Final Destination - Bloodlines, trama e cast del film horror da oggi al cinema

Cinema

Camilla Sernagiotto

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Introduzione

È disponibile nelle sale italiane da oggi, giovedì 15 maggio 2025, Final Destination - Bloodlines, il film che riaccende la saga horror che riporta la Morte al cinema.
La data di oggi segna il ritorno sul grande schermo di uno dei franchise horror più iconici del nuovo millennio.

 

Final Destination: Bloodlines, distribuito da Warner Bros. Pictures, rappresenta il sesto capitolo della serie e ne costituisce al contempo un prequel. Diretto da Zach Lipovsky e Adam Stein, il film rilancia il concept che ha reso celebre la saga: un inesorabile e sadico gioco al massacro orchestrato dalla Morte stessa, pronta a regolare i conti in modo tanto crudele quanto ingegnoso.

 

Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere su Final Destination - Bloodlines, dalla trama al cast.

Nel frattempo potete guardare il trailer del film nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

Quello che devi sapere

Final Destination - Bloodlines, la trama del film

Una maledizione di famiglia è ciò attorno cui ruota l’intero film Final Destination - Bloodlines. Al centro della nuova storia troviamo Stefanie, diciottenne perseguitata da visioni terrificanti che le mostrano la scomparsa violenta di tutti i suoi cari. Non si tratta di semplici incubi, ma di un oscuro presagio che affonda le sue radici nel passato.

 

Quarant’anni prima, sua nonna era miracolosamente sopravvissuta a un tragico incidente avvenuto in un locale costruito su una torre. Da allora, la Morte ha atteso il momento opportuno per completare ciò che era stato interrotto, rivendicando una discendenza che sembra ormai condannata. Il film costruisce così un intreccio generazionale in cui il destino si trasmette come un'eredità, e la fuga diventa impossibile.

Il cast

Final Destination - Bloodlines è caratterizzato da un set ricco di volti noti e promettenti del panorama attoriale di oggigiorno. Kaitlyn Santa Juana interpreta Stefani Lewis, mentre Teo Briones veste i panni di Charlie Lewis, completando il nucleo centrale della famiglia Lewis, affiancati da Rya Kihlstedt e Tinpo Lee nei ruoli dei genitori, Darlene e Mr. Lewis. La famiglia Campbell, altro fulcro della narrazione, è composta da Richard Harmon (Erik), Anna Lore (Julia), Owen Patrick Joyner (Bobby), April Telek (Brenda), Max Lloyd-Jones (Paul), con la giovane Iris interpretata da Brec Bassinger e la sua versione anziana da Gabriele Rose.

 

Alex Zahara dà volto a Howard Campbell, mentre la presenza di Tony Todd nei panni di William Bludworth aggiunge un elemento di mistero e inquietudine, evocando atmosfere tipiche del suo repertorio. L’insieme di questi personaggi promette dinamiche intergenerazionali avvincenti e tensioni familiari dal forte impatto drammatico.

La produzione di Final Destination - Bloodlines

Dietro la sceneggiatura del film Final Destination - Bloodlines si trovano Guy Busick e Lori Evans Taylor, insieme a Jon Watts, nome ben noto per la regia di alcuni capitoli recenti di Spider-Man.

 

Le riprese si sono svolte a Vancouver tra marzo e maggio del 2024, e il primo trailer è stato rilasciato il 25 marzo 2025. Tutto lascia intendere che Bloodlines non solo si inserisca nella tradizione dei suoi predecessori, ma ambisca anche a rinnovarne la formula con una maggiore cura visiva e narrativa, affidandosi a un team creativo già esperto di reinvenzioni cinematografiche.

Il franchise di Final Destination

Lanciato nel 2000, il primo Final Destination nacque in un contesto culturale segnato dalla fine di un’epoca e dall’inizio di un’altra. Gli anni Novanta avevano lasciato un’eredità complessa: la fine delle ideologie, il boom tecnologico, l’inquietudine sociale.

 

Proprio in quel momento, uno sceneggiatore esordiente, Jeffrey Reddick, affiancato dai veterani Glen Morgan e James Wong (provenienti da X-Files), proponeva un’idea tanto lineare quanto disturbante. Un gruppo di giovani, la premonizione di una strage imminente e una forza invisibile, impersonale e inarrestabile: la Morte.

Final Destination rappresenta la Morte come meccanismo

Quello che distingueva Final Destination dagli altri horror dell’epoca era la rappresentazione della Morte non come entità soprannaturale con volto e voce, ma come meccanismo crudele e infallibile.

 

I protagonisti non venivano eliminati in modo casuale, ma seguendo un ordine prestabilito, con scene di morte progettate come intricati ingranaggi à la Rube Goldberg. La fantasia con cui venivano messi in scena gli incidenti mortali divenne la firma distintiva della saga, mescolando splatter e sarcasmo in dosi che conquistarono il pubblico.

Final Destination ha incassato 667 milioni di dollari

Con un incasso globale di oltre 113 milioni per il primo film, e un totale che supera i 660 milioni di dollari per l’intera serie, Final Destination si è affermata come una delle colonne portanti del cinema horror targato New Line, dietro solo a colossi come The Conjuring e It.

 

L’assenza dai cinema, durata 14 anni, ha solo alimentato l’attesa dei fan, pronti a rivivere quella miscela unica di tensione e grottesco che ha reso celebre la saga.

Final Destination è una saga attualissima

Il motivo di tanto successo dipende dal fatto che si tratta di una saga che parla al nostro tempo. Oltre al puro intrattenimento, il vero successo della serie cinematografica di Final Destination è forse racchiuso nella sua capacità di dar voce a paure collettive. Se all’inizio degli anni Duemila parlava a una generazione in bilico tra disincanto e speranza, oggi torna in un’epoca ancor più carica di incertezze.

 

È forse proprio questo senso di precarietà – che ci accompagna ogni giorno – a rendere Final Destination di nuovo attuale. Perché, come sembra suggerire ogni film della serie, “se qualcosa può andare storto, lo farà”. Ma almeno, si può affrontare il peggio con un po’ di sarcasmo, e con la consapevolezza che, in fondo, è tutta una questione di destino.

 

Si tratta un po’ del fascino dell’inevitabile, che torna infatti a essere alla base di questo nuovo capitolo, che ha l’obiettivo di riportare la saga al suo massimo splendore. La formula è quella collaudata, ma con la promessa di alzare ancora di più l’asticella dell'inventiva.

In un’epoca di remake e revival, Final Destination: Bloodlines sembra collocarsi tra i pochi ritorni capaci di offrire qualcosa di più di una semplice nostalgia. La Morte, in questa saga, non è soltanto una minaccia: è un richiamo a riflettere sull’ineluttabilità del destino, sulla casualità che governa il mondo e sull’invisibile logica degli eventi.

 

Nel frattempo potete guardare il trailer del film Final Destination - Bloodlines nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.