. Al Nastro d’argento, riconoscimento alla sceneggiatura e varie candidature, tra cui miglior attore e attrice non protagonista, miglior regia e montaggio.

 

Sul piano internazionale, I cento passi è stato candidato come miglior film straniero ai Golden Globe del 2001 e all’Online Film & Television Association. Ha inoltre ottenuto l’Iris d’oro al Brussels European Film Festival, il premio del pubblico al Bastia Italian Film Festival e al Festival Internazionale del Film di San Paolo, e il riconoscimento di miglior film all’Italian Film Festival USA 2006.

 

Con I cento passi, Marco Tullio Giordana non solo racconta una storia vera e drammatica, ma costruisce un affresco storico e politico che restituisce centralità a un protagonista scomodo e dimenticato. Un’opera che continua a educare, a emozionare e a interrogare le coscienze.

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